Skip to main content

I sindacati metalmeccanici incontreranno il 24 marzo, alle ore 10.30, i vertici di Federmeccanica ed Assistal. Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella si recheranno nella sede degli imprenditori metalmeccanici, in piazzale Benito Juarez (nel quartiere romano dell’Eur) per incontrare i presidenti delle due organizzazioni datoriali, Fabio Storchi e Angelo Carlini, assistiti dal direttore generale di Federmeccanica e dal suo vice, Stefano Franchi e Antonio Pozzuoli.

I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm avevano avanzato la richiesta di convocazione nel corso del tredicesimo incontro per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, tenuto lo scorso 15 marzo in Confindustria.

L’esito dell’ennesimo confronto era finito male e le parti si erano trovate più distanti di prima, soprattutto quando si era affrontata ancora una volta la questione salariale.

A quel punto la richiesta d’incontro col duo Storchi e Carlini ha rappresentato, per la parte sindacale, l’estrema “ratio”, prima di far partire la mobilitazione delle tute blu.

Il giudizio di Palombella

“E’ un bene che i rappresentanti delle imprese abbiano deciso di incontrarci – ha sottolineato il leader della Uilm Rocco Palombella – perché il confronto al tavolo in Confindustria, allo stato dei fatti, non era più in condizione di produrre effetti. E’ noto il nostro giudizio negativo sulla proposta contrattuale avanzata dalla controparte e che è rimasta la stessa rispetto a quella avanzata lo scorso 22 dicembre. Ma su altri punti, al di là degli ‘effetti annuncio’,  abbiamo registrato dei veri e propri arretramenti. L’appuntamento in questione è importante, perché in base alle risultanze che registreremo, saremo in condizione di decidere se riprendere il negoziato, o proclamare una prima giornata di sciopero”.

L’intervista di Bentivogli

Sulle mobilitazioni già in programma, Marco Bentivogli ne ha parlato in un’intervista all’Unità, pubblicata ieri: “Oggi abbiamo un comune impegno – ha spiegato il segretario generale della Fim – che è quello del rinnovo del contratto nazionale, fondamentale se si vogliono cogliere i segnali di ripresa ed accompagnare una nuova fase di rilancio e di innovazione del nostro sistema manifatturiero e di nuove relazioni industriali. Nei prossimi giorni convocheremo Attivi regionali unitari e abbiamo definito regole e comportamenti per reimpostare i rapporti ad ogni livello, a Roma come in fabbrica, sul massimo rispetto delle idee e delle persone, della libertà di espressione sindacale”.

Le parole di Landini

Maurizio Landini nell’incontro dello scorso 15 marzo, come i suoi “cugini” di Fim e Uilm, non aveva avuto il benché minimo dubbio sul da farsi: “Sentiamo pure Storchi e Carlini, ma non facciamoci illusioni –aveva avvertito il leader dei metalmeccanici della Cgil- perché oggi le condizioni per fare il contratto non ci sono e difficilmente potranno esserci dopo un eventuale incontro con i due presidenti. Se la controparte non rivede la posizione sul salario non si va da nessuna parte,perché siamo in presenza di una proposta che garantisce le imprese, ma non i lavoratori”

La questione del salario

Il macigno che pesa sul tavolo contrattuale è dato da quel salario minimo di garanzia che, a giudizio dei sindacati, non permetterebbe di erogare aumenti a livello nazionale ed allineerebbe le retribuzioni al di sotto del minimo suddetto, per concentrare gli incrementi in busta paga solo con la contrattazione aziendale. In questo modo, gli aumenti erogati dal livello nazionale riguarderebbero solo il cinque per cento dell’intera platea interessata dal rinnovo contrattuale.

Lo sciopero

E’ davvero difficile che, dopo l’incontro programmato per giovedì prossimo, si possano ridurre le distanze  tra sindacati ed imprese. Se così fosse Fim, Fiom, Uilm non esiterebbero a proclamare una prima giornata di sciopero per la seconda metà del mese di aprile. Intanto, il calendario degli Attivi unitari a livello regionale, da svolgersi nei principali capoluoghi e  a cui interverranno insieme i tre segretari generali dei metalmeccanici, ha già preso forma. Le prime date in agenda riguardano: il Piemonte, il 31 marzo; la Campania, il primo aprile; l’Emilia Romagna, il 4 aprile; il Veneto, il 6 aprile; la Puglia l’8 aprile.

Come una “via Crucis”

Nei giorni scorsi Maurizio Landini aveva accostato il confronto per il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici, iniziato nei giorni dell’Avvento ed arrivato fino a quelli della Quaresima, ad una sorta di “via Crucis” di cui, però non si intravvederebbe la Resurrezione pasquale. Un riferimento insolito per un sindacalista laico, come lui. Se la comparazione è questa, sarà bene considerare che, mentre i tre segretari generali di Fim, Fiom, Uilm saranno seduti davanti ai due presidenti degli imprenditori, il Papa starà celebrando la messa del Crisma nella basilica di San Pietro. Quando i leader sindacali usciranno dalla sede romana di Federmeccanica, molto probabilmente staranno già decidendo la data in cui proclamare lo sciopero unitario dei metalmeccanici. Nelle stesse ore, invece, Jorge Mario Bergoglio proseguirà  la giornata del “Giovedì Santo” con il consueto rituale della lavanda dei piedi.

