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Ieri pomeriggio la campagna di conquista con cui il signore della guerra dell’Est libico, Khalifa Haftar, vuole rovesciare il governo di Tripoli – sponsorizzato dall’Onu – è arrivata fino al pozzo El Feel, giacimento petrolifero controllato da Eni e Noc (la società statale libica del petrolio).

“Ci sono stati attacchi aerei alle porte del campo petrolifero di El Feel e all’interno di un compound abitativo del campo utilizzato dal personale Noc”, ha scritto su Twitter il presidente della Noc, Mustafa Sanalla. La produzione dal campo pozzi è stata congelata per il periodo dei combattimenti, e questa mattina sta lentamente riprendendo.

La situazione attualmente è confusa. Le forze che difendono il governo di Tripoli ne rivendicano la conquista con un blitz della Sabha Military Zone coperte dai cieli dai misuratini. Gli haftariani dicono di aver difeso le posizioni a loro volta grazie all’aiuto aereo. Dal posto sembra esserci un equilibrio apparente, con le milizie della Tripolitania che in realtà dovrebbero aver preso il controllo della zona, ma dagli impianti dicono di temere un contrattacco imminente di Haftar.

El Feel, L’elefante, è un impianto della joint venture Mellitah Oil and Gas e ha una produzione giornaliera stimata in 70-75 mila barili di petrolio. Sabha, la città nei pressi della quale si trova, è a settecento chilometri a sud di Tripoli ed è una zona in cui l’approfondimento del conflitto si snoda attorno a punti strategici come i campi e le linee di collegamento, vitali per i rifornimento che arrivano della Cirenaica alle forze di Haftar.

Pochi giorni il capo della Sebha Military Zone, Ali Khanna, aveva annunciato in televisione il proprio sostegno al Governo di accordo nazionale, l’esecutivo libico impostato dall’Onu a Tripoli. Khanna aveva chiesto alle varie milizie del quadrante di seguirlo e di combattere Haftar, ottenendo risposte positive e il passaggio di lato dei Tabù di Murzuq. L’attacco a sorpresa su El Feel è una sorta di tributo di fedeltà anti-haftariana.

Così il petrolio di Eni è finito in mezzo ai combattimenti libici

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