Dal concetto Leading from behind, ovvero il controllo delle aree di crisi e delle zone di maggior interesse da “remoto”, all’enfasi nei confronti della dimensione cibernetica e dello spazio, passando per il pesantissimo Dossier cinese, le scelte di Donald Trump rappresentano per alcuni un cambio di strategia a 360 gradi. A margine della presentazione del volume “La visione di Trump”…
Archivi
L’occhiolino di Mosca a Roma (e Salvini). La visita di Putin secondo Pushkov
Aleksey Pushkov ha la diplomazia nel sangue. Nato a Pechino da una famiglia di diplomatici sovietici, ha sempre coltivato la passione dei genitori, seguendo altre strade. La carriera giornalistica ne ha fatto uno dei più noti volti dell’editoria in Russia. Quella politica lo ha portato alla Duma, dove ha diretto la Commissione Esteri nelle fila di Russia Unita, il partito…
Tutti gli interessi in comune tra Mosca, Washington e Roma. Parla Scalea
Si discute da tempo ormai della volontà di Donald Trump di avvicinare Washington a Mosca. Nonostante le resistenze interne, numerose tra falchi e colombe, l'approccio "imprenditoriale" del Tycoon consente di osservare ogni situazione di inimicizia e rivalità in un'ottica di convenienza e mutuo interesse. Anche Vladimir Putin, che ha dimostrato in alcuni casi di cercare una distensione sia con l'Unione europa…
Il papa della fratellanza per un'ora con Putin. Il valore del dono
Quando i capi di Stato o di governo si recano in visita in Vaticano si dedica sempre una stucchevole attenzione alla cerimonia degli scambi dei doni. Ma a guardar bene dietro la forma, sovente in effetti noiosa, molte volte la sostanza è alla portata di chiunque voglia vedere. Ed è una sostanza che conta. In occasione della visita in Vaticano…
Lobbisti e falegnami che sorridono
“Avere un bel sorriso aiuta. Conoscere le lingue aiuta. Se donna, essere di bell’aspetto aiuta. Se uomo aiuta di meno, comunque però aiuta. Avere affari in corso col tizio da agganciare aiuta molto di più. Andare alle cene che contano aiuta tantissimo, anche il coffee break è una buona idea…” è l’identikit della lobbista attribuito a Evelina Christillin da un…
Interferenze russe, la versione di Putin e la verità di Trump
Nel confronto geopolitico odierno - che vede il cyber space come teatro privilegiato nel quale l'utilizzo di narrative aggressive trova piena diffusione con l'intento di influenzare l'opinione pubblica - la Russia respinge il ruolo di regista di campagne di attività di disinformazione, assegnatole però senza dubbi dagli apparati di intelligence occidentali e dalla stessa amministrazione americana, che ha imposto sanzioni a…
Il cartellino giallo (rosso?) di Sapelli a Salvini e Di Maio
Per Giulio Sapelli la bocciatura europea di Salvini e Di Maio è senza appelli. Nel suo editoriale sul Messaggero, scrive: “L’Italia perde su tutti i fronti: su quello europeo perché ha sprecato un’occasione preziosa (e qui mi riferisco alla Lega) di trasformare una sconfitta in un riposizionamento virtuoso aprendo relazioni con il Partito Popolare Europeo che rimane l’orizzonte più idoneo per…
Dalle missioni alle forze speciali. Ecco tutti i candidati
La nomina dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone al vertice della Marina militare e l’approssimarsi di diverse scadenze di incarichi porteranno a breve a un pacchetto di nomine da parte del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, alla quale naturalmente spetta l’ultima parola. Si tratta di candidature definite, pur se è meglio usare il condizionale in attesa dell’ufficialità. Il nuovo comandante del Coi,…
Lo stop all'infrazione è nato in Giappone. Parola di Tria
Chissà che alla fine non sia stato un G20 diverso dagli altri. In grado di mettere una pietra sopra ad anni di rigore sui conti pubblici di stampo tedesco. Questo pomeriggio il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, è stato ascoltato in commissione Finanze al Senato, per riferire circa gli esiti dell'Ecofin del 14 giugno scorso. Dell'Ecofin di tre settimane fa però…
Chi ha vinto (e chi ha perso) nel risiko europeo delle nomine
Chi ha vinto e chi ha perso nel risiko delle nomine europee? Ha senza dubbio vinto l’asse franco–tedesco che si è assicurato le posizioni chiave: la presidenza sia della Commissione europea sia della Banca centrale europea. Ha senza dubbio perso il federalismo che da tempo puntava su un approccio elettivo almeno per la presidenza della Commissione i cui candidati sarebbero…