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La variante sudafricana del Covid19 si sta profilando come un nuovo problema per la ripresa economica e la stabilità degli abituali rapporti sociali. Si somma all’incremento a macchia di leopardo dei contagi che colpisce in modo diverso stati, regioni, città, un incremento cui si reagisce ciascuno con provvedimenti alquanto diversi.

Istituzioni e cittadini devono imparare ad adattarsi ai cambiamenti imposti dalla diffusione delle varianti del virus più rapidamente di quanto siamo stati abituati, specie nell’epoca in cui vige il mito della crescita certa e senza pericoli. L’umanità è mobile e abituata a spostarsi e a vivere in gruppo. La pandemia ci ha insegnato che vi sono circostanze in cui dobbiamo adattarci a restare immobili e isolati per periodi di tempo più o meno lunghi. E dobbiamo imparare a farlo a intermittenza per sfuggire alle varianti del virus.

Essendo assai più rapidi i sistemi di relazioni interpersonali, tutte le attività umane devono riorganizzarsi per essere più flessibili.
Oggi, con la pandemia, devono essere capaci di rispondere il più velocemente al cambiamento continuo richiesto dalla diffusione di nuove forme del virus. Questa flessibilità coinvolge anche la politica che è chiamata a intervenire con la massima tempestività per scongiurare il ricorso a misure estreme.

È una una situazione inusuale per i sistemi a democrazia Rappresentativa che sono soliti agire lentamente, proprio per riflettere i differenti bisogni e desideri dei cittadini.

A parte i tempi della ricerca scientifica, governo, parlamento, partiti e movimenti politici e sociali, (e quindi i cittadini), devono imparare a velocizzare il processo democratico. Se questo sia possibile lo sperimenteremo nei prossimi mesi. In ogni caso, devono farlo mantenendo l’obiettivo di tutelare le libertà individuali (soggettive e oggettive) attraverso le norme che governo e Parlamento promuovono.

In questo contesto il ricorso al passaporto verde (Green pass), alle mascherine anche all’aperto, al distanziamento sociale, e alle chiusure improvvise, locali, e brevi, sono strumenti validi per proteggere quelle libertà, tra le quali vi è la libertà economica e il diritto a prosperare.

È una conseguenza inevitabile della globalizzazione e dell’evoluzione tecnologica che ha radicalmente trasformato il nostro modo di organizzare, lavorare, vivere.

La globalizzazione quale fenomeno sociale contrapposto alla globalizzazione, in realtà non è che il ricorso alla flessibilità per adattarsi localmente al cambiamento. Se non dovessimo adattarci a questa flessibilità rischiamo di non riuscire a rendere occasionale il virus.
La capacità di reagire al cambiamento richiede più che mai il ricorso a politiche liberali. Affidandosi al metodo sperimentale della scienza il liberalismo riconosce lo scorrere del tempo che implica un continuo cambiamento e quindi la ricerca di soluzioni sempre nuove per ampliare le libertà.

Trovarle è infatti, condizione imprescindibile del metodo liberale.

Variante sudafricana e non solo, vince chi si adatta. Il commento di Paganini

Le nuove varianti del Covid-19 sono una minaccia per la ripresa economica e la stabilità degli abituali rapporti sociali. Dobbiamo imparare ad adattarci alla rapidità del cambiamento che è già sollecitato dalla globalizzazione e dall’evoluzione tecnologica. Il sistema della democrazia rappresentativa può essere sufficientemente elastico per reagire velocemente?

Sturzo, a 150 anni mai così attuale. La riflessione di Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Sturzo è ancora attuale per la politica? Sì indubbiamente, ma solo a patto di non lasciarlo confinato nella duplice dimensione delle commemorazioni e dell’accademia. La riflessione di Giancarlo Chiapello, politico e saggista, tra i fondatori nel 2004 e segretario organizzativo nazionale del movimento laico di ispirazione cristiana Italia Popolare

L’ottimismo (cauto) del trattato del Quirinale. Scrive il gen. Camporini

Con la firma al Quirinale, Italia e Francia si sono chiarite sul concetto di autonomia strategica e della centralità della Nato. E per l’Ue si prospetta un direttorio a tre con la Germania. Il commento del generale Vincenzo Camporini, già capo di Stato maggiore della Difesa

Palermo alle elezioni. Sul green possibile alleanza col M5S. Parla Ferrandelli

Il presidente dell’assemblea di +Europa e l’evento di lancio del “percorso d’ascolto”. Sulle amministrative di Palermo “il campo progressista deve puntare sul mondo dell’impresa. Questo è uno dei pilastri sui quali voglio incardinare la nostra campagna elettorale. Una visione prospettiva di una Palermo proiettata in un futuro sempre più green. Una città che sappia raccogliere e tesaurizzare la sfida del Pnrr e della transizione ecologica”. Per gli assetti “occhio alle elezioni al Quirinale”

Macron punta su Draghi (fino al 2023). Firmato Castellaneta

Restituire priorità all’alleanza con Roma – nell’auspicio francese che la leadership di Mario Draghi possa continuare – è essenziale per scongiurare il ritorno alla rigida disciplina fiscale e disinnescare tentativi di ripristinare lo “status quo” di Maastricht da parte dei cosiddetti “frugali”. Il commento di Giovanni Castellaneta, già ambasciatore dell’Italia a Washington DC

Il presidente della Soi chiude il congresso e lancia un invito al Ssn

Il presidente della Soi: “Quindici giorni fa ho iniziato a pensare a quali problemi sarebbero potuti emergere durante il Congresso, e l’ho fatto in un contesto relativamente tranquillo. Oggi i dati minacciano di riportare la situazione fuori controllo. Bisogna dire le cose come stanno, e riconoscere che oltre ai simboli come il green pass e i super green pass, occorrono delle risoluzioni più strutturali. Non ci si può più permettere errori: né pratici, né di comunicazione”

Nasce il Patto per l’Italia. Il documento della Fondazione Guido Carli

Top manager, istituzioni e Fondazione Guido Carli danno vita a un documento a sostegno dell’azione di governo per la Ripartenza

Italia terra di giovani espatriati. Il libro di Arnone

Giuseppe Arnone, presidente della Fondazione Italiani in Europa, ha voluto affrontare l’emigrazione di oggi, comparandola a quella di un tempo. Il quadro che ne viene fuori, in un clima radicalmente diverso rispetto a quello del Dopoguerra, è che l’emigrazione italiana sia mutata in modo assoluto, tanto che oggigiorno più che di emigrati sarebbe opportuno parlare di… La recensione di Nunzio Panzarella

Quirinale? Gli Usa tifano Mattarella bis. Parola di La Palombara

Di Joseph La Palombara

Il professore emerito di Yale e noto politologo americano descrive su Formiche.net la corsa al Quirinale vista dagli Stati Uniti. La soluzione ideale per gli americani è un Mattarella bis e un mandato di Draghi a seguire, il premier serve a Palazzo Chigi. E su Berlusconi…

L'Italia corre, ma occhio alle varianti. Il campanello di Confindustria

Grazie al robusto rimbalzo del terzo trimestre e ai dati migliorati per il primo, il 2021 potrebbe chiudersi con un Pil italiano al +6,3-6,4%, più di quanto previsto in ottobre. Contagi e materie prime permettendo

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