Skip to main content

Quella del Venezuela è un’economia, da tempo, dollarizzata. È difficile, se non quasi impossibile in alcune città, acquistare un litro di latte o fare un taglio di capelli senza dovere pagare in divisa straniera, preferibilmente il biglietto verde. Ma il leader del regime, Nicolás Maduro, sembra “accorgersene” soltanto ora.

Dopo aver promosso qualche mese fa l’uso (fallito) della criptomoneta Petro come alternativa alla svalutata moneta locale Bolívar, Maduro torna a guardare il tanto criticato dollaro.

In un’intervista all’emittente locale Televen, ha detto che l’uso della moneta straniera è “una valvola di sfogo che grazie a Dio esiste […] Questo processo che si chiama ‘dollarizzazione’ può servire per il recupero e lo sviluppo delle forze produttive del Paese e il funzionamento dell’economia”. Un discorso contraddittorio, a dir poco, tenendo conto della demonizzazione dell’impero nella retorica del socialista venezuelano.

Secondo alcuni analisti, le parole di Maduro sono un anticipo all’annuncio di una dollarizzazione formale dell’economia del Venezuela. Il Paese è sommerso da un’iperinflazione, che il Fondo Monetario Internazionale stima in 200mila% nel 2019 e prevede aumenterà in 500mila% nel 2020.

Per l’agenzia venezuelana Ecoanalítica, nel 2012 il 5% delle transazioni di prodotti e servizi in Venezuela si realizzava con pagamenti in dollari; nel 2019 è il 54%.

In un’intervista alla tedesca Deutsche Welle, l’economista venezuelano, Luis Vicente León, direttore di Datanálisis, spiega che “il processo economico di dollarizzazione è un processo integrale, non si riferisce all’uso del dollaro come meccanismo di scambio parziale […] L’uso del dollaro serve per creare bolle, che aiutano effettivamente come valvole di sfogo in un’economia chiusa. Maduro è circondato dalle sanzioni e l’isolamento”. Secondo l’esperto è però improbabile che questo processo sia formalizzato dal regime di Maduro nell’intero sistema (con pagamento di stipendi inclusi).

Chissà cosa ne pensa il presidente russo Vladimir Putin di questo slancio dell’alleato Maduro verso il dollaro.

Mosca ha infatti ridotto drasticamente le sue riserve di moneta americana. La politica di dedollarizzare l’economia russa è arrivata a coinvolgere anche il Fondo di Benessere Nazionale della Russia, dove circa il 45% delle risorse erano in dollari. Il ministero delle Finanze della Federazione ha deciso che la presenza del biglietto verde fosse ridotta a metà, privilegiando al suo posto yuan ed euro.

Contrordine compagni! Il dollaro fa bene al Venezuela. Parola di Maduro

Quella del Venezuela è un’economia, da tempo, dollarizzata. È difficile, se non quasi impossibile in alcune città, acquistare un litro di latte o fare un taglio di capelli senza dovere pagare in divisa straniera, preferibilmente il biglietto verde. Ma il leader del regime, Nicolás Maduro, sembra "accorgersene" soltanto ora. Dopo aver promosso qualche mese fa l’uso (fallito) della criptomoneta Petro come alternativa…

5G e sicurezza. Perché l'Occidente non crede all'indipendenza di Huawei

Di Edoardo Sarti

Il gigante cinese Huawei ha recentemente pubblicato un documento intitolato “Huawei's Position Paper on Cyber Security”, in cui indica la filosofia dell’azienda, attraverso un vero e proprio manifesto col quale suggerisce a governi, aziende e a tutti gli stakeholder le politiche necessarie per risolvere le problematiche inerenti alla cyber security. Tuttavia, visti sia i tempi che le modalità, il documento…

