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Difesa aerea, soldato sicuro e veicoli terrestri di nuova generazione. Dopo i lavori delle scorse settimane, le Commissioni Difesa di Senato e Camera si apprestano ad aprire i battenti ad altri programmi per le Forze armate italiane, tutti attesi da tempo a fronte di un ammodernamento che risente di anni di budget risicati. Inizierà la commissione di palazzo Madama, che mercoledì ha all’ordine del giorno ben quindici schemi di decreto ministeriale presentati dal dicastero ora guidato da Lorenzo Guerini per il necessario parere parlamentare. Agli otto su cui erano già stati avviati i lavori, se ne aggiungono infatti altri sette.

LA DIFESA AEREA

Tra questi figura quello “relativo allo sviluppo e alla omologazione di un sistema di difesa aerea di corto/medio raggio”. Si riferisce con ogni probabilità al Camm-Er, il sistema di difesa missilistica terra-aria che lo scorso anno era stato posto al di fuori dei programmi coperti da finanziamenti dal dicastero della Difesa, generando preoccupazione per il rischio di restare senza protezione dalle minacce dal cielo nel giro di pochi anni. Poi, il più recente Documento programmatico pluriennale del ministero (Dpp 2019-2021) ha invece riportato il Camm-Er all’interno della copertura finanziaria. Per l’anno in corso si prevede un onere da 1 milione, per arrivare a 95 nel 2024, coprendo così la Fase 1 del programma per lo sviluppo del missile e la sua integrazione nella difesa nazionale. Serve a sostituire gli attuali missili Aspide, utilizzati nei sistemi Spada (dell’Aeronautica), Skyguard (dell’Esercito) e Albatros (della Marina), ormai giunti alla fine del ciclo di vita.

IL NUOVO ELICOTTERO MULTIRUOLO

La Commissione presieduta da Donatella Tesei (in corsa per il centrodestra nelle regionali in Umbria) analizzerà poi lo schema di decreto per sviluppo e acquisizione del nuovo elicottero multiruolo. È il Light utility helicopter (Luh), una delle maggiori novità del Dpp della Difesa che prevede per questo un investimento da 8,2 milioni per il 2019. Nel complesso, i milioni saranno 382 fino al 2026, con l’obiettivo di rinnovare la flotta di elicotteri di supporto al combattimento. Le nuove macchine, spiegava il documento di palazzo Baracchini, serviranno anche “per esigenze addestrative della Difesa nonché per il supporto a carattere generale delle Forze armate nel campo della pubblica utilità e della tutela ambientale”.

I VEICOLI TERRESTRI

Arrivano in Parlamento anche i veicoli leggeri multiruolo Lince per l’Esercito, nella loro seconda versione (Vtlm 2) dopo il successo della prima: il mezzo più usato nelle missioni internazionali. Lo schema prevede “l’acquisizione di circa 650 veicoli di nuova generazione”, anche se non è ancora chiaro come essa verrà modulata. Il programma è previsto nel Dpp 2019-2021 con un investimento complessivo di 249,3 milioni in quindici anni per “una prima tranche” di 398 mezzi, “al fine di proseguire la transizione delle unità leggere su veicoli che consentano di soddisfare le esigenze di mobilità, protezione, integrazione net-centrica e autonomia logistica”. A destare qualche perplessità sulla pianificazione del Dpp era stata la distribuzione delle risorse: 1 milione quest’anno, 6 il prossimo e 13 nel 2021; troppo poco per avviare una produzione a ritmi davvero sostenibili, per lo più di fronte a un fabbisogno complessivo esplicitato dalle Forze armate che richiede uno sforzo di 558 milioni per 650 veicoli, gli stessi previsti nel titolo dello schema presentato alle Commissioni.

IL SOLDATO SICURO

Insieme ai Lince di nuova generazione si appresta a entrare in parlamento anche il “soldato sicuro”. Il programma riguarda sistemi avanzati individuali di combattimento per le componenti terrestri delle tre Forze armate. In tutto, servono oltre 65mila sistemi, composti ciascuno da materiali e strumenti all’avanguardia, tra visori notturni avanzati, giubbotti anti-proiettile più leggeri e resistenti e fucili in grado di individuare il calore dei corpi. Il programma è previsto tra quelli di nuovo avvio nell’ultimo Dpp, con un impegno finanziario di quasi 25 milioni per quest’anno nell’ambito di una previsione di 753 milioni fino al 2031. Nel complesso, l’onere complessivo è di 1,6 miliardi di euro.

GLI ALTRI PROGRAMMI

Un altro programma su cui le Commissioni dovranno esprimere i rispettivi pareri riguarda i sistemi missilistici anti-carro Spike. C’è inoltre l’adeguamento della linea dell’Aeronautica militare impegnata in attività di ricerca e soccorso, antincendio e slow movers interception (Smi), espressione con sui si intende l’intercettazione di velivoli a basse prestazioni nell’ambito del supporto alla sicurezza di obiettivi sensibili in occasioni di grandi eventi. Infine, allo schema già in discussione sul drone P.1HH, per Piaggio Aerospace si aggiunge anche il programma relativo agli annunciati nove P.180 Avanti Evo, velivoli da trasporto executive già in utilizzo alle Forze armate nella prima versione.

Missili, elicotteri e soldati. Il Parlamento accoglie i programmi della Difesa

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