Skip to main content

Perugia ─ La Reuters ha pubblicato un’inchiesta esclusiva, secondo cui la Turchia avrebbe fornito armi ai ribelli siriani tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Le fonti dell’agenzia britannica sarebbero due procuratori turchi e alcune gole profonde tra i militari.

La fretta di Ankara nel vedere rovesciato il regime del presidente siriano Bashar al Assad è stata cattiva consigliera (a voler essere privi di malizia), e alcune di quelle armi sono finite in mani poco sicure, perfino a fazioni che poi sono confluite con i gruppi jihadisti più estremisti. Da tempo c’erano sospetti, sempre smentiti ufficialmente dal governo turco, che ha continuamente negato di aver passato armi ai ribelli radicali ─ la Turchia è un paese Nato, e questo mette in difficoltà l’intera coalizione.

Gli armamenti (parti di razzi, munizioni e proiettili da mortaio semilavorati e pronti per essere confezionati in loco), sarebbero stati portati oltre confine con tre camion sotto la direzione di uomini del MIT, Millî İstihbarat Teşkilâtı, l’Organizzazione di informazione nazionale, tradotto l’intelligence turca. Durante i viaggi, ci sarebbero stati anche scontri fisici tra i funzionari dei servizi e alcuni poliziotti che avevano bloccato i mezzi. I pubblici ministeri ─ Ozcan Sisman e Aziz Takci, i testimoni della Reuters ─ che dopo una soffiata avevano ordinato la ricerca del primo camion (alla fine bloccato ad Adana, verso il confine siriano) sono stati messi sotto inchiesta con un’accusa simile al’abuso di potere, tradimento di segreti di stato e fornire aiuto ai gruppi terroristici. Una trentina degli agenti impegnati nelle ricerche sono stati accusati anche loro di spionaggio militare e tentativo di rovesciare il governo.

Secondo il presidente Erdogan, i pubblici ministeri che hanno indagato sulle operazioni del MIT ─ che ha definito «aiuti ai Turkmeni» ─ erano elementi di quello “stato parallelo” composto dai suoi nemici politici che mirano a farlo fuori (inutile dire che uscite propagandistiche del genere, non sono nuove con Erdie).

Ai tempi della vicenda, la parte siriana del confine della provincia di Hatay, era controllata dai ribelli di Ahrar al Sham, islamisti jihadisti. In un ordine d’arresto emesso contro l’autista di uno dei camion, dopo che un’indagine della polizia lo aveva identificato, i giornalisti della Reuters hanno letto che si parlava esplicitamente di «trasporto di armi verso un campo utilizzato dall’organizzazione terroristica al Qaeda sul confine siriano». Un altro autista avrebbe raccontato all’agenzia britannica che viaggi simili non erano un’eccezione: anche in questo momento, secondo quanto scritto dal Washington Post, la Turchia, insieme a Qatar e Arabia Saudita, sta inviando aiuti alla coalizione di ribelli che prende il nome di Jaysh al Fatah, Esercito della Conquista, che ha portato avanti la vittoriosa offensiva su Idlib, nord siriano. La catena di comando del grande gruppo, è affidata ad al Nusra, la filiale qaedista in Siria.

@danemblog

 

La Turchia ha fornito armi ai ribelli siriani (pure a quelli cattivi)

Perugia ─ La Reuters ha pubblicato un'inchiesta esclusiva, secondo cui la Turchia avrebbe fornito armi ai ribelli siriani tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014. Le fonti dell'agenzia britannica sarebbero due procuratori turchi e alcune gole profonde tra i militari. La fretta di Ankara nel vedere rovesciato il regime del presidente siriano Bashar al Assad è stata cattiva…

Perché la Nato resterà in Afghanistan

Lo scorso 17 maggio, un convoglio dell’European Union Police Mission (EUPOL) è stato oggetto di un attentato dinamitardo nei pressi dell’aeroporto internazionale di Kabul, che ha causato la morte di tre persone, tra cui un agente di sicurezza inglese di scorta al personale della missione europea. L’attentato, rivendicato dai talebani, è solo l’ultimo episodio di una serie di attacchi compiuti…

