Quelle di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sono due storie parallele e per alcuni versi speculari. Prima “complici” nel “patto del Nazareno”, poi protagonisti di una rottura tanto traumatica quando rancorosa come quella fra due amanti che si erano cercati e poi si son sentiti traditi. Infine, il comune declino per mano di forze che hanno esaltato al massimo grado…
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Il tresette commerciale tra Usa e Cina (col morto che è l'Europa)
I negoziati commerciali Usa-Cina non sono andati a buon fine: alla mezzanotte ed un minuto della notte tra venerdì 10 e sabato 11 maggio, gli Stati Uniti hanno posto dazi del 25% su gran parte delle importazioni della Cina e Pechino ha risposto minacciando misure di ritorsione. Nonostante tutto, però, la trattativa sta riprendendo (pare) nella capitale nel nuovo Celeste…
De Michelis vide con vent'anni di anticipo lo scontro Usa Cina
Nel 1983 da ministro del Lavoro ho dato le consegne a Gianni De Michelis, che a sua volta nel 1992 da ministro degli Affari esteri uscente ha dato a me le consegne. Eravamo, in tutti e due i casi, alla formazione di un nuovo governo dopo elezioni politiche nazionali con due nuovi primi ministri socialisti, Bettino Craxi e Giuliano Amato.…
Si sentì umiliato dalla gogna di Tangentopoli. Stefano Parisi ricorda De Michelis
"Ho cominciato con Gianni De Michelis alle Partecipazione statali, a 26 anni. E poi l'ho seguito dappertutto: al Lavoro, alla vicepresidenza del Consiglio ai tempi del governo di Ciriaco De Mita e infine agli Esteri". Per dieci anni Stefano Parisi ha lavorato fianco a fianco con l'ex numero due del Psi di Bettino Craxi come capo della sua segreteria tecnica. "A…
Mi aspettavo De Michelis uomo di potere, invece era un intellettuale
Di De Michelis ve ne sono almeno due: quello che ha calcato la scena della Prima Repubblica da protagonista assoluto, e quello che si è incuneato con discrezione nel caos della Seconda. Il primo e il secondo De Michelis non hanno avuto niente in comune, nemmeno l’aspetto fisico:il ras socialista di Venezia aveva un fisico debordante, capelli lunghi e disordinati,…
Si vota in Lituania: confina con la Russia, quindi i candidati sono tutti pro Nato
Lituania oggi al voto, con i nove candidati che promettono un orientamento pro-europeo. Nei dibattiti televisivi, appoggiano l'adesione all'Ue e alla Nato dell'ex repubblica sovietica. L'elezione però è strategicamente rilevante perché il primo stato confinante è la Russia. Infatti dopo l'annessione russa della Crimea, la Lituania aveva parzialmente reintrodotto il servizio militare e nello stato baltico un battaglione della Nato…
L'Iran chiude un giornale riformista, Al Jazeera vuole riabilitarsi agli occhi degli Usa
LA POSIZIONE DI ROUHANI "Oggi non si può dire se le condizioni siano migliori o peggiori del periodo di quelle durante la guerra (1980-88), ma durante la guerra non abbiamo avuto problemi con le nostre banche, le vendite di petrolio o le importazioni e le esportazioni, e c'erano solo sanzioni sugli acquisti di armi", ha dichiarato il presidente iraniano, Hassan Rouhani all'agenzia di…
Orban va da Trump. La politica dei muri dei presidenti nazionalisti
Viktor Orban e Donald Trump si incontreranno domani alla Casa Bianca. Il premier ungherese, che non era mai stato ricevuto dall'amministrazione Obama, incontrerà invece il presidente Usa che ha coltivato i rapporti con Budapest, assieme agli altri governi nazionalisti in Europa centrale, con i quali condivide molti temi, a partire dall'immigrazione. I TEMI DEL COLLOQUIO Il portavoce di Orban, Zoltan…
Fake news e propaganda, le 23 pagine italiane chiuse da Facebook
A ridosso delle elezioni europee, Facebook ha chiuso 23 pagine italiane con oltre 2,46 milioni di follower che condividevano informazioni false e contenuti divisivi contro i migranti, antivaccini, e antisemiti, a ridosso delle elezioni europee. Tra queste, oltre la metà erano a sostegno di Lega o Movimento 5 Stelle. L'INDAGINE DI AVAAZ La decisione è seguita a un'indagine di Avaaz,…
Il restauro di Notre-Dame e il radicamento della memoria
Viollet-le-Duc, insieme a Lassus, assume l’incarico del restauro di Notre-Dame nel 1844, al termine di un concorso pubblico, ma, soprattutto, a conclusione di un travagliato periodo, iniziato nel 1819, quando i lavori sono, dapprima assegnati, e poi rimossi (1842), a Godde, considerato troppo inesperto e scarso conoscitore dell’architettura gotica. L’edificio versa in condizioni molto precarie, dovute anche alle vandalizzazioni compiute…