A prima vista, si tratta di due passaggi profondamente diversi, ma a ben guardare, potrebbero apparire entrambi come dei percorsi di conversione.

Metalmeccanici, la Via Crucis sul salario minimo

I sindacati metalmeccanici incontreranno il 24 marzo, alle ore 10.30, i vertici di Federmeccanica ed Assistal. Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella si recheranno nella sede degli imprenditori metalmeccanici, in piazzale Benito Juarez (nel quartiere romano dell’Eur) per incontrare i presidenti delle due organizzazioni datoriali, Fabio Storchi e Angelo Carlini, assistiti dal direttore generale di Federmeccanica e dal suo…

Marco BIAGI

Il mio ricordo di Marco Biagi

Il 19 marzo 2002 ero a Roma, in casa mia. Mentre lavoravo al computer seguivo distrattamente alla radio la cronaca di una partita di calcio. Ricordo soltanto che giocava la Roma. Nell’intervallo  venne trasmessa la notizia che il professor Marco Biagi era stato assassinato a Bologna. Da allora la mia vita è cambiata. Marco ed io ci conoscevamo e ci…

Perché la flessibilità Ue per i migranti penalizza l'Italia. Parola di Confindustria

Di Alessandro Fontana e Luca Paolazzi

L’esclusione dai vincoli del Patto di stabilità e crescita nel 2016 soltanto della maggiore spesa per i migranti rispetto a quella sostenuta l’anno prima penalizza l’Italia, che spenderà quest’anno 2,5 volte la media nel triennio 2011-2013 e che dai primi anni 2000 è tra i paesi europei quello che, insieme alla Spagna, ha visto crescere di più la quota di…

Tutte le libere discussioni fra Pellicani e Ocone sul liberalismo

Capita raramente che alla presentazione di un libro si discuta così animatamente, con il pubblico che si divide per fazioni a parteggiare per l'uno o per l'altro dei contendenti. È accaduto ieri sera nella sede della Fondazione Luigi Einaudi di Roma in occasione della presentazione del volume di Corrado Ocone "Il liberalismo nel Novecento. Da Croce a Berlin", appena uscito per…

GEORGE OSBORNE

La guerra (fiscale) allo zucchero

Il Regno Unito si unisce a Messico, Francia, Finlandia e Ungheria in una battaglia sui generis: la guerra contro lo zucchero. Ma come averla vinta quando si hanno come rivali bibite gasate, merendine e caramelle? Semplice: colpendo con più tasse. L’annuncio del governo britannico - parte di un'iniziativa di più ampio respiro - ha come obiettivo limitare il consumo di zucchero…

Che cosa (non) deve succedere alle pensioni

Pubblichiamo la relazione integrale tenuta da Michele Poerio, presidente di Federspev e segretario generale vicario di Confedir, nel corso del convegno "Riforma previdenziale e fiscale tra diritti fondamentali e principio di proporzionalità" che si è svolto mercoledì scorso (qui il post del blogger di Formiche.net, Antonio Signorini, giornalista del Giornale) Uno dei compiti principali di chi trae le conclusioni di…

Rovereto, Orvieto, Perugia e ora Salerno. Tutte le tappe dei Popolari

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Il cammino per rendere possibile il decollo di una Offerta Politica Nuova, e di uno strumento politico organizzato che tenga conto dei moderni canali della Comunicazione e della Rete si è arricchito ieri di un nuovo momento di approfondimento e di confronto. A Salerno, ho partecipato ad un incontro pubblico, promosso dall'avvocato Cosimo Jannone, insieme a Simone Pillon del Family day con…

Stefano Cuzzilla, Federmanager

I manager, lo sport e la prevenzione. Cosa dice la ricerca Federmanager-G&G

Oltre il 70% di manager del Nord-Est dichiara di praticare spesso sport ma, a sorpresa, i più attivi sono gli uomini e le donne tra i 61 e i 70 anni, che raggiungono quota 74%. Meno sportivi i manager più giovani: solo uno su due, infatti, svolge un’attività fisica con frequenza. La prevenzione della salute passa anzitutto dalla promozione dell’attività fisica per due manager su…

Russia in guerra a Palmyra, forse con perdite

Da una decina di giorni le operazioni condotte dalla Russia e dall'esercito siriano nell'area di Palmyra, in Siria, si sono intensificate. Si tratta di una massiccia campagna di riconquista che impegna mezzi a terra e aerei: e questo succede indipendentemente dall'annuncio del ritiro di gran parte del contingente russo, fatto dal presidente Vladimir Putin lunedì 14 marzo. BREVE STORIA DI…

MATTEO RENZI

Renzi, il Pd e la guerra vinta dai No Triv di tutti i partiti

Ma chi ha deciso che il Pd si astiene al referendum del 17 aprile contro le concessioni estrattive di gas e petrolio entro le 12 miglia dalla costa? La domanda della sinistra del Pd, posta ieri dopo che la posizione del partito guidato da Matteo Renzi emersa da un documento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, è per nulla peregrina.…

×

Iscriviti alla newsletter