Skip to main content

Viste da destra, hanno le sembianze di una catastrofe. Viste da sinistra, hanno le sembianze di un trionfo. Le prime pagine dei giornali di oggi sono necessariamente concentrate sulle elezioni regionali e, in particolare, su quelle in Emilia Romagna. Incredibilmente, ma forse non troppo per chi ha seguito la campagna elettorale dalla prospettiva della provincia, la parola più ricorrente è “Salvini”.

Partiamo da Repubblica. Il titolo è lapidario: Salvini, la prima sconfitta. Già dalle prime righe del pezzo a pagina tre Carmelo Lopapa ironizza amaro sulla trovata del citofono: “Voleva fare la storia partendo da Bologna. Ma il citofono si è rotto e stamattina Matteo Salvini non potrà notificare alcun avviso di sfratto a Palazzo Chigi”. Poco dopo, nel testo, il leader del Carroccio viene descritto come è apparso davanti ai microfoni dei giornalisti ieri sera quando, ancor prima del verdetto finale ma con le proiezioni già indicative di una vittoria netta di Stefano Bonaccini, è “solo, unico grande vero sconfitto della madre di tutte le battaglie di questo gennaio elettorale”.

Per rimanere in tema di citofono, il quotidiano diretto da Marco Travaglio, titola: “Piange il citofono. Salvini e Borgonzoni in lutto”.

Il Corriere della Sera è più sobrio e titola: “Bonaccini vince, il Pd ferma Salvini”. Dentro, il pezzo di Marco Galluzzo coglie nel segno lo stato d’animo che attraversa la coalizione di centrodestra. Perché, “il sogno di espugnare la roccaforte rossa, di dare una spallata al governo, di veder vincere la Borgonzoni su Bonaccini dopo una campagna martellante di Matteo Salvini, sfuma sin dalla prima proiezione”. Poi il raffronto con i risultati ottenuti in Calabria. “La Lega non solo non agguanta il sogno della vittoria in Emilia, dopo aver più volte dato un avviso di sfratto al governo, aver rivendicato che tutto sarebbe cambiato da oggi, ma dimezza anche i voti in Calabria, passando da oltre il 22% di un anno fa a circa l’11%”.

La Stampa segue più o meno la stessa linea: “Emilia, Bonaccini batte la Lega”, così come il Messaggero che sceglie la formula “Dall’Emilia uno stop a Salvini”. La scritta “soccorso rosso” giganteggia sulla prima pagina de Il Manifesto sul quale svettano le due torri della città felsinea. Che, in un certo senso, rimane assieme a Reggio Emilia, lo scrigno della sinistra. Il quotidiano diretto da Franco Bechis, Il Tempo, sceglie un titolo più colorito: “Salvini si schianta sul muro rosso”. Vittorio Feltri sceglie un titolo ad effetto, come di consueto: “Creperanno comunisti? La Lega fa il pieno ma non basta”.

La magra consolazione è nel catenaccio: “Al sud l’azzurra Santelli umilia il candidato dem”. Sempre trattando dei giornali di area, La Verità diretta da Maurizio Belpietro titola: “Il fortino rosso trema ma non crolla. Il Pd tiene l’Emilia, destra a valanga in Calabria”.

L’unico quotidiano che sceglie di uscire dal seminato e fare un titolo più ficcate sui grandi desaparecidos di questa consultazione elettorale è Il Giornale. Con una battuta ironica, congela, anzi secca, i pentastellati: “Grillini affumicati”. In Emilia, la debacle pentastellata è clamorosa: il consenso si è fermato al 5 %. Comunque, al di la dei tanti fattori che sono intervenuti nella campagna elettorale che è risultata premiante per il centrosinistra, o meglio per Stefano Bonaccini, anche dai titoli e dai commenti sui giornali c’è una grande assente: Lucia Borgonzoni. Forse, inconsciamente, si è dato ragione a Bonaccini che ha sempre sostenuto che “il suo competitor è stato Salvini che, nei fatti, ha sostituito il candidato Borgonzoni”. Che sia il preludio della fine dell’era dei “Mattei”?

