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Dall’inizio del contagio del nuovo coronavirus sono tantissime le emergenze a cui lo Stato ha dovuto far fronte, fra cui il grave affaticamento delle strutture ospedaliere e dei medici che vi operano. Secondo le ultime stime, circa il 10% totale dei contagiati in Italia sono operatori sanitari e sono ormai più di cinquanta i medici morti a causa del Covid-19. Ciononostante, a riprova della responsabilità che questa categoria sente di avere, e della non vacuità del giuramento di Ippocrate, nonostante i gravi rischi e le attestate carenze di dispositivi di protezione individuale, hanno risposto 8mila medici al bando in cui se ne cercavano 300 da mandare negli ospedali del nord, a combattere in prima linea questa dura guerra contro il coronavirus.

#AIUTIAMOGLIEROI, PARTE LA NUOVA CAMPAGNA GSK

Per questa ragione, fra le tante iniziative di solidarietà promosse dalle nostre aziende, molte si sono focalizzate sul sostegno agli “eroi dal camice bianco”, come li ha definiti il presidente Mattarella. Fra queste rientra quella di GSK Italia, e in particolare dei suoi dipendenti che col nome #aiutiamoglieroi punta a sostenere tutte quelle persone che hanno deciso di rischiare la propria vita per salvare quelle degli altri. Il progetto prevede infatti una donazione pari a un milione di euro per la Protezione civile da impiegare per allestire unità di terapia intensiva, acquisire macchinari, fornire dispositivi di protezione individuale e qualunque ulteriore supporto necessario per far fronte e combattere l’epidemia. Al contempo è stata attivata una maratona di raccolta fondi fra gli oltre 4mila dipendenti italiani di GSK e ViiV della durata di una settimana, il cui totale sarà raddoppiato dall’azienda  ed egualmente consegnato alla Protezione Civile. È prevista, infine, anche una collaborazione con Simg (Società di Medicina Generale e delle Cure Primarie) per sanificare cento studi medici di medicina generale nelle aree a più alta diffusione del virus, oltre che ulteriori iniziative come il supporto domiciliare per le persone affette da patologie pregresse.

10 MILIONI DI DOLLARI PER IL COVID-19 SOLIDARITY RESPONSE FUND

L’azienda ha inoltre deciso di donare 10 milioni di dollari al Codiv-19 solidarity response fund dell’Oms, di partecipare a cinque progetti di ricerca per lo sviluppo e produzione di un vaccino formulato con la piattaforma adiuvante di GSK, che consente di incrementare il numero di dosi prodotte grazie al potente stimolo che fornisce al sistema immunitario, e di partecipare a un incubatore internazionale per lo sviluppo di nuovi farmaci per trattare il virus. La Collaborazione con le organizzazioni per i cinque progetti sopracitati, fra cui il consorzio Cepi (Coalition for epidemic preparedness innovations) e Clover biopharmaceuticals in Cina, sembra tra l’altro aver già dato risultati incoraggianti, per cui si spera che nei prossimi tre mesi si possa confermare la possibilità d’usare l’adiuvante GSK per produrre un candidato vaccini fra quelli attualmente in studio.

“DOBBIAMO TUTTI DARE IL NOSTRO CONTRIBUTO”, PAROLE DEL GM GSK PHARMA FABIO LANDAZABAL

“Sappiamo che il nostro compito primario è la scoperta e produzione di farmaci e vaccini salvavita – ha dichiarato Fabio Landazabal, general manager di GSK Pharma – ma in una crisi senza precedenti come l’attuale dobbiamo dare tutti il nostro contributo e supporto agli eroi in prima linea per salvare il malati di Covid19. Per questo il nostro contributo è il risultato di donazioni aziendali, dei singoli dipendenti, raccolte fondi e di attività in collaborazione con le autorità e gli operatori sanitari”.

SMART WORKING E SUPPORTO AI DIPENDENTI

GSK Italia ha al contempo deciso di supportare i propri dipendenti spostando tutto il lavoro non essenziale in remoto e in smart working – già attivo in azienda per due giorni la settimana in condizioni di normalità. I lavoratori essenziali, invece, sono protetti da una serie di misure preventive che vanno dall’accesso riservato alle strutture, alla continua opera di sanificazione di locali e macchinari fino all’uso di adeguate protezioni, controllo regolare delle condizioni di salute e presenza di un servizio sanitario dedicato interno in tutti i siti di produzione e ricerca.

GLI EROI DIETRO LE QUINTE

“Eroi – ha infatti precisato Landazabal – sono tutti quelli in prima linea in questa emergenza, a cui va la nostra riconoscenza, e eroi sono i nostri dipendenti e le loro famiglie, che da subito abbiamo deciso di proteggere con tutti i mezzi possibili. Sono loro, i nostri lavoratori essenziali che devono continuare a lavorare nei laboratori e nelle fabbriche per fare in modo che farmaci, vaccini e altri prodotti essenziali continuino ad arrivare a medici, pazienti e consumatori in Italia e in tutto il mondo”.

#AiutiamogliEroi, al via la campagna GSK per sostenere i medici impegnati contro il coronavirus

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