Tutti gli slalom di Alfano alle Regionali

Angelino Alfano non ha le phisique du role di Umberto Bossi. Di quando il Senatur, ancora nel pieno delle sue forze, a Roma stava al governo con Silvio Berlusconi e sul territorio, battendo la Padania in lungo e in largo, andava predicando la secessione da Roma ladrona. Partito di lotta e di governo, come si suol dire. Come vorrebbe fare…

Pensioni, che cosa penso del rimborso alla Renzi

"Tanto va la pensioncina, che si fugge tuttavia, chi vuol essere lieto sia, del doman non v'e certezza". Vecchi versi di un madrigale, adattati al renzismo odierno. La lettura del decreto legge 65/2015 conferma che Renzi è un gran imbonitore, un cantastorie che maschera la realtà dei fatti. DECRETO LEGGE 65/2015 Alla faccia delle comparsate televisive, i tagli del decreto…

europa

Libia e migranti, cosa succederà (forse) con il comando italiano

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo un estratto dell'articolo di Domenico Cacopardo apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi Il cielo si è fatto più scuro e minaccia tempesta. Benché Federica Mogherini sprizzi soddisfazione da tutti i pori, la strada nella quale ci stiamo incamminando con il consenso di Unione Europea e delle Nazioni Unite (mezzi…

Cina-Russia, tutte le intese cyber per sfidare Washington

Vladimir Putin e Xi Jinping avrebbero raggiunto un accordo sulla sicurezza del cyber spazio per contrastare la supremazia americana. In particolare, secondo il quotidiano online Russia Direct, il patto bilaterale etichettato “patto cyber” sarebbe stato siglato a margine della recente visita del leader cinese a Mosca in occasione della parata militare organizzata dal Cremlino per ricordare la vittoria sulla Germania nella seconda…

Come far diventare paradisiaco l'ambiente di lavoro

Che cosa rende un’azienda eccellente agli occhi di chi vi lavora? Great Place To Work analizza tutti gli anni la qualità dell’ambiente lavorativo attraverso un questionario, distribuito ai dipendenti di circa cento aziende italiane. L’analisi statistica dei dati mostra un profilo dei fattori che hanno maggiore importanza nel creare un eccellente ambiente di lavoro. Vediamo quali sono. Un great place to…

Cosa farà Draghi

I verbali della riunione dello scorso 14-15 aprile non aggiungono nulla al messaggio dell’ultima conferenza stampa di Mario Draghi e ai commenti dei membri del Consiglio: non ci sono elementi, finora, "per riconsiderare l'orientamento della politica monetaria o qualsiasi parametro dell’APP". Il ritmo e tempistica degli acquisti non va dunque messo in discussione anche perché lo scenario di crescita prospettato a…

Festival dell'Energia, tutto il programma (in stile Expo)

Il Festival dell’Energia torna dal 28 al 30 maggio a Milano e assume una prospettiva vicina all’Expo 2015: “Energia per il Pianeta Terra” è il tema scelto per questa VIII edizione. Quindi sostenibilità, innovazione, cultura e sviluppo di un mercato energetico ancora in bilico tra tutela dell’ambiente e diritto alla modernità. Il Festival, ideato da Aris (Agenzia di Ricerche Informazione…

Calcio, ecco come i diritti tv fanno sopravvivere le squadre di serie A

Il sospetto è che Sky, Lega nazionale professionisti di Serie A, Mediaset e Infront avessero trovato un’intesa per spartirsi il mercato dei diritti televisivi sul campionato di calcio di Serie A per il triennio 2015-2018. Per questo, nell'ambito dell’istruttoria scattata martedì sulla vendita dei diritti tv, i funzionari dell'Antitrust e i militari della Guardia di Finanza del nucleo tutela mercati…

×

Iscriviti alla newsletter