Skip to main content

Non solo economisti a favore della politica industriale hanno rimarcato i timori per la possibile cessione di Magneti Marelli a Samsung Electronics da parte di Fiat Chrysler Automobiles (Fca). Dopo l’allarme dello storico ed economista Giulio Sapelli e gli interrogativi di Federico Pirro, docente all’Università di Bari, anche un liberale pro mercato come Fabrizio Onida, docente di Economia internazionale all’università Bocconi di Milano, ha espresso alcune perplessità sul Sole 24 Ore.
Malgrado la smentita del capo azienda Sergio Marchionne su una possibile cessione a breve termine, una conferma sui colloqui in atto con i coreani, e non solo, è giunta intanto dal presidente di Fca John Elkann, nel giorno in cui gli azionisti della holding del gruppo Exor hanno dato il via libera al trasferimento della sede in Olanda.

LA RIFLESSIONE DI ONIDA

Ha scritto l’editorialista del Sole 24 Ore di martedì 6 settembre Fabrizio Onida: “Il passaggio di controllo proprietario in mani straniere può essere occasione di crescita e rilancio competitivo di respiro internazionale, come nel felice (forse unico) caso di Ge-Nuovo Pignone, e nei casi assai meno eclatanti di Whirlpool-Indesit, Electrolux-Zanussi, Mohawk-Marazzi. Ma purtroppo può essere anche anticamera di un pesante ridimensionamento occupazionale e strategico, come in anni non lontani Alcatel-Telettra, Siemens-Italtel, Ge-Olivetti, Alstom-Fiat Ferroviaria, Abb-Elsag Bailey. Certo si può discutere se in questi e simili casi il capitale estero abbia almeno contribuito a salvare il salvabile: meglio ridimensionarsi che uscire del tutto dal mercato”, aggiunge l’economista Onida alla luce delle importanti acquisizioni di controllo totale o parziale di nostre aziende pubbliche e private molto ben posizionate che si sono verificate negli ultimi anni.
Per l’editorialista del Sole 24 Ore la domanda di fondo è: “Perché, in un Paese così ricco di capitali finanziari e capacità manageriali (che spesso esportiamo con successo), al momento del passaggio generazionale o di privatizzazioni di aziende che hanno fatto la storia del nostro migliore capitalismo, sembrano non esserci capitalisti di vecchia o nuova generazione in grado di raccogliere il testimone mantenendo sul nostro territorio la testa pensante per una futura crescita competitiva?”.

GLI INTERROGATIVI DI PIRRO

Citando alcuni casi sul comparto automobilistico in Europa, come lo Stato francese azionista di minoranza della Renault e il Land della Bassa Sassonia del 20% della Volkswagen, Federico Pirro, storico e docente all’Università di Bari, ha ricordato che in Italia l’Iri deteneva il controllo dell’Alfa Romeo fino alla sua cessione alla Fiat alla fine del 1986. Poi alcuni interrogativi su Magneti Marelli:
“Si potrebbe allora tornare ad una situazione simile? E, più in generale, lo Stato potrebbe rafforzare la sua presenza in comparti industriali di punta dell’industria italiana, essendo già azionista di maggioranza relativa di Eni ed Enel, di maggioranza di Finmeccanica, Fincantieri, Poste e Terna, e azionista ancora totalitario di Ferrovie dello Stato e di altre aziende? E sarebbe auspicabile che ciò accadesse?”, ha chiesto la firma di Formiche.net Pirro. A suo avviso, “sarebbe molto utile per il nostro Paese un persistente e saldo controllo pubblico di industrie strategiche, considerando la necessità che essa resti una grande potenzia industriale a livello mondiale”. Per Pirro bisogna anche dare atto al Governo Renzi che “pur valutando concretamente la possibilità di collocare sul mercato altre quote di Enel, Poste e di portarvi quanto prima le Ferrovie, pur conservando di tutte il controllo e la gestione, con le recenti acquisizioni in logiche di mercato da parte della Cassa Depositi e Prestiti e dei fondi azionari da essa partecipati, ha in qualche misura riavviato un percorso che, non considerando più un tabù il ritorno dell’azionariato statale in determinati comparti, potrebbe portare anche molto lontano nell’esclusivo interesse del Paese”.

L’APPELLO DI SAPELLI AL GOVERNO

Giulio Sapelli, storico ed economista, ha le idee chiare: la notizia della probabile vendita della Magneti Marelli da parte della Fca ai coreani di Samsung sarà un pessimo affare per l’Italia. Le ragioni Sapelli le ha spiegate in una intervista a Formiche.net. Perdita di occupazione: “Ho molti dubbi che la sede centrale continui ad essere a Corbetta”, e scomparsa di un segmento essenziale: “Magneti Marelli è leader nell’elettronica del movimento ed ha un valore industriale e tecnologico elevatissimo”.
Questi motivi sono bastati all’editorialista del quotidiano Il Messaggero per fare appello al governo attraverso Formiche.net: “A questo punto dovrebbe intervenire l’esecutivo, come accade negli altri Paesi. Chiedere di conoscere di cosa si sta discutendo e cercare di mantenere in Italia i capisaldi di un’azienda così rilevante per il nostro Paese. Ma è anche vero che da un punto di vista legale Fca non è più una società italiana, e non sarà così semplice farsi ascoltare”, ha concluso Sapelli.

