Skip to main content

I giornali italiani sono in pausa, ma non quelli stranieri. Tanto meno il Financial Times, il quale non si limita a fotografare la crisi italiana – che ha raggiunto ieri un nuovo livello di scontro con lo scambio di lettere (e accuse) tra Conte e Salvini – ma sottolinea quanto questa sia in parte “motivo di conforto”. Secondo il FT, infatti, se dopo la crisi sarà Salvini a salire al governo (elezioni posticipate o meno), i mercati potrebbero essere rassicurati e il vicepremier si dovrebbe prendere – finalmente – le sue responsabilità. Una prospettiva non certo ottimale, scrive il quotidiano, ma certamente la più probabile.

Matteo Salvini, si legge, vuole capitalizzare il consenso di questi mesi andando a elezioni ad ottobre, dopo aver aperto la crisi in piena estate. “Da quando è diventato vicepremir e ministro dell’Interno lo scorso giugno, il supporto alla Lega è raddoppiato fino a quasi il 38%, secondo i sondaggi, quasi abbastanza da dargli la maggioranza assoluta se ci fossero nuove elezioni, mentre i consensi per i partner dei 5 Stelle si sono dimezzati”. Insomma, a Salvini interesserebbero le urne subito, dopo la sfiducia a Giuseppe Conte.

Tuttavia, Mattarella potrebbe premere per un governo di transizione che si occupi di portare a casa la legge di bilancio del 2020, per scongiurare l’aumento dell’Iva. “L’Italia farebbe bene a evitare un altro confronto con Bruxelles sul budget – si legge – dopo la politica del rischio calcolato dello scorso anno, che ha causato l’aumento del debito italiano per le imprese già in difficoltà”.

La possibilità che al governo salga Salvini, per il quotidiano londinese, è comunque la più probabile. A questo punto, senza i no del Movimento 5 Stelle su infrastrutture e investimenti, la Lega potrebbe attirare l’interesse di qualche investitore. La possibilità di Giancarlo Giorgetti, “pragmatista della Lega”, come ministro delle Finanze potrebbe rassicurare il mercato e l’Ue. “Diversamente da M5S, la Lega ha esperienza di governo”. Dello stesso avviso era stato Ian Bremmer in una intervista a Formiche.net: “Se Salvini riuscisse a formare un governo continuerebbe a evitare lo scontro con Bruxelles, perché il suo primo interesse è mantenere il supporto del mondo industriale e della comunità imprenditoriale. L’assenza del Movimento Cinque Stelle e del loro programma di spesa sociale dal governo renderebbe più semplice abbassare la pressione fiscale”.

Matteo Salvini sarebbe così obbligato a chiarire la sua posizione su tasse e spese, in conformità con i parametri europei di riduzione del debito pubblico, “non solo con annunci, ma con i fatti”. “Sarebbe ingenuo aspettarsi che un politico la cui popolarità è schizzata alle stelle diffamando stranieri ed immigrati moderi i suoi toni”. Potrebbe scegliere di andare allo scontro diretto con l’Ue, ma perlomeno “Mr Salvini” dovrà presto assumersene la responsabilità”.

Dopo Bremmer a Formiche.net, anche il FT tifa per soluzione con Salvini (e Giorgetti)

I giornali italiani sono in pausa, ma non quelli stranieri. Tanto meno il Financial Times, il quale non si limita a fotografare la crisi italiana - che ha raggiunto ieri un nuovo livello di scontro con lo scambio di lettere (e accuse) tra Conte e Salvini - ma sottolinea quanto questa sia in parte "motivo di conforto". Secondo il FT,…

Lo spettacolo del nuovo Conte (bis) raccontato da Antonio Padellaro

Salvini è in forte difficoltà, Conte e Di Maio hanno il pallino in mano. Più che dai due vicepremier, dice a Formiche.net il fondatore ed ex direttore del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro (autore de Il Gesto di Almirante e Berlinguer), indizi per la soluzione del puzzle della crisi potrebbero venire dall'asse Palazzo Chigi-Colle-Commissione Ue-Mef. È quello il fronte a cui guardare per…

