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“Mi hanno segnalato il ‘simpatico’ articolo di Repubblica che scrive che ho lasciato il M5S! Va bene che ormai molti giornali scrivono la qualunque ma questa vorrei sapere proprio da dove l’hanno presa. Magari è un auspicio per loro o per chi gli ha chiesto di scriverlo!”. Lo scrive su Facebook Vincenzo Spadafora. Quindi niente addio al Movimento? “Sulla situazione politica parlerò nei prossimi giorni. Intanto, lo Sport non è stato delegato a nessuno, tra tre giorni scade la Riforma tanto attesa e dei ristori neppure l’ombra! E nessuno dei grandi competenti di sport che dica una parola…”, aggiunge l’ex ministro dello Sport.

L’aria che tira, al di là della “smentita” a Repubblica, è insomma davvero pesante. E Facebook torna ad essere, nella normalizzazione no social dell’era Draghi, il terreno degli annunci in stile grillino. Piovono critiche, in un crescendo giornaliero, proprio sulla consistenza del governo dei “migliori”, ed è proprio quello l’argomento più usato. Di migliore, secondo chi si appresta o ha già ufficializzato l’uscita, non c’è nulla rispetto a prima. Anzi.

“Esco dal Movimento 5 Stelle con una enorme tristezza nel cuore ma anche con tanta rabbia”, sono le parole di Emanuele Dessì, parlamentare Cinque Stelle. “Ho sperato fino a ieri che qualcosa potesse cambiare, inutilmente. Non sono mai stato d’accordo nel dare la fiducia a questo governo ma ho voluto, con l’assenza il giorno del voto, dare un ulteriore possibilità di ripensamento, soprattutto a me stesso. Lasciare compagni di viaggio a cui voglio un mondo di bene non è facile, 15 anni di storia comune non si cancellano facilmente. Forse un giorno ci ritroveremo in qualche battaglia insieme, lo spero, oggi però devo andare via. Questa non è più casa mia”. Via ma non certo dalla politica: “Nei prossimi giorni ci sarà modo per parlare e per vederci con chiunque abbia voglia di confrontarsi e di continuare a lottare”, conclude.

Il progetto quindi deve provare ad andare avanti, in piena linea con quello che afferma Stefano Buffagni, sottosegretario pentastellato uscente: “Dopo questi mesi di gestione disastrosa del Movimento dobbiamo lavorare per risollevarlo, per non distruggere un sogno che condividiamo da anni. Non molliamo, il Paese soffre causa Covid e la priorità sono i nostri concittadini! La meritocrazia e competenza va applicata, non annunciata! Facciamolo per i nostri figli!”. Un messaggio in risposta ad un post, sempre su FB, di Gregorio Mammì, consigliere regionale M5S della Lombardia critico sulla linea del Movimento: “Provo sempre più imbarazzo per quello che doveva essere il governo dei ‘migliori’. Non mi soffermo, per adesso, a commentare le scelte degli altri partiti ma non posso che ritenermi il più distante possibile dalle scelte fatte dal Movimento 5 Stelle”.

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