marchionne

Chi sbuffa contro Fca di Marchionne per la vendita di Magneti Marelli

Non solo economisti a favore della politica industriale hanno rimarcato i timori per la possibile cessione di Magneti Marelli a Samsung Electronics da parte di Fiat Chrysler Automobiles (Fca). Dopo l’allarme dello storico ed economista Giulio Sapelli e gli interrogativi di Federico Pirro, docente all’Università di Bari, anche un liberale pro mercato come Fabrizio Onida, docente di Economia internazionale all'università…

Ecco perché Merkel e Schäuble devono ringraziare Draghi

"Viviamo in tempi di grandi contraddizioni. Qui in Germania le cose vanno piuttosto bene e i tedeschi ne sono consapevoli. L’economia non è mai andata meglio. In agosto abbiamo registrato il più basso tasso di disoccupazione degli ultimi 25 anni [...] I prezzi sono stabili e nemmeno i mesi di vacanza hanno fatto lievitare il costo della benzina. Dal 2013…

Quei test anglosassoni che non troveremo mai in Italia

Con l’inizio dell’anno accademico, in Italia torna il decennale dibattito tra i favorevoli e contrari ai test d’ingresso, ma ci sono dei quiz che nel belpaese (e in Europa) non troviamo sui banchi delle università e che, forse, dovremmo invidiare al sistema anglosassone: si tratta di test a risposta multipla sul tipo di condotta da attuare in materie, che variano,…

Roberta Lombardi, Paola Taverna e Carla Ruocco

Ecco la vera lezione da trarre dalle faide a 5 stelle su Virginia Raggi

I mezzi di informazione continuano, con studiata enfasi, a dare risalto alle turbolenze che stanno impegnando il Sindaco Virginia Raggi al Comune di Roma. È inutile soffermarsi sulla radicalizzazione dello scontro tra le opposte fazioni in Campidoglio, dove esponenti del PD, alla stregua di illibati censori attaccano i reprobi malfattori del M5S. È più facile guardare la pagliuzza nell’occhio altrui…

"Il senso del cammino" di un moderno "Trovatore" alla ricerca delle radici

“Nessuno ti richiede più poesia!” “E’ passato il tuo tempo di poeta…” P. Paolo Pasolini Così scriveva Pier Paolo Pasolini nella poesia “Mancanza di richiesta della poesia” quasi un manifesto che annunciava la fine dei poeti e del loro tempo. Quello a cui si assiste nella realtà più o meno virtuale che viviamo oggi tra le varie connessioni alla rete…

Pan, cacciatore di storie di colore puro

Maurizio, come papà Hermes, si è preso a cuore il giovane Pan e se lo è portato nell’Olimpo dell’Arte. Tutto una vita di storie, di situazioni e accadimenti ha serbato per il giovane dallo zoccolo caprino. Scene di colore puro. E con Pan, tutti quelli che non vogliono farsi raddrizzare le gambe dalla “civiltà”, in quell’Olimpo di tele, dove il…

LUCA ZAIA

Perché preferisco Luca Zaia a Matteo Salvini

In un articolo sul Corriere della Sera (Libro anti Italia, il Veneto lo promuove) Gian Antonio Stella stigmatizza – da par suo - la ‘’bella pensata’’ della Regione Veneto di festeggiare la ricorrenza dei 150 anni del plebiscito del 1866 (che sancì l’unione all’Italia con una ‘’valanga’’ di voti favorevoli) distribuendo, con soldi pubblici, alle biblioteche il libro ‘’1866, La…

Il Messaggero svela la lettera di Paola Taverna che sbugiarda Luigi Di Maio sul caso Muraro

Luigi Di Maio sapeva: il candidato premier in pectore dei Cinque Stelle era a conoscenza dal 5 agosto delle indagini a carico dell'assessore all'Ambiente di Roma Paola Muraro, in questi giorni nell'occhio del ciclone per alcune omissioni sulla conoscenza delle indagini (qui la ricostruzione di Andrea Picardi). A rivelarlo è stato il cronista Simone Canettieri questa mattina sul Messaggero diretto da Virman Cusenza (quotidiano…

Cosa succede davvero fra Italia, Germania e Francia su difesa, industria e sicurezza

Di Michele Arnese ed Emanuele Rossi

Lunedì 5 settembre s'è svolto a Parigi un incontro al quale hanno partecipato i ministri della Difesa di Italia, Francia e Germania (rispettivamente Roberta Pinotti, Jean Yves le Drian e Ursula Vor der Leyen). Quello che è emerso dal trilaterale è una linea politica che potrebbe segnare il futuro dell'Europa: una dimensione comune su Difesa e Sicurezza. IL RILANCIO ITALIANO Il…

mercati, Theresa May, Brexit, Gran Bretagna

Come litigano May e Davis su Brexit e immigrazione

"Questo governo sta esaminando tutte le opzioni, ma la semplice verità è che se un requisito di appartenenza [al mercato unico europeo] chiede in cambio il controllo delle nostre frontiere, penso che renda [l'appartenenza] molto improbabile", ossia, se dobbiamo cedere sull'immigrazione allora tanto vale stare fuori dal mercato unico: lo ha detto David Davis, il segretario alla Brexit nominato dalla neo prima…

×

Iscriviti alla newsletter