Salvini flop: bye bye elezioni e a Chigi meglio Conte. La versione di Augusto Minzolini

Elezioni addio. Ogni giorno che passa allontana Matteo Salvini dalle tanto agognate urne. Il piano per liberarsi dei Cinque Stelle e andare all'incasso a ottobre gli si sta sgretolando fra le mani. Nel frattempo, ci spiega Augusto Minzolini, già direttore del Tg1, oggi firma di punta de Il Giornale, il governo Conte-bis inizia a prendere forma con il beneplacito dei…

Bazooka della Bce e debito pubblico. Il governo o è filo Ue o non è. Parola di Baretta

Il partito del non voto a ottobre e del governo istituzionale c'è ed è vivo ma forse non basterà ad allontanare le urne per intestarsi una manovra che oggi vale minimo 26-27 miliardi tra stop all'Iva (23 miliardi) e spese indifferibili (3 miliardi). Per il resto si vedrà. Di sicuro, una legge di Bilancio approvata da un esecutivo traghettatore è una…

Buone nuove per l’Italia. La Bce userà ancora il bazooka. Nel segno di Super Mario

Il passaggio di testimone c'era già stato un mese fa, quando in un'unica occasione il governatore uscente della Bce, Mario Draghi (fresco di rifiuto al vertice del Fondo monetario), rilanciò la sua dottrina di politica monetaria in vista del delicato passaggio di consegne con Christine Lagarde, benedicendone al contempo la scelta per la successione da parte della commissione Ue (qui l'articolo). Tra…

Usa e Ue al lavoro per la pax tra Serbia e Kosovo

Sono due le richieste di merito che Ue e Usa rivolgono a Kosovo e Serbia: Pristina sospenda i dazi imposti alla Serbia e Belgrado interrompa la sua campagna di de-riconoscimento contro il Kosovo. In questo modo Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti lavorano da un lato per la pax balcanica e dall'altro puntano a sterilizzare la sacca delle…

Se anche il Medio Oriente ha la sua Guerra fredda. L'analisi di Perteghella (Ispi)

Nell’attuale dibattito sul Medio Oriente si è ormai affermata l’espressione Guerra fredda per definire l’antagonismo tra Iran e Arabia Saudita che divide in due la regione. Ciascuno di questi due Paesi sarebbe a capo di un fronte e potrebbe vantare alleati e strumenti per l’avanzamento della propria agenda. Come in Guerra fredda, poi, i due poli non si affronterebbero direttamente…

Comprare la Groenlandia? La proposta di Trump alla Danimarca che non ti aspetti

La Danimarca risponde picche a Donald Trump. Numerosi esponenti politici danesi hanno respinto le ipotesi di un eventuale acquisto della Groenlandia da parte di Washington. L’isola ha infatti replicato seccamente poche ore fa: “La Groenlandia non è in vendita”. E, al di là di questa posizione ufficiale, molti esponenti politici locali si sono espressi in tal senso. “Dev’essere un pesce…

Intelligenza artificiale, tra nuove frontiere e libertà. Il futuro di Ocone

Gli ultimi trenta anni possono essere definiti a buon diritto quelli di una rapida e sconvolgente “rivoluzione industriale”. Uno sconvolgimento che, come era già avvenuto in alcuni evoluti paesi europei a cavallo fra Sette e Ottocento, ha mutato i rapporti di produzione, quelli sociali, il modo di lavorare o trascorrere il tempo libero, di conoscere e affrontare i problemi della…

Vi racconto le migliori 25 città nel mondo (Italia non pervenuta...)

Da 12 anni Monocle, rivista globale basata a Londra e venduta in tutto il mondo senza edizioni regionali ma con corrispondenti, tra l'altro, da New York, Tokyo, Hong Kong, Istambul e Singapore, realizza l'approfondimento "top 25 cities in the world". Tradizionalmente, il numero estivo della rivista definita dalla Cbc News "un incontro tra politica estera e Vanity Fair" definisce un…

×

Iscriviti alla newsletter