Skip to main content

Parterre autorevole sia fra i relatori che per il pubblico la sera di martedì 17 maggio al prestigioso Palazzo Ferrajoli per il confronto su “Il Pnrr e l’Italia tra economia di guerra e pace”. Il secondo evento promosso dal club “La colomba della civiltà” che coinvolge i vincitori del premio “Le ragioni della nuova politica” promosso dall’associazione culturale “L’alba del terzo millennio” presieduta e animata da Sara Iannone.

Si sono man mano sviluppati gli interventi dei relatori, il primo dei quali è stato quello di Roberto Sommella, direttore di Milano Finanza. Sommella si è concentrato soprattutto sulle rilevanti questioni aperte per l’attuazione del Pnrr, in parte significativa ostacolata dai nodi non risolti del funzionamento della burocrazia italiana sia a livello centrale che a livello territoriale. Sommella ha quindi rilevato con fermezza che il Pnrr è un’azione di carattere straordinario, così come è stata ed è un’azione di carattere straordinario la lotta alla pandemia. Ebbene, così come per la lotta alla pandemia, è stata istituita la figura di un Commissario straordinario, incarnata da un efficiente Generale, anche per l’attuazione del Pnrr sarebbe necessario individuare e preporre la figura di un commissario straordinario, idonea a superare gli ostacoli tipici della nostra burocrazia, in capo alla quale sta la responsabilità dell’effettiva attuazione e di messa a terra del Pnrr.

All’intervento di Sommella è seguito quello del presidente dell’Abi Antonio Patuelli che si è concentrato su un problema poco considerato ma di grande rilievo, che consiste nel fatto che in Italia si è persa un po’ la memoria storica, sia dello sviluppo delle vicende internazionali che delle questioni economiche interne. Dopo aver ricordato i precedenti storici più significativi del ruolo dell’Unione Sovietica e della Russia nelle vicende internazionali nei rapporti con gli altri Paesi, il presidente dell’Abi ha rilevato che anche di fronte alla nuova questione emergente per l’Italia dell’inflazione si agisce come se fosse la prima volta che ciò accade. Patuelli ha ricordato la fase della grande inflazione degli anni ’70 e ’80 con le conseguenze che aveva per le imprese, i risparmiatori e i cittadini. Ha rilevato quindi che banche sono pronte a fare la propria parte per sostenere le imprese e i cittadini davanti a questo non nuovo fenomeno dell’inflazione che colpisce soprattutto i lavoratori a reddito fisso ma anche non poco i risparmiatori che non dispongono di protezione davanti a tale fenomeno.

La conoscenza dei precedenti e l’emersione finalmente di una memoria storica anche per le classi politiche e dirigenti può aiutare ad affrontare meglio questo fenomeno. A quello di Patuelli è seguito l’intervento del prof. Fabio Verna, docente, economista e consulente che si è soffermato soprattutto sugli effetti per le imprese che può avere una vera messa a terra del Pnrr e sui rischi per le stesse, oltre che per i cittadini, dell’inflazione, specie quella conseguente al grande aumento dei costi delle materie prime. L’ultimo e significativo intervento è stato quello dell’ex Presidente del Consiglio, ministro del tesoro e degli esteri, Lamberto Dini che ha voluto offrire una rappresentazione molto schietta delle conseguenze economiche per l’Italia della guerra. Si è chiesto se la via della prosecuzione delle sanzioni può essere quella giusta, tenuto conto che le sanzioni alla Russia comportano effetti economici negativi anche sui Paesi europei, a cominciare proprio dall’Italia. Ha rilevato quindi se una considerazione più attenta del fenomeno e del problema potrebbe comportare un diverso tipo di bilanciamento fra il principio del sostegno ad un paese aggredito come l’Ucraina e il principio della tutela degli interessi economici delle imprese e dei cittadini europei, a cominciare da quelli dell’Italia.

