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Folla oceanica per l’arrivo della bara e il corteo funebre che precede la sepoltura di Qassem Soleimani a Kerman, in Iran, città natale del generale ucciso da un raid Usa a Baghdad.

 

 

Una marea umana, così come quella che ha partecipato alla cerimonia funebre a Teheran e nella città santa di Qom. Tra l’enorme massa di persone spuntano le bandiere rosse di chi, chiede vendetta per l’attacco. Tanti gli slogan contro gli Stati Uniti di Trump, ma anche contro Israele e la Gran Bretagna. “Se gli Usa non se ne andranno dal Medio Oriente – è uno dei messaggi più forti che trapelano da Teheran – per gli americani sarà un nuovo Vietnam”.

Le cerimonie concludono i tre giorni di lutto per il generale proclamati dalla Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei. Intanto, in risposta alla sua uccisione, il parlamento iraniano ha approvato all’unanimità una mozione che designa l’esercito americano e il Pentagono come “organizzazioni terroristiche”. Le tensione è altissima. Il capo del Pentagono Mark Esper ha negato che al momento ci sia un piano per il ritiro delle truppe americane dall’Iraq ma resta l’allerta.

35 morti per la calca, ecco cosa è successo al funerale di Soleimani. Il video

  Folla oceanica per l'arrivo della bara e il corteo funebre che precede la sepoltura di Qassem Soleimani a Kerman, in Iran, città natale del generale ucciso da un raid Usa a Baghdad.   [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=UzgJmx065-k[/embedyt]   Una marea umana, così come quella che ha partecipato alla cerimonia funebre a Teheran e nella città santa di Qom. Tra l'enorme massa…

I disabili e quella sentenza del Consiglio di Stato

Chi si occupa dei diritti delle persone disabili? Sono oramai frequenti le sentenze che, dirette a definire tali diritti inalienabili, restano inascoltate. Dopo la Sentenza 2 marzo 2011 n.8254 della Corte di cassazione che specifica "a nessuno sia consentito di anteporre la logica economica alla logica della tutela della salute, né diramare direttive che pongano in secondo piano le esigenze…

Caos Libia? L’Italia resti al fianco degli Usa. I consigli di Carlo Pelanda

Secondo fonti libiche, forse già domani il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, incontrerà il premier libico Fayez Serraj in un un vertice arrangiato a Bruxelles insieme all'Alto rappresentante Ue per gli affari esteri, Josep Borrell – parteciperanno anche Germania e Regno Unito, non è definita la presenza francese. Il meeting era previsto per oggi, ma è saltato. Doveva arrivare nel giorno in cui…

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Italia pontiere fra Usa e Russia? Ecco perché l’idea non regge

Dalla Russia con furore, si potrebbe dire. La passione italiana per Mosca è una costante ed è assolutamente trasversale alla politica come alla classe dirigente più in generale. Se Matteo Salvini aveva provato a costruirci il pilastro della sua identità, gli altri partiti non fanno certo a gara per prendere le distanze dalla calamita Putin. Non deve quindi sorprendere o…

Libia e Iraq, ecco le carte dell’Italia (nella Nato). Parla l’amb. Stefanini

Con la Nato compatta sulla linea americana contro l'Iran (pur invitando tutti alla moderazione), l'Europa ha battuto un primo colpo per recuperare terreno nel nuovo “confronto tra grandi potenze”. L'altra partita si gioca in Libia, dove l'Italia è chiamata a “un'azione di politica estera forte”. Di fronte alle ambizioni neo imperiali di Ankara e Mosca, il rischio è “restare tagliati…

Dalla Francia all’Uk, perché l’Europa in ordine sparso non funziona. Parla Politi

La Nato c'è e decide (anche sull'Iran). Secondo Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation, l'alleanza che da 70 anni garantisce pace ed equilibri, nel Consiglio di ieri sul dossier iraniano ha indicato una via, che si ritrova nell'appello alla moderazione lanciato dal segretario generale Stoltenberg. Il nodo verte più sulle politiche disarticolate di alcuni grandi paesi dell'Ue. L'occidente…

Erdogan e Putin insieme per il Turkish Stream ma distanti su Libia, Siria e Iraq

Oggi si celebra il Natale Ortodosso, ma per il presidente russo, Vladimir Putin, si tratta di vacanze natalizie particolarmente impegnative. Non solo, oggi ha fatto una visita inaspettata a Bashar al-Assad a Damasco. Domani lo attende una giornata in Turchia, che avrebbe dovuto essere una giornata di festa e traguardi raggiunti, ma in realtà si è trasformata in una missione…

Le tensioni nel Golfo ed il prezzo del petrolio che va su. La lettura di Nicolazzi

Il punto maggiormente critico della vicenda iraniana si chiama Arabia Saudita e potrebbe far esplodere i prezzi. Il motivo? Fondamentalmente nell'età dell'abbondanza di riserve potenziali di idrocarburi, il tema si sposta nettamente sul versante sicurezza delle infrastrutture. È la riflessione che Massimo Nicolazzi, manager con alle spalle una solida esperienza nel settore degli idrocarburi, (Eni e Lukoil), affida a Formiche.net…

Sulla Libia la Ue è equidistante ma fa l’occhiolino ad Haftar. Macron ringrazia

L'Ue in Libia sceglie di non scegliere. O meglio, sceglie velatamente il generale Khalifa Haftar, che da mesi assedia Tripoli e si è macchiato di gravi crimini di guerra, l'ultimo dei quali il massacro di trenta ufficiali dell'accademia militare della capitale libica. Dal comunicato congiunto che ha chiuso la riunione lampo dei ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania e…

L’amicizia (e la protezione) costa cara. E la Russia propone le sue armi all’Iraq...

Dopo le incertezze sul ritiro americano, la Russia prova a prendersi l'Iraq. Lo fa con la punta di diamante del suo export militare: il sistema missilistico S-400 che ha già contributo allo strappo tra Ankara e Washington. È il prezzo del protettorato che Mosca, forte dell'asse con Teheran e dell'influenza iraniana nella politica irachena, mette sul tavolo di Baghdad. Aggiunge…

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