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La chiamano “Las Vegas d’Oriente”. Certo, i grandi casinò e il gioco d’azzardo rappresentano una buona parte dell’ecosistema finanziario di Macao. La scommessa più grande sull’ex colonia portoghese, però, l’ha fatta la Cina. E pare averla vinta. Perché dal 1999, anno in cui la regione amministrativa speciale è tornata sotto il controllo della Repubblica popolare, Pechino ha beneficiato della posizione strategica di Macao. Che ha un ruolo sempre più centrale nell’economia cinese.

La fase post-Covid, per quella che è stata l’ultima colonia europea in Asia, potrebbe rappresentare la svolta nella diversificazione economica e nello sviluppo sostenibile, oltre al rafforzamento dello status e della funzione nella crescita economica e nell’apertura al mondo. Una politica che è servita anche come approccio fondamentale per risolvere il problema dello spazio limitato di Macao e per esplorare nuove direzioni di sviluppo.

Il governo cinese guidato da Xi Jinping attribuisce grande importanza allo sviluppo economico diversificato della piccola Macao. Anche perché il capo dell’esecutivo locale, Ho Iat-Seng, ha sottolineato come la costruzione di un moderno settore dei servizi finanziari sia al primo posto della sua agenda politica. “Macao”, ha detto Iat-Seng, “utilizzerà i suoi ruoli come territorio doganale separato e piattaforma di servizi di cooperazione commerciale tra la Cina e i Paesi di lingua portoghese per combinare i vantaggi della città con le risorse fondiarie dell’isola di Hengqin, al fine di rafforzare la cooperazione tra la Cina continentale e i Paesi dell’America Latina”.

La finanza moderna, col suo alto valore aggiunto, è diventata il supporto più importante per l’economia diversificata di Macao. Con gli sforzi congiunti del settore e il supporto del governo locale, il comparto finanziario della regione si sta espandendo in una direzione digitale ed ecosostenibile con più attività transfrontaliere.

Poi c’è l’aspetto monetario. Il servizio di connessione di gestione patrimoniale ha segnato il sostegno del governo centrale alla Greater bay area di Guangdong-Hong Kong-Macao e la proficua cooperazione tra la Cina continentale, Hong Kong e l’ex colonia portoghese. Icbc, nel 2021, è stato tra i primi gruppi di Macao a fornire tutti e cinque i servizi di gestione patrimoniale transfrontaliera connessi. Con oltre 500 conti aperti il primo giorno, è un sistema ben avviato e implementato, che ha rappresentato un importante tentativo di estendere il livello di apertura e cooperazione della finanza di Macao e soprattutto di promuovere l’internazionalizzazione del renminbi, la valuta della Repubblica popolare cinese.

Nel 2019 Xi Jinping aveva partecipato al 20esimo anniversario del ritorno di Macao alla Cina. E in quell’occasione aveva ribadito la posizione geograficamente strategica della regione, che dista soltanto 30 chilometri da Hong Kong. Larry So, professore di Scienze sociali originario di Hong Kong, ma con una lunga carriera a Macao, ha sottolineato come la regione amministrativa speciale sia “lo studente modello della classe, e gli studenti modello hanno sempre buoni voti e un’esistenza confortevole”. Tre anni dopo, il primo della classe, nelle gerarchie economiche cinesi, continua a scalare posizioni. Tanto da essere ormai indispensabile.

(Foto: Le rovine di San Paolo a Macao, Wikimedia Creative Commons)

Perché l’economia della Cina dipende sempre più dalla piccola Macao

L’ex colonia portoghese, grazie a un sistema economico differenziato, promuove il renminbi a livello internazionale e fa da ponte commerciale tra Pechino e i Paesi dell’America Latina

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