Skip to main content

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo è “fiducioso” verso il 5G occidentale e verso la possibilità che i concorrenti della cinese Huawei possano garantire simili costi e dominare le telecomunicazioni. Intervenendo a un evento online dell’Atlantic Council, il capo della diplomazia statunitense ha spiegato che gli alleati sono arrivati a riconoscere i costi — economici e politici — di aprire le proprie reti a fornitori “non affidabili”. “Con il passare del tempo, penso che il mondo riconoscerà che non è la strada giusta e vedrete che le tecnologie occidentali che sono verificabili, affidabili e trasparenti domineranno i mercati delle telecomunicazioni”, ha detto.

Il tutto, mentre Blomberg batteva un’agenzia dalla notevole portata per la contesa commerciale tra Stati Uniti e Cina: i dazi decisi dal presidente Donald Trump sui prodotti Made in China e imposti nel 2018 violano le regole internazionali. Lo afferma l’Organizzazione mondiale del commercio, gettando un’ombra sulla guerra commerciale avviata dalla Casa Bianca contro Pechino con dazi su più di 500 miliardi di dollari di prodotti. Washington, riporta Bloomberg, può comunque porre il proprio veto sulla decisione del Wto presentando un appello nei prossimi 60 giorni.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=UbqnVBN2Qx4[/youtube]

IRAN

Nel corso del suo intervento, tenuto poche ore prima della firma alla Casa Bianca degli Accordi di Abramo che sanciscono il riconoscimento di Israele da parte di Bahrein ed Emirati Arabi Uniti Pompeo ha parlato anche di Iran. Ha puntato il dito contro l’amministrazione dell’ex presidente Barack Obama, accusandola di aver adottato un “focus incentrato sull’Iran” nella sua politica mediorientale.

L’amministrazione Trump, tuttavia, “ha adottato un approccio fondamentalmente diverso per creare un’opportunità per una maggiore stabilità in Medio Oriente e un minor rischio per l’America”, ha continuato. Come? Con un progetto per la pace con al centro il riconoscimento del fatto che “la principale forza destabilizzante in Medio Oriente non era il conflitto tra Israele e palestinesi” quanto piuttosto “la minaccia delle ambizioni extraterritoriali del regime teocratico in Iran”. Da qui l’inversione di rotta rispetto a quanto fatto dall’amministrazione precedente.

COREA DEL NORD

Pompeo è apparso ottimista, invece, sulla ripresa del dialogo con la Corea del Nord. Ci sono ancora molti lavori in corso — che coinvolgono anche Giappone e Corea del Sud — ha rivelato il segretario di Stato rammaricandosi dello stallo dopo l’incontro tra Donald Trump e Kim Jong Un a inizio 2019. Negli Stati Uniti però c’è chi scommette sull’october surprise, cioè su un nuovo vertice tra i due leader prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 3 novembre.

IL SUO FUTURO

Nella conversazione con Fred Kempe, presidente e amministratore delegato dell’Atlantic Council, ha parlato anche del suo futuro dandosi disponibile a far parte di un’eventuale seconda amministrazione del presidente Trump, anche se non ha specificato in quale. “C’è ancora molto lavoro da fare e mi piacerebbe trovare un modo per farne parte”, ha dichiarato.

trump pompeo

Altro che Huawei, Pompeo scommette sul 5G occidentale

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo è “fiducioso” verso il 5G occidentale e verso la possibilità che i concorrenti della cinese Huawei possano garantire simili costi e dominare le telecomunicazioni. Intervenendo a un evento online dell’Atlantic Council, il capo della diplomazia statunitense ha spiegato che gli alleati sono arrivati a riconoscere i costi — economici e politici — di…

Prove di Difesa interplanetaria. Ecco i progetti di Nasa ed Europa contro gli asteroidi

