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Con la legge n. 9/2017 il Parlamento italiano ha istituito all’unanimità il 1° febbraio di ogni anno la “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, per conservare la memoria delle vittime civili dei conflitti di ieri e per attirare l’attenzione sul grave dramma umanitario che vivono le popolazioni civili vittime delle guerre e dei conflitti di oggi.

In occasione delle celebrazioni della Terza Giornata Nazionale, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg), l’Ente Morale preposto per legge in Italia alla rappresentanza e alla tutela delle vittime civili di guerra e delle loro famiglie, in collaborazione con il Sermig (Servizio Missionario Giovani) e con il patrocinio della Città di Torino, ha organizzato dal 4 al 12 febbraio una serie di eventi sul tema.

Il luogo scelto è l’Arsenale della Pace. Nato come fabbrica di armi nel 1867 e in uso durante le due guerre mondiali fino al 1942, dal 1983, grazie all’intuizione di Ernesto Olivero, fondatore del  Sermig,  è stato trasformato in un luogo di integrazione, assistenza, solidarietà e promozione della cultura della pace.

Oggi nell’ottica di queste iniziative si è svolto l’evento clou delle celebrazioni, con la conferenza: “Mai più vittime civili di guerra”.

Nell’ambito del convegno, coordinato dal giornalista Giampiero Gramaglia, si è discusso dei nuovi scenari internazionali per la protezione dei civili nei conflitti armati, con particolare attenzione al ruolo delle vittime di guerra nei processi di assistenza ed integrazione.

Al convegno sono intervenuti la vice presidente del Senato, Anna Rossomando, la vice ministra degli Affari Esteri Emanuela del Re, il fondatore del Sermig Ernesto Olivero, il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Giuseppe Castronovo, Silvia Costa, già europarlamentare e fresca di nomina quale commissario di governo, il presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa Francesco Rocca, la giornalista di guerra Barbara Schiavulli e il Responsabile delle relazioni istituzionali di Humanity & Inclusion Jean-Marc Boivin.

Il convegno è stato anche l’occasione per lanciare la proposta di istituire un Anno internazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel mondo, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sul crescente dramma che le popolazioni civili soffrono a causa di guerre e conflitti armati, che culmini nella istituzione di una Giornata Internazionale dedicata a questo tema.

Per raggiungere tale obiettivo le vittime civili di guerra italiane, riunite nell’Anvcg, hanno promosso di recente l’istituzione di un Comitato Promotore, costituito da esponenti delle istituzione e della società civile, presieduto dall’Ambasciatore Umberto Vattani che, nel corso dei lavori, ha illustrato la proposta e presentato i componenti del Comitato.

Le celebrazioni termineranno domani mattina al Comune di Trofarello, dove alle ore 10 Franco Leoni Lautizi, sopravvissuto alla strage di Marzabotto, incontrerà oltre 500 tra studenti, insegnanti e famigliari presso l’I.C. G. Leopardi.

Mai più vittime civili di guerra. La Terza giornata nazionale a Torino

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