Skip to main content

Investire va bene, ma di spesa matta e disperatissima si può anche morire. Meglio un giusto mix, fatto di investimenti ben calibrati e una domanda di beni sotto controllo. Al tempo del Pnrr e dei grandi piani pandemici messi in piedi dalle economie avanzate c’è un effetto collaterale che Mario Draghi e i suoi colleghi capi di governo farebbero bene a non sottovalutare. Quale, lo spiega in questo colloquio con Formiche.net Giorgio La Malfa, economista di lungo corso, ministro del Bilancio nei governi Spadolini, Forlani e Cossiga e presidente della Fondazione che porta il nome di suo padre, Ugo.

“Dobbiamo partire da un presupposto: il mondo sta cambiando, a cominciare dagli aspetti climatici. Tutto questo comporterà una enorme spesa, in termini di investimenti, alimentati a loro volta dai grandi piani pandemici allestiti dai diversi governi”, premette La Malfa. “Ora la domanda è, come si può conciliare tutto questo con la domanda, ovvero con i consumi? Quando tu inondi il mercato di investimenti, come in questo caso, c’è sempre un impatto sulla domanda. E allora c’è da chiedersi, se e come questa immane offerta potrà conciliarsi con i consumi reali. Il rischio è una crescita forsennata e incontrollata di questi ultimi, con un’esplosione dell’inflazione. Ed è proprio questo il problema che dovrebbero porsi Draghi e i suoi omologhi, che rischiano di ritrovarsi dinnanzi a una platea di consumatori finali non pronti a questo tsunami di investimenti e a una reazione isterica e controproducente.”

Ma come risolvere il problema? La Malfa ha una sua proposta. “Premesso che questo problema ad oggi non è stato veramente posto, approfitto dell’occasione per farlo io. Quando tu investi, produci, crei ricchezza e allora finanzi i consumi. Ma se a un certo punto si raggiunge la piena occupazione e si continua a investire ecco che si crea un surplus micidiale. E allora diventa quasi impossibile tenere sotto controllo la domanda e si crea una bomba inflazionistica. Questo è il problema. La soluzione è un grande accordo sociale tra imprese, lavoratori e governo per cercare di tenere sotto controllo sia la spesa, sia i consumi. Qualcosa che le democrazie possono risolvere solo con il dialogo, visto che non stiamo parlando di regimi autocratici. Draghi può fare questo, può impedire una spinta inflazionistica fuori controllo. D’altronde qui si rischia di passare da una crisi a un’altra crisi.”

Passando a tutt’altro argomento, La Malfa spende un commento anche sulla vicenda del Monte dei Paschi. “Io non so se Mps potrà essere un pozzo senza fondo, come è stata Alitalia. Diciamo che per una banca è diverso, una soluzione industriale ci deve essere a differenza di una compagnia aerea. Oggi nel mondo delle banche c’è spazio, dunque non capisco perché non si possa dare Mps in sposa. Il problema di Siena è decisamente più risolvibile rispetto ad Alitalia.”

Avanti

Occhio al Pnrr e ai consumi. Il rovescio della medaglia secondo La Malfa

La frenesia degli investimenti può causare una reazione spropositata e isterica dei consumi, dando origine a una spirale inflazionistica dalle conseguenze nefaste. Ecco perché è ora che imprese, lavoratori e risparmiatori si siedano intorno a un tavolo, con Draghi. Colloquio con l’ex ministro del Bilancio e presidente della Fondazione Ugo La Malfa

Russia e Balcani slavi, il ruolo dell'Ue nell'analisi di Valori

Come si spiega la volontà dell’Ue di coinvolgere rapidamente i Paesi balcanici nelle sue fila? Diversi fattori giocano un ruolo. Innanzitutto la volontà della leadership dell’Ue di dimostrare al mondo intero che la Brexit non ha minato le posizioni dell’unificazione. E poiché il movimento verso est è limitato dalla Russia, il vettore dell’allargamento si è diretto a sud-est. L’analisi di Giancarlo Elia Valori

Liti pre-elettorali in Libia. Mangoush sospesa

Scontro istituzionale a Tripoli, mentre il gioco sul percorso che porta alle elezioni (teoricamente fissate dall’Onu per il 24 dicembre) si fa duro

Polveriera Ucraina. La Cia da Putin per evitare l'escalation

Un colloquio telefonico fra il capo della Cia William Burns e il presidente russo Vladimir Putin per spegnere le tensioni al confine ucraino. I satelliti mostrano le truppe ammassarsi a Nord, si rischia una nuova escalation

Cosa c'è dietro lo scontro Google-Vestager

Mercoledì il Tribunale dell’Ue si pronuncerà sulla maxi multa da 2,4 miliardi di euro inflitta all’azienda statunitense nel 2017 per l’abuso di potere perpetuato da Google Shopping ai danni della concorrenza. Ma in gioco c’è molto di più

Elezioni in Venezuela, la mossa europea che irrita Washington

L’invio di una missione di osservatori elettorali dell’Unione europea per il voto del 21 novembre non sarebbe ben visto dal governo americano. Le divisioni all’interno dell’opposizione venezuelana e il ruolo (pericoloso) dell’alleato russo

Il Mossad guarda all’Africa e sventa un piano terroristico dell’Iran 

A pochi giorni dalle indiscrezioni sull’attenzione dell’agenzia israeliana verso il continente, escono i dettagli di un’operazione contro cinque uomini, arruolati e addestrati dai Pasdaran, che organizzavano attentati contro turisti e uomini d’affari in Tanzania, Ghana e Senegal

Hacker cinesi nelle aziende della difesa. L’allarme Usa

I ricercatori di Palo Alto Networks assieme alla National Security Agency hanno scoperto un attacco informatico, sostenuto e su vasta scala, ai danni di aziende in comparti strategici. Gli hacker trafugavano proprietà intellettuale e monitoravano le email. Ecco perché la pista porta a Pechino

Draghi c'è (ma non basta). Quanto durerà l'effetto secondo Oxford Economics

Da quando l’ex presidente della Bce ha messo piede a Palazzo Chigi gli investitori esteri hanno più fiducia nell’Italia. Ma potrebbero averne ancora di più se solo i buoni propositi del premier si traducessero in fatti a stretto giro. Il problema comunque è che cosa succederà quando Draghi non sarà più a capo del governo

Più di Mao e Deng. Così Xi si prepara al plenum del Pcc

Al via oggi, mentre il nuovo libro del leader arriva nelle librerie di tutta la Cina, la sesta sessione plenaria del Comitato centrale. Le sfide interne ci sono (come gli oppositori) ma il presidente tira dritto e cerca la consacrazione

×

Iscriviti alla newsletter