Skip to main content

Con hacker e criminali niente bon-ton. L’Italia passa al contrattacco cyber. Nella bozza del nuovo dl-Aiuti un articolo, il 7-ter (“misure di intelligence di contrasto in ambito cibernetico”), sdogana la “guerra cibernetica” del governo. Il presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi, dopo aver sentito il Copasir, ha emanato “disposizioni per l’adozione di misure di intelligence di contrasto in ambito cibernetico, in situazioni di crisi o di emergenza a fronte di minacce che coinvolgono aspetti di sicurezza nazionale e non siano fronteggiabili solo con azioni di resilienza, anche in attuazione di obblighi assunti a livello internazionale”, si legge nel testo. Tradotto: la difesa da sola non basta. E a volte l’attacco è la migliore difesa.

Le Offensive cyber capabilities (Occ) non sono una novità. Spetta all’intelligence nazionale il compito di colpire con un’operazione cyber, anche preventivamente, una potenziale minaccia esterna. Il decreto fa nomi e cognomi: le “misure di contrasto in ambito cibernetico” autorizzate, si legge, saranno attuate “dall’Agenzia informazioni e sicurezza esterna e dall’Agenzia informazioni e sicurezza interna”. Aise ed Aisi, le due braccia degli 007 italiani, hanno dunque “licenza di uccidere” (in senso figurato) sul fronte cyber e dovranno farlo sotto il coordinamento del Dis.

Potranno inoltre avvalersi “della cooperazione del Ministero della Difesa” e del “ricorso alle garanzie funzionali” elencate nella legge quadro sui Servizi segreti italiani, la 124 del 2007. A partire dalla previsione (art. 17) per cui “non è punibile il personale dei servizi di informazione per la sicurezza che ponga in essere condotte previste dalla legge come reato, legittimamente autorizzate di volta in volta in quanto indispensabili alle finalità istituzionali di tali servizi”.

Il perimetro di azione è comunque ben delimitato. Riguarda cioè esclusivamente i “delitti diretti a mettere in pericolo o a ledere la vita, l’integrità fisica, la personalità individuale, la libertà personale, la libertà morale, la salute o l’incolumità di una o più persone”. Il tema è delicato. Altrove, è il caso degli Stati Uniti, è già stato affrontato da tempo. Agenzie operative come la Cia hanno tutte le coperture legali necessarie a condurre in sicurezza operazioni cyber-offensive contro nemici esterni.

Anche in Italia non mancano, ma il rafforzamento del quadro normativo incluso nel Dl-Aiuti segnala un cambio di fase per la cybersicurezza italiana. Complice un periodo non ordinario per chi deve fare i conti con i “cattivi” del web: come denunciato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) diretta da Roberto Baldoni – che invece si occupa di resilienza cibernetica – già da metà gennaio l’Italia è entrata nel mirino di una campagna di attacchi cyber da parte di attori russi che si è acuita con l’invasione russa dell’Ucraina ed è ancora in corso.

Nella stesura della strategia per la cybersicurezza nazionale il governo aveva già fatto riferimento alle operazioni offensive dei Servizi al punto 45 del Piano di implementazione, dove è citato l’obiettivo di “rafforzare le capacità di deterrenza in ambito cibernetico, in ragione degli scenari in atto”. A vigilare sull’attività dei Servizi, sottolinea il decreto, dovrà essere come sempre il Copasir. Al  comitato di Palazzo San Macuto il premier dovrà riferire ogni volta che si renderà necessario un attacco cyber. Dopo 24 mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme, l’organo bipartisan dovrà poi presentare in Parlamento una relazione sulle operazioni messe in campo.

007, licenza di (cyber) uccidere. Il decreto

Nel nuovo Dl-Aiuti una norma con cui il premier (dimissionario) Mario Draghi autorizza Aisi ed Aise, le agenzie dei Servizi segreti, a colpire con un attacco cyber nemici esterni. Contro hacker e criminali serve il pugno duro. Ma a vigilare sulle operazioni restano il Parlamento e il Copasir

Approvata la riforma delle Forze armate. Niente tagli fino al 2033

Con il via libera del Senato è stata approvata in via definitiva la proposta di legge che prevede la delega al governo per la revisione del modello delle Forze armate interamente professionali, nonché la proroga al 2033 (e non più al 2024) del termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive a 150mila unità

Guerra crisi grano

Se no-vax e QAnon spingono propaganda russa sulla crisi del grano

I complottisti della rete stanno spostando la loro attenzione da QAnon e Covid alla crisi alimentare. Assorbono e propagano la disinformazione del Cremlino (secondo cui la colpa sarebbe dell’Occidente) diffondendo le teorie antisemite sul Nuovo ordine mondiale e massimizzando l’impatto dell’infowar russa

Svezia e Finlandia nella Nato. Ecco il sì definitivo dell’Italia

L’Italia accoglie in via definitiva i protocolli per l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Con l’approvazione in Senato, dopo quella già avvenuta alla Camera, sale a 22 il numero di Paesi alleati che hanno confermato il loro consenso all’ingresso dei due Stati scandinavi all’Alleanza. Stasera il voto negli Usa. Restano solo sette Paesi, tra cui permane l’incognita della Turchia

Il Congresso sfida Biden sull’atomica. E intanto gli arsenali crescono

Mentre la Casa Bianca spinge per il ridimensionamento e il definanziamento di due programmi nucleari, il Congresso è intenzionato a proseguire con i due progetti, in attesa di un’alternativa possibile. Il dibattito sull’arsenale atomico Usa avviene sullo sfondo delle considerazioni del Sipri, che registra un possibile trend di crescita nel numero di testate nucleari a livello globale per la prima volta dai tempi della Guerra fredda

Cosa succederà a Taiwan dopo la visita di Pelosi?

La visita di Pelosi potrebbe essere stata per Xi Jinping l’occasione per stressare ulteriormente il dossier Taiwan e vedere fin dove potersi spingere. Ossia un pretesto per mosse che comunque avrebbe scelto di fare

Diritto all'aborto, il Kansas dice sì. La mappa nel mondo

Con un referendum, lo Stato americano del Kansas ha deciso di non eliminare il diritto all’aborto. Ma dal Canada al Kenya, il dibattito sull’interruzione della gravidanza varia a seconda del Paese. Salute, anni di lotta, requisiti e normative

Cara Meloni, non c'è più spazio per l'Aviazione Legionaria. Firmato De Nicola

La leader di FdI si oppone veementemente alla vendita di Ita Airways perché la privatizzazione non rientrerebbe tra gli affari correnti e comunque bisogna riconsiderare il tutto. Dal punto di vista formale l’obiezione della Meloni è infondata. Ma non è tutto… L’opinione di Alessandro De Nicola, presidente Adam Smith Society

L'alleanza Letta-Calenda e le nostalgie del Pd per i 5 Stelle. Parla Giachetti

Il parlamentare di Italia Viva: “Questa accozzaglia che include tutto e il suo contrario non farà altro che confondere ancora di più gli elettori, già reduci da un periodo politico in cui tutto era molto magmatico e nebuloso”

Dollari e cannoni. Le pistole sul tavolo tra Cina e Usa

Cosa succede se la Cina invade Taiwan? E se si limita a un blocco navale? Quali opzioni sono al vaglio a Pechino e come risponderanno da Washington DC? Scenari intorno allo stallo taiwanese

×

Iscriviti alla newsletter