Scrivere la Costituzione sui social network. Il commento di Celotto

I social network per riscrivere la Costituzione: utopia o follia? L’esperienza islandese ci insegna che è possibile, che la democrazia può assumere nuove forme, slegate dalla cabina elettorale. Si tratta della Costituzione in crowdsourcing, la Costituzione riscritta quasi direttamente dal popolo che si riappropria così del potere costituente originario. Il progetto nordeuropeo, passato quasi in sordina tra il 2011 e…

Così funziona la macchina della disinformazione in Russia. L'esperimento che lo dimostra

Di Andrea Melegari

Sono bastati poco più di seimila dollari per sperimentare la disponibilità e l’efficacia di un servizio professionale di disinformazione. Poco meno di un terzo sono serviti per promuovere un brand, mentre i circa quattromila dollari rimanenti sono stati usati per danneggiarlo. È la sintesi di un recente esperimento condotto e pubblicato dalla Insikt Group, una società di analisi dei dati.…

Arrestare Haftar. La condanna in contumacia di una corte Usa

La presa di posizione dura del dipartimento di Stato americano contro l'aggressione a Tripoli condotta dal signore della guerra dell'Est libico, Khalifa Haftar, ha avuto un  follow up rapido. Una corte della Virginia ha spiccato contro l'autoproclamato Feldmaresciallo della Cirenaica un mandato di arresto immediato. La decisione si basa su una causa intentata dai libici che lo accusano di omicidio e bombardamenti…

Negoziare con Mittal si può. D'Alò (Fim-Cisl) spiega il peso di Mattarella

Il dramma dell'Ilva arriva sul colle più importante d'Italia, quel Colle che è il Quirinale. I leader dei tre sindacati confederali, Cisl, Cgil e Uil, sono saliti da Sergio Mattarella per un confronto sul futuro dell'acciaieria di Taranto. Che, oltre a essere una bomba sociale per il Sud (ma non solo), è diventata il terreno di uno scontro titanico tra…

Sindaci a congresso, la spinta dei comuni per il Paese. L’analisi di D’Ubaldo

Molte qualificate presenze istituzionali, da domani a giovedì, daranno all’Assemblea dell’Anci - quest’anno organizzata ad Arezzo e in coincidenza con il XIX^ congresso nazionale - un tono di particolare rilevanza. Sarà interessante ascoltare il Presidente della Repubblica, punto di riferimento stabile a fronte di meno stabili interlocutori ministeriali. Ancora una volta, come in tutti i cinque anni del suo mandato,…

Spazio, le manovre franco-tedesche verso il vertice di Siviglia. Il punto di Spagnulo

Curiosa la proposta tedesca, riportata dalla stampa francese, di ridurre di 80 milioni di euro l'anno il bilancio assegnato da Berlino all'Agenzia spaziale europea (Esa) per dirottare al programma spaziale nazionale ulteriori 12 milioni. Il tutto a soli dieci giorni dall’avvio della tre giorni della conferenza ministeriale di Siviglia che deciderà i fondi dei prossimi anni per l’Ente spaziale. Nel…

Risparmio, pmi e sostenibilità. Le sfide della Cdp di ieri e di domani

Quando nacque, nel 1850, mancavano ancora 11 anni all'unità d'Italia, eppure Cassa depositi e prestiti era già una realtà operativa, destinata a fungere da baricentro della futura industrializzazione del Paese, prima, e della sua innovazione, poi. Tra esattamente un anno, l'Istituzione finanziaria più importante del Paese compirà 170 anni, ma visto il calibro e il peso specifico del festeggiato, le…

Renzi vs Salvini. Ritratto del Nyt sui migliori nemici della politica italiana

I due Matteo. Due uomini che condividono ambizione, talento politico e una vita intera spesa proprio in quella che è stata definita la scienza e l'arte di governare, di amministrare la cosa pubblica. Ecco, due uomini politici tanto simili nelle caratteristiche personali quanto diversi nella visione del futuro dell'Italia, che però non possono fare a meno l'uno dell'altro per tornare…

×

Iscriviti alla newsletter