Skip to main content

Nel boom di Palantir c'entra anche Trump. Ecco perché

L’enorme incremento dei profitti registrato nel secondo trimestre ha portato la società di Denver a rivedere in positivo le stime iniziali. Il successo è sotto gli occhi di tutti, sebbene qualcuno sia convinto che si tratti di un momento di passaggio che si andrà inevitabilmente a sgonfiare. Forse sì, ma è anche una conseguenza dell’impatto dell’AI e delle politiche di Donald Trump, che con il suo One Big Beautiful Bill Act ha dato un grande impulso a tutto il comparto delle start-up che lavorano con la Difesa

Roma e Belgrado, tutti i dossier della visita di Meloni in Serbia

Giorgia Meloni, sarà oggi a Belgrado per incontrare, alle 18:30, il presidente Aleksandar Vucic. Per molte ragioni la Serbia va avvicinata all’Ue, traccia di cui Roma è ampiamente consapevole: per il suo contributo valoriale sulle riforme, per la capacità di trainare altri Paesi in un’ottica comunitaria sulla difesa, per la possibilità di migliorare gli scambi commerciali e la strategia contro l’immigrazione illegale

Mosca si svincola dalla moratoria sui missili. Cosa significa secondo Caruso

Di Ivan Caruso

Il 4 agosto 2025 il ministero degli Esteri russo ha annunciato formalmente l’abbandono della moratoria unilaterale sui missili terrestri a medio e corto raggio, segnando la fine definitiva del controllo degli armamenti nucleari post-Guerra Fredda. La dichiarazione, che giustifica la decisione con i dispiegamenti americani in Europa e Asia-Pacifico, rappresenta l’epilogo di una crisi iniziata nel 2019 con il ritiro statunitense dal Trattato Inf. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

Leonardo, la sua autonomia, il suo futuro. L'opinione di Armaro

Di Andrea Armaro

Si è conclusa gli scorsi giorni l’operazione che ha portato all’acquisizione da parte di Leonardo di Iveco Defence Vehicles, che sarà finalizzata nel corso del primo trimestre del 2026. Ad accordo chiuso, si può avanzare una riflessione sul futuro della principale azienda della Difesa italiana. L’opinione di Andrea Armaro, esperto, consigliere per la comunicazione e portavoce di due ministri della Difesa

Neptune Strike, Italia e Nato insieme per la sicurezza euro-mediterranea

L’esercitazione Enhanced Vigilance Activity Neptune Strike, conclusasi il 1° agosto 2025, ha dimostrato come la Nato stia costruendo una capacità di risposta multidominio capace di operare simultaneamente su mari, cieli e territori strategici dall’Adriatico fino al Baltico

Kyiv fa breccia nel sottomarino simbolo di Mosca. Cosa è successo

Il Knyaz Pozharsky, il più recente sottomarino nucleare della classe Borei-A, è finito nel mirino dell’intelligence ucraina, che ne ha preso dati tecnici, registri operativi e informazioni sull’equipaggio

Le sanzioni contro i mega yacht dei russi stanno funzionando?

Non solo feste e cotillon a bordo dei mega yacht. L’esercito britannico avrebbe scoperto sensori russi nelle acque che circondano il Regno Unito, per tracciare i movimenti dei sottomarini britannici, sganciate in mare da droni “parcheggiati” nelle pance degli yacht russi. Alcune delle navi fantasma si sospetta che vengano usate per inviare equipaggiamento militare al generale libico Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica

Lunar Gateway e non solo, vi spiego la via italiana per lo Spazio. Parla Mascaretti

Di Riccardo Leoni

Dai moduli lunari torinesi al coordinamento tra istituzioni e imprese, l’Italia punta sullo spazio come asset strategico. Il Lunar Gateway rappresenta il nuovo orizzonte dell’esplorazione, ma anche un’occasione concreta per rafforzare una filiera nazionale coesa e proiettata nel futuro. Intervista ad Andrea Mascaretti, relatore della legge italiana e presidente dell’Intergruppo parlamentare per la space economy

La Cina aumenta l'hacking contro gli Usa. E lo spionaggio c'entra fino a un certo punto

Pechino non arresta le sue operazioni per infiltrarsi all’interno dei sistemi sensibili americani. Quello cinese non è uno spionaggio volto solamente a rubare informazioni riservate, ma anche per sfruttare le vulnerabilità delle infrastrutture critiche statunitensi e controllarle quando servirà

Energia e guerra. Ecco perché il no al gas israeliano potrebbe aiutare la Russia

Se l’Egitto proseguisse sulla strada del no al gas israeliano, aumenterebbe al contempo le preoccupazioni americane sul possibile riavvicinamento a big player come Cina e Russia. Questo elemento riguarda anche le cancellerie europee, perché se è vero che Il Cairo è in trattative con Mosca per la realizzazione di terminali di gas naturale liquefatto sul territorio egiziano, davvero si rischierebbe di far rientrare quest’ultima nella partita energetica

×

Iscriviti alla newsletter