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L’aviazione commerciale e la sua industria mondiale nei prossimi 20 anni continueranno a crescere del 5% circa ogni anno, arrivando al 2034 con una domanda di oltre 38mila nuovi aerei per un valore di 5.600 miliardi di dollari. È la stima di Boeing che ieri ha presentato a Expo 2015, all’interno del padiglione degli Stati Uniti, di cui è sponsor, il suo rapporto annuale di previsione.

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I NUMERI DI BOEING

Il momento è positivo e lo dimostra il fatto che le previsioni di mercato del gigante dell’aerospazio siano state ritoccate al rialzo del 3.5% rispetto al medesimo rapporto del 2014. Secondo Boeing, la flotta mondiale di aerei commerciali raddoppierà da 21.600 aerei nel 2014 a 43.560 nel 2034. Una crescita che si ripercuoterà sul numero e sulla “qualità” degli affari dell’impresa a stelle e strisce, che registra già uno spostamento costante della domanda da aerei più grandi a nuovi e più efficienti aerei bimotori, come il 787 e il nuovo 777X.

LA PARTECIPAZIONE A EXPO

Il trend del mercato, spiega l’azienda, è “in linea con la sua filosofia” verde. Oltre a questo evento, infatti, Boeing “partecipa all’Expo per mostrare al pubblico gli ultimi sviluppi fatti nella ricerca di prodotti capaci inoltre di rispondere alle nuove sfide ambientali attraverso l’utilizzo di carburanti sostenibili”. Obiettivo per il 2017 la riduzione delle emissioni di gas, l’uso di acqua e la produzione di rifiuti, senza però tralasciare l’obiettivo di incrementare il rateo di produzione.

IL FATTORE TRAINANTE

“Questa è una buona notizia per noi come produttori, per le compagnie aeree nostre clienti e ovviamente anche per i passeggeri visto che ci aspettiamo che si traduca anche in voli più economici”, ha detto Randy Tinseth, vice president marketing di Boeing Commercial Airplanes spiegando i numeri del Current Market Outlook 2015. Un ruolo importante lo avranno ancora l’Asia e i vettori low cost, ma il vero fattore trainante della domanda sarà la sostituzione di vecchi velivoli: “Non c’è dubbio che, specialmente qui in Europa, più della metà della domanda dei prossimi vent’anni sarà di sostituzione, cioè per cambiare vecchi aerei con nuovi velivoli più efficienti dal punto di vista dei consumi” ha aggiunto.

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IL RUOLO DELL’ITALIA

Un’evoluzione tecnologica alla quale daranno il loro contributo anche i fornitori italiani di Boeing, come conferma il presidente per l’Italia Antonio De Palmas (nella foto): “Da una parte stiamo beneficiando della grande tradizione di eccellenza dell’industria aerospaziale italiana, dall’altra stiamo contribuendo a tenere l’Italia tra i Paesi di prima fascia nel panorama aerospaziale mondiale”. Oggi the Boeing Company collabora con diverse realtà industriali italiane grandi e piccole, come il gruppo Finmeccanica, Avio/GE, Umbra Group.

I MERCATI IN CRESCITA

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Il mercato asiatico, compreso la Cina, continuerà però a primeggiare nel totale di consegne di aerei nel prossimo ventennio, seguito da Nord America, Europa e Medio Oriente. L’Europa invece, come detto, crescerà meno. Nel corso dei prossimi 20 anni, le compagnie aeree del Vecchio Continente prevedono di acquisire “solo” 7.310 nuovi aerei per un valore di 1050 miliardi di dollari.

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Boeing, tutti i numeri dell'aviazione commerciale presentati a Expo

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