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Saipem tiene botta nel primo trimestre 2020. La società di ingegneria ha chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi pari a 2,1 miliardi di euro, perfettamente in linea con il consenso stimato da Bloomberg e in aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, in quanto l’incremento dei volumi nella divisione Engineering&Construction Onshore è stato compensato dalla riduzione
registrata nella divisione Engineering & Construction Offshore.

Meno bene l’ebitda, risultato invece al di sotto rispetto ai 256 milioni attesi e nel primo trimestre attestato a 240 milioni, -9,8% dai 266 milioni dei primi tre mesi del 2019. L’ebitda adjusted è calato del 12,4% a 240 milioni. La riduzione, spiega Saipem, “è riconducibile ad una perdita di efficienza operativa nelle divisioni Engineering & Construction Offshore e Drilling Onshore”.

Per quanto riguarda il risultato netto adjusted era previsto in aumento a 35 milioni dai 29 milioni del primo trimestre 2019, mentre è risultato negativo per 9 milioni. Il gruppo spiega che la perdita è stata determinata, oltre che dal calo dell’ebit, anche dal peggioramento del saldo della gestione finanziaria e delle partecipazioni per 10 milioni, a cui si contrappone il miglioramento della gestione fiscale nonché del risultato di terzi per 15 milioni.

Il risultato netto non adjusted, invece, è stato di -269 milioni dai +21 milioni dello stesso periodo 2019 e sconta rispetto al risultato netto adjusted svalutazioni di immobilizzazioni materiali della divisione Drilling Offshore per 260 milioni derivanti quasi interamente dal test di impairment.

LE PAROLE DI CAO

C’é sempre meno petrolio nel futuro di Saipem, per la quale di pari passo continua a crescere l’attività nelle energie rinnovabili e nei progetti legati alle infrastrutture in ambito ferroviario. Una diversificazione avviata da tempo che potrebbe rivelarsi scelta quanto mai appropriata per superare la tempesta perfetta della crisi legata al Covid19. Queste, infine, alcune delle indicazioni emerse nel corso di una conference call nella quale il ceo Stefano Cao ha commentato i risultati del primo
trimestre. Sul fronte delle rinnovabili, in particolare, nell’eolico, Cao vede “opportunità sul mercato europeo, che ci interessano, per un contravalore di circa un miliardo di euro”. Alcune di esse “sono vicine a diventare contratti”.

Tra le altre geografie che l’azienda guarda per crescere nel settore dell’energia eolica, il numero uno di Saipem ha citato anche Far East – in particolare Taiwan – e Medio Oriente. Al tempo stesso, il gruppo di San Donato pensa di crescere anche sul fronte di progettazione e realizzazione di tratte ferroviarie in Italia e all’estero. “Un business a cui ci dedicherempo sempre più, con il passare del tempo”, ha affermato Cao. “Quello delle infrastrutture”, in particolare proprio quelle ferroviarie, “rappresenta una linea di business perseguita in termini di diversificazione” delle attività.

Saipem, tengono i ricavi nel primo trimestre

Saipem tiene botta nel primo trimestre 2020. La società di ingegneria ha chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi pari a 2,1 miliardi di euro, perfettamente in linea con il consenso stimato da Bloomberg e in aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, in quanto l'incremento dei volumi nella divisione Engineering&Construction Onshore è stato compensato dalla riduzione registrata nella divisione Engineering…

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