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A meno di un’ora dal vertice tra Di Maio, Conte, Zingaretti e Orlando, Matteo Salvini riappare in video-conferenza stampa al Senato. Il leder del Carroccio è visibilmente provato quando prova ad esprimere con orgoglio i risultati ottenuti per l’Italia e gli italiani. Nel suo discorso risuona sovente il nome di Matteo Renzi. È contro di lui che Salvini prende atto di dover deporre, seppur tra sdegno e soddisfazione, le armi?

Le orecchie sono fischiate di certo: “Ascoltando la conferenza stampa del prossimo ex ministro dell’Interno ho come l’impressione che Salvini sia leggermente ossessionato da me. E dire che questo caos l’ha fatto tutto da solo. Relax, omonimo”, twitta celermente il senatore del Pd.

“Ha ragione Renzi a cantare vittoria”, – afferma Salvini – “A oggi è chiaro che vince il partito delle poltrone e fa bene Renzi a festeggiare”. Tutto stabilito a tavolino, è la tesi del capo della Lega dinanzi alle trattative per la formazione del governo giallorosso. “Sta per nascere un governo con un gioco di palazzo contrario alla maggioranza silenziosa del popolo italiano che ha votato da due anni a questa parte, un ribaltone pronto da tempo”.

Ma se le cose stanno così, “se qualcuno preferisce il governo con chi amministra Bibbiano e con chi ha gestito Mps e Banca Etruria, noi facciamo volentieri non uno ma mille passi avanti. Perché non stiamo facendo passi indietro ma passi avanti”.

Certo ci vuole coraggio, commenta il ministro dell’Interno: “Mi spiace che un movimento rivoluzionario finisca con Renzi: dalla Rivoluzione a Renzi, è impegnativo il passo, ci vuole fegato”, sottolinea Salvini. Invidio il fegato di chi vuole fare la rivoluzione con Prodi e Renzi”.

Poi spiega: “Una maggioranza Renzi-Grillo non solo non è rappresentativa, ma è una maggioranza ‘contro’. C’e’ poi chi aveva nel Pd e in Renzi il nemico numero uno, ora si devono convincere che non sono così male. Ma non entro nelle scelte degli altri”, ha detto il leader della Lega aggiungendo che “tirare a campare non fa per la Lega. Tutti continuano a chiedere o un governo che fa o le elezioni”.

Ma Renzi fa da tramite. Il sassolino più grosso è per Conte, che con fermezza ha dichiarato chiusa la porta con la Lega: “Se qualcuno riesce a definire governo della discontinuità un governo con il presidente del Consiglio che fino alla settimana prima governava con un’altra maggioranza è una roba da mago Otelma”, afferma in conferenza stampa al Senato. “Se la famosa discontinuità avesse il volto di Conte che ha firmato il dl sicurezza, gli italiani hanno chiaro il ribaltone”.

Rimpianti? “Rifarei tutto quello fatto, con il governo dei no non era possibile il taglio delle tasse e le infrastrutture, non si poteva tirare a campare. Era un governo e un parlamento fermo. Il M5S è passato dalla rivoluzione a Renzi”.

E la Lega? “Noi restiamo pronti in caso di elezioni ad una manovra economica epocale e diciamo che puoi scappare dal voto per un mese, sei mesi, un anno, non puoi scappare all’infinito. Chi scappa dal voto non ha coscienza pulita. Per noi la dignità non è in vendita, non vale mille ministeri. Noi sogniamo in grande, non ci accontentiamo di governicchi. Il Presidente della Repubblica parlava di governi di ampio respiro, con programmi condivisi, ditemi cosa c’è di condiviso nei programmi di M5s e Pd, nel governo ‘la qualunque’. Abbiamo smascherato il giochino, e noi complici del vecchio non lo saremo mai. Abbiamo le idee chiarissime su cosa dire al presidente della Repubblica, se qualcuno vuole svendere la sovranità di questo Paese alle richieste di Merkel e Macron,lo spiegherà agli italiani. La Lega è nata per rispondere alle richieste degli italiani, lo si può fare in tanti modi”.

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