Skip to main content

Se c’è qualcosa che un’economia avanzata, magari inclusa nel G7, non deve fare è proprio galleggiare. Ed è proprio quello che sta facendo quella italiana, senza affondare ma magari navigando così un po’ alla deriva, trascinata da uno spread che rende tutto più complicato. Non può stupire dunque se il Centro studi di Confindustria oggi è tornato a ricordare al governo che l’economia italiana è in a specie di limbo, non affonda e non cresce, semplicemente tira a campare a colpi di zero virgola.

L’ITALIA GALLEGGIA

In un report, denominato L’economia italiana continua a galleggiare: consumi fiacchi e export frenato gli esperti coordinati da Andrea Montanino hanno prospettato altri mesi all’insegna dell’incertezza pressoché totale. “Nel secondo trimestre il Pil è atteso ancora debole, dopo che nel primo ha smesso di ridursi (+0,1%)”, scrive Confindustria. “Lo scenario resta fragile, la produzione industriale è attesa in calo in aprile e in recupero a maggio. Preoccupa il basso livello degli ordini industriali domestici, pur risaliti di poco a maggio.

MOLTO EXPORT, POCHI CONSUMI 

Più nel dettaglio le vendite di beni sono risalite di poco in marzo (+0,1%), dopo il calo di febbraio, in linea con il rimbalzo delle vendite tedesche. Nel primo trimestre l’export italiano di beni e servizi è cresciuto appena (+0,2%), l’import è caduto (-1,5%), segnalando debolezza della domanda interna. L’export è sostenuto dall’accelerazione in Svizzera, Regno Unito (anche per anticipare possibili scenari negativi), Usa, Giappone; resta debole in Turchia, America del Sud, Medio Oriente. Le indicazioni per il 2° trimestre sono incerte: ordini esteri in flessione nel manifatturiero, ma euro che gioca a favore. A preoccupare però sono soprattutto i consumi interni. La spesa delle famiglie ha registrato un modesto +0,1% nei primi tre mesi del 2019.

UN PROBLEMA DI NOME SPREAD

In Confindustria non si sono risparmiati nemmeno due conti sullo spread, che sta mettendo sotto stress il nostro intero sistema produttivo, banche incluse. A maggio il tasso sul Btp decennale è rimasto in media quasi invariato al 2,50%, lontano dai picchi. Ma è ancora mezzo punto sopra i valori di inizio 2018 e un punto e mezzo oltre il tasso in Spagna, che invece è in discesa. Tutto ciò penalizza la competitività italiana. Il costo del credito resta ai minimi (1,4% a marzo), ma la stretta d’offerta ha già condotto a un calo dei prestiti alle imprese (-0,7% annuo). La Borsa ha sofferto a maggio (-9%), specie le quotazioni bancarie (-18%).

EUROPA COL FIATONE

Un ultimo paragrafo è dedicato all’Europa, che nonostante i segnali di risveglio, zoppica ancora.  Nel 1° trimestre 2019 il Pil dell’Eurozona ha riaccelerato (+0,4%), dopo la lenta chiusura del 2018. Il risultato, inatteso per la persistenza delle tensioni commerciali, è riconducibile alla resilienza del mercato del lavoro: a marzo la disoccupazione è scesa al 7,7%, valore più basso dal 2008. Ma per il secondo trimestre la fiducia delle imprese, pur risalita a maggio, resta bassa e il Pmi (51,6) anticipa debolezza.

Venezuela governo giallo-verde

Pil, consumi e spread. Ecco l'Italia che galleggia secondo Confindustria

Se c'è qualcosa che un'economia avanzata, magari inclusa nel G7, non deve fare è proprio galleggiare. Ed è proprio quello che sta facendo quella italiana, senza affondare ma magari navigando così un po' alla deriva, trascinata da uno spread che rende tutto più complicato. Non può stupire dunque se il Centro studi di Confindustria oggi è tornato a ricordare al…

carli, nucleare, politi, guerra fredda, europa, uropee, De Gasperi europa

È l'elezione di Bartolo il segnale da cogliere di queste Europee

“Un politico dovrebbe sempre seminare speranza” dice papa Francesco. Per capire tali parole occorre convincersi che il voto europeo (in Italia ma anche nel resto d’Europa) è stato un voto antropologico e non politico. Lo dimostra la sua volatilità: gli elettori cercano disperatamente soluzioni. Per questo il papa ne parla in termini umani. Speranza non significa presentare tutto in positivo…