Le elezioni in Emilia-Romagna viste da destra e da sinistra

Viste da destra, hanno le sembianze di una catastrofe. Viste da sinistra, hanno le sembianze di un trionfo. Le prime pagine dei giornali di oggi sono necessariamente concentrate sulle elezioni regionali e, in particolare, su quelle in Emilia Romagna. Incredibilmente, ma forse non troppo per chi ha seguito la campagna elettorale dalla prospettiva della provincia, la parola più ricorrente è…

L'Italia, la Nato e la Memoria. Parla l'ambasciatore Talò

Quartiere generale Nato, tutte le bandiere dei Paesi alleati a mezz’asta in occasione della Giornata della Memoria. È accaduto oggi grazie all’iniziativa della Rappresentanza Permanente italiana presso il Consiglio Atlantico, guidata dall’ambasciatore Francesco Maria Talò.  Nell’occasione è stata inaugurata l’installazione Dandelios di Carla Chiusano, curata da Ermanno Tedeschi. Lui, “ebreo errante” come spesso si definisce, ha ricordato il legame famigliare…

Cosa fare con le sanzioni alla Russia. Lo spiega Silvestri (IAI)

Il ricorso alla imposizione di sanzioni economiche, politiche e diplomatiche è sempre più frequente. Durante la Guerra Fredda, le Nazioni Unite avevano imposto sanzioni solo due volte, al Sud Africa e alla Rhodesia. Dal 1991 in poi l’Onu ha utilizzato questo strumento più di 20 volte. Gli Stati Uniti, da soli, hanno attualmente in corso d’opera 26 programmi di sanzioni,…

Huawei è il prossimo virus cinese. L'avvertimento del Times (e non solo)

“Huawei minaccia il rapporto più stretto dell’America”. Titola così il sito Axios.com raccontando il clima nel quale il premier britannico Boris Johnson si prepara a presiedere domani il National Security Council, il comitato di gabinetto chiamato a decidere sul ruolo che il colosso cinese potrà avere nella costruzione dell’infrastruttura 5G britannica. Secondo il Sunday Times, “Huawei è il prossimo virus…

In Libia la tregua è saltata. Nessuno ferma le armi

Il Consiglio presidenziale del Governo di accordo nazionale libico (Gna) guidato dal premier, Fayez al Serraj, ha detto ufficialmente che "sarà tenuto a riconsiderare la sua partecipazione a qualsiasi dialogo a causa delle violazioni del cessate il fuoco" da parte delle forze di Khalifa Haftar, il capo miliziano in testa al cosiddetto Esercito nazionale libico (Lna), che dal 4 aprile dello…

Rouhani chiede unità. Lo scontro tra moderati e Pasdaran in Iran

In Iran è in atto un riassetto, la necessità di costruire o confermare il consenso in un momento delicato per il Paese. La crisi economica legata anche all'isolamento imposto sotto forma di regime sanzionatorio dagli Stati Uniti si sente. La disoccupazione giovanile è altissima come l'inflazione. Il Paese è pervaso da sacche di potere e corruzione abbinate a settori connessi con gli…

Emilia Romagna, chi vince e chi perde. Numeri e reazioni

La roccaforte rossa ha retto l'urto. Le prime proiezioni sembrano privilegiare il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini. E, il risultato, attorno alle 2 è schiacciante. Il vecchio governatore si conferma al suo posto in viale Aldo Moro. Il discorso di Bonaccini è chiaro: "Noi siamo stati liberati 75 anni fa. Non avevamo bisogno che qualcuno liberasse questa regione". Chiaro lo…

Con Bonaccini vince il Pd (e Conte). Nel centrodestra occhio alla Meloni...

Sarà effetto delle Sardine oppure no? Se dovesse confermarsi la vittoria di Bonaccini in Emilia Romagna, una delle domande che imperverserà nella sinistra italiana riguarderà il ruolo del movimento di Mattia Santori. Nel frattempo però Nicola Zingaretti può tirare un sospiro di sollievo e con lui il governo. In particolare il vincitore di questa cardiopatica tornata elettorale sarà Giuseppe Conte.…

Coronavirus, avanti con i piani di evacuazione

Di Alessandro Strozzi

Il governo degli Stati Uniti sta preparando un volo charter di emergenza per evacuare gli americani dalla città cinese di Wuhan colpita dall'epidemia di coronavirus. L'operazione arriva dopo che il bilancio delle vittime è salito del 60% venerdì sera a 41, con oltre 1.400 infezioni confermate. La Cina ha limitato i viaggi per 46 milioni di persone in 16 città…

Avviso ai naviganti: lasciate stare il Quirinale

Poiché la situazione di partenza è 2-0 per il Pd contro il resto del mondo (destra e M5S sono all’opposizione sia in Emilia Romagna che in Calabria) è quasi certo che nelle prossime ore avremo un mutamento degli equilibri. È però evidente a tutti che a fare la differenza “vera” sarà il risultato della sfida più a nord, per ragioni…

×

Iscriviti alla newsletter