Skip to main content

Con l’estensione del green pass dal 15 ottobre, anche a tutti i lavoratori, il governo ha scelto la nuova modalità di contrasto alla pandemia. In questi 18 mesi abbiamo visto una politica incrementale, scegliendo misure sempre più mirate e (si spera) efficaci. Si era partiti con il lockdown generale. Poi si era passati a autocertificazioni e auto dichiarazioni. Ancora, alle zone a colori. Ora al green pass sostanzialmente obbligatorio, per fare quasi tutto.

Perché il governo ha scelto l’obbligo di green pass e non l’obbligo di vaccinazione?

Per almeno quattro motivi: innanzitutto il green pass non è discriminatorio, perché lo si può avere non solo con la vaccinazione o con la guarigione, ma anche con il tampone. Quindi, è accessibile facilmente anche a chi non si vuole vaccinare;
poi va considerata la difficoltà di stabilire una adeguata sanzione per chi non si vaccina. Una multa può diventare semplicemente una tariffa con cui pagare il mancato vaccino. Il carcere sarebbe assolutamente sproporzionato e incoerente.

Una sospensione dal Ssn o dai diritti civili difficilmente praticabile. Invece, la sanzione per chi non ha il green pass è facile e immediata: non entra. In piscina, al lavoro, sul treno, al cinema, allo stadio; anche sui controlli la verifica del green pass è agevole, mentre quella sul vaccino più difficile anche perché comporta la consultazione di registri sanitari, anche con problemi di privacy.

Infine, va considerato che l’obbligo generale di vaccinazione non è stato posto da nessuno stato occidentale, dato che in molti si sono limitati a un obbligo per determinate categorie: come in Francia che ha posto l’obbligo vaccinale per i lavoratori sanitari, militari, caregivers e pompieri entro il 15 settembre.

Nei prossimi mesi, quindi, vivremo con il green pass, con tutti i limiti e le perplessità del caso, perché è vero che non è certo che chi ha il green pass non contagia e non si può ammalare, ma risulta anche che comunque i vaccinati, se si ammalano, si ammalano meno gravemente e del resto è impensabile fare il tampone a tutti quasi tutti i giorni. Come provano a fare paesi con molti meno abitanti, come la Danimarca, che è grande come una nostra regione.

Del resto, dobbiamo pensare che lo strumento del green pass è sicuramente più efficace di quelle che potevano essere le autocertificazioni di un anno fa. Sperando che il prossimo passo sia la cura.

Obbligo di green pass o di vaccino. Il punto di Celotto

Quattro motivi (almeno) per cui il governo ha scelto questa nuova modalità di contrasto alla pandemia. L’analisi di Celotto

Aukus, sgambetto di Macron a Biden. Ecco l'accordo con Seul

Dopo Aukus, l’ambasciatore francese in Corea del Sud anticipa la contromossa di Macron: sgambetto a Joe Biden con un accordo militare insieme a Seul. Si alza l’asticella dello scontro. E Parigi è pronta a rilanciare in Africa

 

Quel tribunale per gli uiguri che fa infuriare Xi. Scrive Harth

Segni chiari che il muro di silenzio che stava intorno al popolo Uiguro ormai si è rotto definitivamente. Un coro sempre più ampio di voci si alza, non più impietriti ma rafforzati dalle continue minacce e ritorsioni di Pechino. Il commento di Laura Harth

Italia nei Five Eyes? Si può. Vito (Copasir) spiega come

Bando alla retorica: dopo i tentennamenti degli ultimi anni, fra russofilia e occhiolini alla Cina, l’Italia può rimettersi in carreggiata. Come? A Washington si aprono le danze per ampliare l’alleanza di intelligence dei Five Eyes. Dopo il contraccolpo Aukus, Roma può rilanciare con Joe Biden. Il commento di Elio Vito, deputato di Forza Italia e componente del Copasir

Morto Bouteflika, il presidente che sognava di diventare il monarca d'Algeria

È deceduto all’età di 84 anni l’ex presidente algerino, Abdelaziz Bouteflika, passato alla storia nel suo Paese per essere passato da candidato al quinto mandato presidenziale a capo di Stato deposto

Super Mario uber alles. Fino a Natale… Il mosaico di Fusi

La condizione della politica in Italia è un mix tra le indubbie capacità e l’autorevolezza del “personaggio” Draghi e l’impossibilità da parte delle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione di prevedere una alternativa al mandato che gli ha affidato il capo dello Stato

Moro vinse il duello sul centro-sinistra ma il golpe fu una fake news. Parla Mario Segni

Un tuffo nel passato con Mario Segni, padre della stagione referendaria degli anni ’90, figlio di Antonio (presidente della Repubblica e ministro Dc) in libreria con “Il colpo di Stato del 1964. La madre di tutte le fake news”

Perché la Cina (non l'Ue) dovrebbe temere Aukus. Parla Skylar Mastro

Il ritiro degli ambasciatori francesi un fallo di reazione, l’Ue dovrebbe interrogarsi sul suo ruolo nel mondo all’indomani del lancio di Aukus. Parla Oriana Skylar Mastro, docente a Stanford e grande esperta di tecnologia militare: il patto di Biden terrorizza la Cina, non hanno quei sottomarini. Five Eyes? Italia e Paesi Ue devono chiarire prima i rapporti con Pechino

Iron Dome a Riad? Geopolitica e commesse militari tra Usa, Israele e Arabia Saudita

Aumentano le voci (consistenti) su un prossimo accordo tra Riad e Gerusalemme per portare nelle basi aere del regno (usate dagli americani) i sistemi di difesa aerea Made in Israele. Un accordo a tre in cui tutti ci guadagnano

Un volo lungo 60 anni. Tanti auguri alle Frecce tricolori

Oggi, a Rivolto, l’Aeronautica militare festeggia oggi i 60 anni delle Frecce tricolori con una manifestazione aerea in diretta su Rai 1. Una festa nazionale, o meglio nazional-popolare, che dimostra e ricambia l’affetto degli italiani per la formazione che porta in cielo valori e professionalità di piloti, specialisti, operai, industria e Aeronautica militare. Insomma, di una fetta importante di Italia. Il punto di Gregory Alegi, giornalista e storico

×

Iscriviti alla newsletter