Un po' come cercare la stazione giusta alla radio, c'è sempre quel fruscio quando si passa da un'emittente all'altra. Tra governo e mondo produttivo sta succedendo esattamente questo. Il primo non è sintonizzato sulle frequenze del secondo. Ed è un problema. Lo si è capito ieri, a Torino (qui il resoconto di Formiche.net), dove quasi tre quarti del pil italiano,…
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Milano parla sempre meno l'italiano. E non conviene
Torno a scrivere di Milano, perché il momento del Paese, visto attraverso la lente meneghina, appare ancora più complesso e stimolante di qualche mese fa. Non mi dilungherò, nel sottolineare lo splendente momento vissuto dalla città. Cifre e sensazioni non mentono: Milano attraversa una sorta di età dell’oro, una fase fortemente espansiva dal punto di vista economico, accompagnata da tutta…
Gli effetti (geopolitici) dell’addio del Qatar all’Opec. L’analisi di Tabarelli (Nomisma Energia)
Il Qatar lascia l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec). Il ministro per l'Energia di Doha, Saad al-Kaabi, ha confermato che dal 1° gennaio del 2019 il Paese abbandonerà l’organizzazione internazionale perché vuole concentrarsi su una nuova strategia per lo sviluppo della politica energetica. La notizia, che arriva a pochi giorni dal meeting annuale dell’Opec a Vienna, ha provocato un…
Dal mare d'Azov al trattato sui missili. La strategia Usa spiegata da Richard Burt
Con l'insofferenza dell'amministrazione Trump per l'attivismo di Macron circa “l'esercito europeo” e per la decisione con cui la Germania porta avanti il progetto del Nord Stream 2, l'Italia può guadagnare punti importanti nel rapporto transatlantico, diventando il pilastro del nuovo equilibrio tra le due sponde dell'Atlantico. È quanto emerge dalle parole dell'ambasciatore Richard Burt, attualmente managing partner per Europa, Russia…
Mar d'Azov, perché Mosca ha implicitamente riconosciuto l'aggressione alla Crimea
Il presidente ucraino Petro Poroschenko vuole portare l’aggressione russa nello stretto di Kerch di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG). Mentre sale l’attesa per l’incontro fra il ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin e quello russo Sergei Lavrov in occasione della riunione ministeriale dell’Osce a Milano il 6 e 7 dicembre, le autorità ucraine sono pronte a far rispondere…
Israele attacca i tunnel di Hezbollah e sposta verso il Libano lo scontro con l'Iran
L'esercito israeliano ha lanciato un'operazione per "esporre e contrastare" i tunnel costruiti dal gruppo militante di Hezbollah. Infrastrutture clandestine che si estendono dal Libano al nord di Israele, considerate come una via d'accesso allo stato ebraico che il Partito di Dio, sciita e filo-iraniano, potrebbe sfruttare come mossa per un attacco a sorpresa. I tunnel per ora non sono operativi, hanno detto i…
La Nato c'è ed è forte. Mike Pompeo a Bruxelles per parlare di Russia e Ucraina
Sarà il comportamento destabilizzante della Russia il fulcro della due giorni di ministeriale Esteri della Nato. A dirlo è stato proprio il segretario generale, Jens Stoltenberg a margine dell'inizio dei lavori a Bruxelles. "Affronteremo il comportamento destabilizzante della Russia, abbiamo visto di recente come questa ha usato la forza militare contro le navi ucraine e ha arrestato le navi e…
La Libia dimentica Palermo e torna un Paese senza pace. Parla Indelicato
Sangue, soldi e petrolio. Dilaniata dalla guerra civile del dopo Gheddafi, la Libia resta ancora un paese fantasma con una identità geografica che si regge esclusivamente sull’ologramma politico internazionale delle Nazioni Unite e soprattutto sui petrodollari. Le notizie che rimbalzano dal Nord Africa riguardano quasi esclusivamente gli scontri armati fra le fazioni rivali e le tensioni che si susseguono a…
Perché il prossimo capo della Cdu tedesca potrebbe essere presto Cancelliere
C'è una spinta in avanti nella corsa al nuovo vertice della Cdu, dopo il passo indietro di Angela Merkel. Non solo guadagna posizioni il 63enne Friedrich Merz nella sua rincorsa alla super merkeliana Annegret Kramp-Karrenbauer, ma circola la voce che, una volta scalato il partito, possa anche ipotecare la guida del governo. Nel mezzo le difficoltà dello zoccolo più duro…
I gilet gialli e le difficoltà della disintermediazione
La rivolta dei gilet gialli – il movimento di piazza francese radunato per protestare contro alcuni provvedimenti di ecotassazione del carburante proposti dal governo - domina l’agenda collettiva dei cittadini, della politica e dei mass media francesi e internazionali. La diffusione capillare di una protesta nata in rete parte da un simbolo semplice tratto dalla esperienza quotidiana, il gilet giallo…