Come difendere la Terra da un asteroide che punta dritto verso di noi? La minaccia non è ancora concreta, ma in futuro potrebbe rappresentare un rischio importante (se non vitale) per il nostro Pianeta. E così da diversi anni è partita la Asteroid Impact & Deflection Assessment (Aida), collaborazione internazionale tra le due sponde dell'Atlantico che vuole scoprire se siamo…

itasec

Cyberdiplomazia, così l’Ue vuole contare nell’arena digitale

Attacchi informatici, disinformazione (Borrell cita le campagna da Cina, Russia e altri sotto il coronavirus), blackout elettrici, interferenze elettorali, sicurezza del 5G: come può l’Unione europea essere parte di questo mondo e far fronte a queste sfide? La parola chiave è cyberdiplomazia. È quanto sostenuto da Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,…

Il Recovery Plan tra aerospazio e difesa. Ecco cosa smuove il settore

La fibrillazione intorno ai 209 miliardi che l'Italia riceverà dal Recovery Fund coinvolge anche il settore dell'aerospazio e difesa. In queste settimane, i ministeri di Difesa e Sviluppo economico, i vertici militari e aziende e associazioni di categoria sono impegnati in una serie di riunioni e incontri per capire quanto e come è possibile destinare al settore. Una certezza emerge…

Così l'Iran aggira le sanzioni per tendere la mano a Maduro. Mentre gli Usa...

Una nave cisterna iraniana, con una carica di due milioni di barili di gas condensato (materiale principale per la produzione di benzina) è arrivata in Venezuela, nonostante le sanzioni internazionali. L’imbarcazione chiamata Honey è una superpetroliera iraniana di tipo VLCC. È arrivata alla raffineria Terminal Rifornimento nello stato Anzoátegui, al nordest del Venezuela. Ed è riuscita a navigare perché aveva…

Fayez Serraj, Libia, trenta

Serraj si dimette? La notizia di Bloomberg, smentita di Tripoli (via Mosca)

Secondo quanto rivelato a Bloomberg da varie fonti anonime, il premier libico Fayez al Serraj starebbe sul punto di dimettersi. Notizia smentita dal ministro del Lavoro di Tripoli, Mahdi al Amin, che ha parlato con Sputnik – un media che diffonde in diverse lingue la visione del Cremlino. Qui, prima di andare avanti, val la pena ricordare che l’idea sulla Libia in Russia è piuttosto complessa:…

Conte agli studenti a Norcia: "Se perdiamo la sfida del Recovery Fund mandateci a casa". Il video

Conte agli studenti a Norcia: "Se perdiamo la sfida del Recovery Fund mandateci a casa" [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=7ReRSd2tavg[/embedyt] Norcia, 15 set. (askanews) - Se il governo perde la sfida del Recovery fund "avete il diritto di mandarci a casa" ha detto il premier Giuseppe Conte agli studenti dell'istituto superiore di Norcia Roberto Battaglia assicurando che una parte dei fondi saranno dedicati…

Meno debito (dal 2021) e buono. Il pro memoria di Gualtieri sul Recovery Fund

Vade retro spesa corrente. Il Recovery Fund non sarà mai un'abbuffata di spesa inutile e poco redditizia, potrà essere solo ed esclusivamente una cosa: spesa in conto capitale, ovvero quella parte di spesa pubblica destinata agli investimenti. A un mese esatto dall'invio a Bruxelles del corposo piano di riforme su cui dirottare la quota di risorse (209 miliardi) messe a…

La Helsinki di Parolin rivive nell’apertura alla Cina. Il commento di Lucio D’Ubaldo

Con spirito di concretezza, Francesco Bechis ha messo bene in luce il significato della commemorazione, svolta ieri a Palazzo Borromeo, Sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, del tanto celebrato, e giustamente, Accordo di Helsinki a 45 anni dalla sua sottoscrizione. È utile fare ancora qualche rapida osservazione. L’Accordo infatti rappresentò, dopo molti anni, il ritorno della Santa Sede nel…

Foto di Navalny dal letto d'ospedale: "Respiro da solo". Il video

Foto di Navalny dal letto d'ospedale: "Respiro da solo" [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=yoNaErYv7QA[/embedyt] Berlino, 15 set. (askanews) - Sul profilo Instagram dell'oppositore russo Aleksey Navalny è stata pubblicata una foto dal letto dell'ospedale di Berlino, la clinica Charité, dove è ricoverato in seguito all'avvelenamento subito lo scorso 20 agosto. È il suo primo post da quando si è risvegliato dal coma. "Ciao…

×

Iscriviti alla newsletter