Le proposte di nomine ai vertici delle istituzioni europee di due donne, Ursula von der Leyen a capo della Commissione e Christine Lagarde alla guida della Banca Centrale Europea hanno dato il proprio marchio al difficile Consiglio Europeo del 2 luglio scorso. Dopo le difficoltà nell’individuare nomi adatti ai vertici dell’Ue, in un meccanismo complesso tra Spitzenkandidat, i candidati guida…
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Tutti gli effetti delle fake news nell'era della post verità
Le parole possono sortire ogni tipo di effetto sulle persone. Non a caso ad esse è stato attribuito un valore magico, mai del tutto scomparso. Dalle parole, come indica Leonardo da Vinci, ci si può sentir mordere. Con esse si può chiedere perdono o accendere il fuoco dell’ira, risollevare conflitti o generare spiacevoli inconvenienti. Parafrasando John Langshaw Austin: “you don’t…
Idee di società
Felice di aver scelto di fare politica, nel momento più urgente per il Paese, in un partito che ha difetti come gli altri e qualche pregio in più. A noi farli prevalere. La scelta chiara verso l'economia della crescita, che si basi su formazione, concorrenza, collaborazione costante tra pubblico e privato. Che punta su più servizi, più aperture. Che dice…
Spy case in Libia. Arrestati cittadini russi con l’accusa di interferenze...
Le autorità collegate al Gna, il Governo di accordo nazionale libico, hanno arrestato alcuni russi che stavano lavorando per costruire un’impalcatura di consenso attorno a Saif-al-Islam Gheddafi, secondogenito del rais, detenuto fino al luglio del 2016 nel carcere di Zintan (rinchiuso sull’onda del regime change): è libero per un’amnistia decisa dall’allora governo di Tobruk (nel 2015). Ora è pronto a riprendere la carriera politica e,…
Russia-Ucraina. Ecco la linea che dovrebbe fare propria l’Italia
Non accenna a fermarsi la crisi tra Russia e Ucraina. Almeno, non finché i russi saranno presenti nel territorio del Donbass. Questa è la posizione del rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, Kurt Volker. L’inviato ha sostenuto che la pace nell’Ucraina orientale è nelle mani di Mosca: “La chiave per la pacificazione in Ucraina risiede nel ritiro delle forze…
Ecco su cosa Cina e Stati Uniti saranno eterni rivali. L'analisi di Ian Bremmer
Per i prossimi decenni le relazioni tra Cina e Stati Uniti definiranno l’ordine mondiale. È così da tempo, ma l’aggressivo perseguimento di una guerra commerciale con Pechino da parte del presidente statunitense Donald Trump ha spinto i rapporti tra i due Paesi ad un punto di svolta. Gli Usa hanno ormai definito ufficialmente la Cina “un rivale strategico”, ma, quella…
La monnezza di Roma e il fallimento del populismo italiano secondo la Applebaum
Tutto cambia perché nulla cambi. La lezione del Gattopardo di Giuseppe Tomasi da Lampedusa ben descrive la “rivoluzione” del governo gialloverde, travolgente nella retorica, più deludente all’atto pratico. Ne è convinto il Washington Post, che dedica al governo del (non) cambiamento un editoriale al vetriolo firmato da una penna di punta come Anne Applebaum. Nel titolo c’è già il cuore…
Geraci, la crisi dell’Occidente e quella via della seta che passa per il Cremlino
Quando si parla di politica estera del governo italiano e in particolare di Cina è difficile non pensare a Michele Geraci che del governo Conte è sottosegretario di Stato con delega al Commercio estero. Con un bagaglio di dieci anni di insegnamento nell’ex Celeste Impero e un mandarino rasente la perfezione, si è ricamato addosso la figura del “Mr China”…
Prezzi milanesi e stipendi bulgari. Ecco perché Tsipras perderà le elezioni
Prezzi milanesi e stipendi bulgari. È l'assunto che giocherà un ruolo decisivo nelle elezioni in Grecia del prossimo 7 luglio. Il partito di Alexis Tsipras al governo è staccato di dieci punti dai conservatori-liberali di Nea Dimokratia guidati da Kyriakos Mitsotakis. Troppi i sacrifici che i greci hanno dovuto sopportare in questi anni post crisi, che hanno già dato uno…
Perché l'esito della trattativa tra Mise e Arcelor non è scontato
Al termine dell’incontro svoltosi giovedì scorso fra il ministro Di Maio e il top management del gruppo Arcelor il riserbo di entrambi sull’esito del confronto è stato assoluto, anche perché, presumibilmente, si dovrà lavorare ancora a fondo per giungere ad una soluzione che si vorrebbe "condivisa" da entrambi gli interlocutori, pena l’annunciata dismissione del sito di Taranto dal 6 settembre…