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“Le autorità russe useranno tutti gli strumenti a loro disposizione – tra cui la coercizione energetica, l’intimidazione psicologica e gli inviti a negoziare – per scalfire l’unità delle democrazie”. A dirlo a Formiche.net è Christopher Walker, vicepresidente del National Endowment for Democracy, organizzazione non governativa finanziata dal Congresso degli Stati Uniti d’America.

Walker è uno dei massimi studiosi di queste tattiche messe in campo dalle autocrazie e ha recentemente pubblicato un articolo sul Journal of Democracy dal titolo “Rising to the Sharp Power Challenge”. Il regime russo di Vladimir Putin, “come la Cina e altre potenze affini, utilizza strategie di divide et impera per promuovere i propri interessi”, spiega a Formiche.net. “Queste strategie basate sulla divisione sono il pane quotidiano di questi regimi autoritari”.

Il Cremlino “ha lanciato un attacco militare in piena regola contro l’Ucraina, dopo otto anni di guerra nell’Est del Paese”, osserva Walker. Si tratta di un “assalto sistematico”, “integrato da un piano globale di interferenze da parte di Mosca che comprende disinformazione su vasta scala, corruzione strategica e sforzi ad ampio raggio per influenzare i processi decisionali in Europa e altrove. Nel loro insieme, queste iniziative di disturbo rappresentano una minaccia significativa all’integrità e alla sicurezza delle democrazie di tutto il mondo”, aggiunge.

Nei giorni scorsi la diplomazia europea ha messo in guardia dalla trappola del Cremlino: vuole convincere il mondo di un’inversione di ruoli tra aggressore e aggredito, provando a dettare le sue condizioni per il cessate il fuoco, anche agitando la minaccia nucleare. Un modo con cui sta anche facendo breccia in certi ambienti occidentali critici verso gli Stati Uniti, la Nato e l’Occidente in generale (anche in Italia). “Nel quadro delle sue tattiche di disinformazione e manipolazione, il Cremlino ha utilizzato distorsioni ignobili per ingannare le persone. Tali distorsioni includono il dipingersi come una vittima, anche se l’esercito russo attacca selvaggiamente donne e bambini in Ucraina”.

Così Putin vuole spaccare il fronte democratico. Parla Walker (Ned)

Il vicepresidente del National Endowment for Democracy spiega la strategia “divide et impera” di Mosca: coercizione energetica, intimidazione psicologica e inviti a negoziare. Occhio alla trappola

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