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Quali strategie energetiche per il Mediterraneo? Come rendere più sicura la sponda sud? Come creare un mercato integrato, stabile e sicuro? A queste e ad altre domande risponderà l’evento “Energy Strategies – Europe and the Mediterranean: trends and scenarios for a connected energy market”. La conferenza è organizzata dalla Nato Defense College Foundation, in cooperazione con il Nato Science for Peace and Security Programme, il Policy Center for the New South, la Trans Adriatic Pipeline AG, l’Union for the Mediterranean e il Nato Defense College. Venti tra professionisti ed esperti si alterneranno in tre tavole rotonde tra mercoledì e giovedì prossimo, nell’ambito di un innovativo formato televisivo.

A fronte del costante aumento del fabbisogno energetico mondiale e del riscaldamento globale, la ricerca di un modello di consumo sostenibile e la transizione dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabili stanno progressivamente accelerando. Insieme a questa tendenza, la comunità internazionale si trova ad affrontare nuove sfide politiche, economiche e di sicurezza che influenzeranno sempre più lo scacchiere globale.

Riunendo esperti provenienti da organizzazioni internazionali e dalle principali società del settore, “Energy Strategies” approfondirà l’evoluzione dei mercati e della sicurezza energetica con un focus specifico sul bacino del Mediterraneo. “Un tema di importanza costante”, ha spiegato a Formiche.net l’ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, presidente della Fondazione. La prima sessione discuterà come i crescenti investimenti nel rinnovabile cambieranno i mercati mediterranei e nordafricani, tradizionalmente più dipendenti da fonti fossili. A delineare lo stato dell’arte delle politiche e della diversificazione energetica nella regione ci saranno, tra gli altri, Ahmed Badr (Acting Director, Project Facilitation and Support, Irena, Abu Dhabi), Tayeb Amegroud (Senior Fellow, Policy Center for The New South, Rabat) e Stefano Silvestri (vice presidente Ndcf).

Sfide emergenti e necessari adattamenti in tema di sicurezza energetica saranno poi affrontati nel secondo panel: nuove infrastrutture e nuove catene di approvvigionamento energetico implicano diverse vulnerabilità e minacce. Moderati da Nicola Graziani (capo della redazione esteri, Agi), Marco Piredda (capo della sezione Political Scenarios and Institutional Support for Business Development, Eni) e Davide Sempio (capo delle relazioni esterne, Tap Italia) discuteranno delle strategie per garantire all’Europa la diversificazione di forniture energetiche, mentre Marc Ozawa (ricercatore, Nato Defense College) e Oded Eran (senior research fellow, Inss, Tel Aviv) approfondiranno il tema in ottica militare e Nato.

Nella seconda giornata, i lavori saranno aperti da un intervento speciale di Grammenos Mastrojeni (vice segretario generale, Union for the Mediterranean, Barcellona) che introdurrà il terzo e ultimo panel dedicato alle infrastrutture e alle regolamentazioni necessarie per la creazione di un mercato Euro-Mediterraneo più integrato. Tra i cinque specialisti che affronteranno il tema: Rim Berahab (economista, Policy Center for the New South, Rabat), Vincenzo Camporini (già capo di Stato maggiore della Difesa) e Guido Guida (capo degli Affari istituzionali internazionali, Terna). Per restare aggiornati, ecco il sito dedicato.

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