Ha ritenuto di rimarcare dell’azione della Russia probabilmente qualche eccesso favorito probabilmente dalla posizione assunta dagli Usa, con qualche violazione dei principi che regolano i rapporti economici internazionali e ha invitato l’uditorio a riflettere sul tema delle conseguenze economiche della guerra e di certi tipi di sanzioni. Al dibattito, vivo, interessante ed originale, grazie agli interventi dei quattro relatori, è seguito un question time con il qualificato pubblico altrettanto vivo e originale.

Quali saranno le conseguenze economiche della guerra

Cosa è stato detto all’incontro “Il Pnrr e l’Italia tra economia di guerra e pace”, il secondo evento promosso dal club “La colomba della civiltà” che coinvolge i vincitori del premio “Le ragioni della nuova politica” dell’associazione culturale “L’alba del terzo millennio”, presieduta e animata da Sara Iannone

Fuga da Orban. Salvini, Meloni e quel summit troppo putiniano

Vado o non vado? Meloni e Salvini, invitati alla convention conservatrice Cpac a Budapest con Orban, mantengono un basso profilo. L’istantanea tra Carlson, Farage e Abascal non è il massimo. E il nodo russo si conferma pieno di spine per la destra italiana

Inclusione e disabilità. Il live talk di Formiche

Di Redazione

Il lavoro come strumento di inclusione e autonomia per le persone affette da disabilità. Ne discuteranno venerdì 27 maggio a partire dalle ore 16.00 gli ospiti del webinar “Inclusione e Disabilità: il lavoro come strumento di autonomia e partecipazione”, in diretta sulla pagina Facebook di Formiche e su Formiche.net

Mosca, abbiamo un problema. E Putin gioca la carta dell'oro

Per finanziare l’invasione dell’Ucraina e far fronte agli imminenti nuovi pagamenti verso i creditori esteri, il Cremlino sblocca le riserve auree di Stato per provare a piazzare i lingotti in giro per il mondo. Le sanzioni lo impediscono ma per Putin può essere l’ultima carta. Anche perché dagli Stati Uniti arrivano brutte notizie…

Amati avversari. Così Letta e Meloni conquistano la scena politica

Enrico Letta e Giorgia Meloni presenteranno il libro del politologo Giovanni Orsina alla Luiss. I due leader ormai non perdono occasione per riconoscersi reciprocamente nel ruolo di avversari, tagliando fuori dal dialogo tutti gli altri competitor, interni o esterni

Libano, i cristiani bocciano nelle urne lo scontro di civiltà

Da Beirut viene respinto il paradigma anti-sunnita che in questi anni è stato proposto in Siria, Iraq, Libano: un paradigma che faceva degli arabi cristiani i sostenitori di una disegno funzionale alla teoria dello scontro di civiltà

Di cosa parlerà Draghi alle Camere. Le priorità secondo Pennisi

Domani il premier è atteso al Senato e alla Camera per l’informativa sulla questione ucraina. Ma quali sono i principali problemi del Paese e dell’Europa su cui riflettere? Siamo in una tempesta perfetta destinata a durare almeno sino a quando durerà la guerra. Il commento di Giuseppe Pennisi

Voto digitale. La guerra grillina contro l'Agenzia cyber

Hic et nunc: i grillini vogliono il voto digitale subito. Il direttore dell’Agenzia cyber Baldoni spiega in audizione che è un enorme rischio a causa degli hacker ed è ancora presto, scatenando l’ira del deputato Brescia. Ma la comunità scientifica si schiera con una lettera: non si può fare

La Russia espelle 24 diplomatici italiani

La decisione non sorprende: è la reazione a una mossa analoga di Roma a inizio aprile. Dichiarati “persona non grata” anche funzionari francesi e spagnoli. Ora si cerca un’intesa tra i Paesi europei per rafforzare le ambasciate a Mosca

Perché gli Usa aprono a Cuba e Venezuela

Il governo americano ha deciso di allentare le sanzioni nel settore energetico venezuelano per promuovere la ripresa del dialogo tra il regime e l’opposizione (e allargare il mercato petrolifero), mentre per i cubani saranno aumentati voli, permessi per ricongiungimento familiare e tetto delle rimesse. Gli effetti della scelta di Biden

×

Iscriviti alla newsletter