I mercati credono a Conte, lo spread cala in vista della conferenza

L'unica certezza è che Giuseppe Conte parlerà questa sera, poco dopo le 18, alla nazione, come si dice in certe occasioni. Tentativo non facile di spiegare una crisi politica non ancora conclamata ma certo mai così tanto a portata di mano. Il fatto è che tutto quello che dirà il premier non avrà un carattere per così dire domestico, locale.…

libia tripoli libia

Libia in stallo, serve un nuovo approccio (anche per l'Onu). Parla Varvelli

Le milizie della Tripolitania che si oppongono all'aggressione lanciata contro Tripoli dal signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, hanno lanciato una controffensiva su tutti i fronti aperti nella fascia meridionale dell'hinterland della capitale. Un'operazione simultanea che ha visto anche la copertura aerea da parte dei bombardieri di Misurata – città-stato che protegge il Governo di accordo nazionale promosso dall'Onu…

difesa

Se la Germania blocca l'export verso l'Arabia Saudita. L'avvertimento del Financial Times

La decisione della Germania di bloccare l’export militare verso l’Arabia Saudita rischia di avere ripercussioni su tutta l’industria della difesa del Vecchio continente. L’allarme arriva dal Financial Times, che riprende gli avvertimenti giunti di recente da alcuni vertici dei grandi gruppi continentali, a partire dal neo numero uno di Airbus Guillaume Faury. In sintesi, gli effetti della unilaterale decisione tedesca,…

Perché Huawei vuol fare dietrofront nel mercato (strategico) dei cavi sottomarini

Si tratterebbe della prima vendita di asset importanti da quando, due settimane fa, gli Stati Uniti l'hanno inserita in una lista nera del Dipartimento del Commercio per il timore di potenziali attività di spionaggio a favore di Pechino. Il gruppo cinese Huawei potrebbe cedere la sua quota di maggioranza nella sua strategica impresa di cavi sottomarini, cruciale per le telecomunicazioni…

L’India si sfila, il Venezuela non sa più a chi vendere il petrolio

Il Venezuela è un Paese ricco, in teoria. Conta sulle riserve di petrolio più grandi del mondo (più dell’Arabia Saudita), ma ora trova grandi difficoltà per venderle. Da quando gli Stati Uniti hanno deciso di sanzionare il regime di Nicolás Maduro, il numero di acquirenti del Venezuela si è ridotto drasticamente. Le importazioni a livello internazionale sono praticamente paralizzate e,…

Trump a Londra: hard su Brexit, bombe a Corbyn, consigli al prossimo premier

La visita di Stato nel Regno Unito di Donald Trump è stata anticipata nel classico modo bombastico del presidente Usa: un'intervista esplosiva concessa al Sun in cui ha attaccato la premier dimissionaria Theresa May per non aver seguito i consigli che le aveva dato, attraverso i quali avrebbe potuto sfruttare la Brexit a proprio vantaggio. Non ha negoziato bene, dice…

tsipras, Grecia, Macedonia mosca

Tsipras perde anche le amministrative. La strada verso il 7 luglio è ancora più in salita

Un’altra brutta notizia per il governo Tsipras, dopo la batosta elettorale di domenica scorsa alle elezioni europee. Syiriza, il partito di sinistra al governo nel Paese, è stato letteralmente soppiantato dai conservatori di Nea Dimokratia ai ballottaggi per il rinnovo di regioni e comuni che si sono tenuti ieri. LA CONQUISTA DI ATENE Il partito guidato da Kyriakos Mitsotakis ha…

Le Forze armate (e non solo) si addestrano sui droni. Ad Amendola

Intelligence, monitoraggio ambientale e controllo delle frontiere. Ma anche contrasto alla criminalità, supporto alle Forze a terra e trasporto di merci. Gli impieghi dei droni sono ormai infiniti, almeno quanti i rischi derivanti da un loro utilizzo improprio o criminale da cui discende la necessità di efficaci strumenti di contrasto. Per tutto questo c'è nella base di Amendola, in provincia di…

×

Iscriviti alla newsletter