Skip to main content

Una nuova arma dell’arsenale russo sembra aver fatto il suo debutto sui campi di battaglia ucraini. Secondo quanto riportato dall’Istituto di ricerca scientifica di Kyiv per gli esami forensi, l’analisi preliminare dei residui di proiettili impiegati dai russi durante l’attacco messo in atto nella notte del 7 febbraio proverebbe infatti che in quell’occasione le forze armate di Mosca abbiamo impiegato un “nuovo” sistema: lo Zircon.

Il sistema 3M22 Zircon (o Tzircon) è un missile da crociera ipersonico, parte delle “superarmi” presentate dal presidente russo Vladimir Putin durante un suo discorso del 2018, che ha completamento definitivamente la fase di testing nel giugno del 2022. Apparentemente capace di viaggiare a una velocità nove volte superiore a quella del suono e con una portata, secondo quanto reso noti da fonti russe, di 1.000 chilometri (circa 625 miglia), anche se le fonti occidentali la fissano invece all’interno di un range che va dai 500 chilometri (circa 310 miglia) ai 750 chilometri (circa 466 miglia). “La significativa frammentazione del missile rende difficile l’identificazione, ma possiamo già dire che l’arma non soddisfa le caratteristiche tattiche e tecniche dichiarate dalla Russia” avrebbe dichiarato il direttore dell’Istituto di Kyiv sul suo canale Telegram.

Sviluppato in funzione anti-nave, originariamente lo Zircon era disponibile soltanto nella versione impiegabile da piattaforme navali, di superficie o meno. Tuttavia, in un secondo momento si è deciso di sviluppare anche una versione per il lancio da piattaforme terrestri.

Mykhailo Shamanov, portavoce dell’amministrazione militare della città di Kyiv, ha dichiarato che è troppo presto per “trarre conclusioni” dal rapporto dell’Istituto, aggiungendo che la gente dovrebbe “aspettare le conclusioni degli esperti”. A Shamanov ha fatto eco il portavoce dell’aeronautica militare ucraina, Yuriy Ihnat, specificando come le forze armate di Kyiv stiano “conducendo gli esami” e che “gli esperti stanno verificando i rottami”.

Facile capire perché un effettivo impiego dello Zircon sia causa di tutti questi timori: nonostante non siano mai state testate fino ad ora sul piano operativo, le sue (presunte caratteristiche lo rendono un avversario temibile per gli ucraini. La velocità ipersonica del sistema russo lo renderebbe infatti invulnerabile anche alle migliori difese missilistiche occidentali come i Patriot, secondo l’associazione Missile Defense Advocacy Alliance: “Se queste informazioni sono accurate, il missile Zircon sarebbe il più veloce al mondo, rendendo quasi impossibile difendersi solo per la sua velocità”, si legge sul sito dell’Alleanza. Che definisce importante anche la nuvola di plasma del missile: “Durante il volo, il missile è completamente coperto da una nube di plasma che assorbe qualsiasi raggio di radiofrequenze e rende il missile invisibile ai radar. Questo permette al missile di non essere individuato mentre si dirige verso l’obiettivo”.

Zircon fa il suo debutto in guerra. Ecco il nuovo missile di Mosca

Alcuni esperti ucraini suggeriscono che il nuovo missile russo, mai impiegato sino ad ora sul campo di battaglia, abbia avuto il battesimo del fuoco in un attacco avvenuto pochi giorni fa. Causando apprensione a Kyiv e non solo

Finanziare la Difesa europea attraverso la Bei. La proposta di Michel

Di Fabrizio Braghini

In Europa, la possibilità che la Banca europea degli investimenti possa finanziare non solo la sicurezza, ma anche la difesa rimane a livello di dibattito politico, ma sta assumendo una crescente priorità. Ne è prova l’appello lanciato dal presidente Michel all’ultimo Forum della Bei, in favore di una “piena Unione della Difesa”. La riflessione dell’analista di politiche europee e di Difesa, Fabrizio Braghini

Batterie stato solido

La Cina tenta il sorpasso sullo sviluppo delle batterie allo stato solido

Su spinta del governo, nasce un consorzio pubblico-privato che raccoglie i principali produttori di batterie cinesi. L’obiettivo: spingere per il perfezionamento e la commercializzazione della nuova frontiera delle batterie elettriche. Un segmento su cui anche l’Occidente spinge per non perdere terreno…

Perché lo stallo economico in Germania è una cattiva notizia anche per l'Italia

Nel Paese è vivo il dibattito attorno a un macro quesito: energia costosa e mobilità elettrica potrebbero provocare la sconfitta dell’industria nazionale? Il governo socialista, trainato dai verdi, sta vedendo franare le proprie certezze politiche e certi propri valori. Soprattutto il fenomeno green, che aveva intercettato una buona fetta di elettorato (anche in uscita dalla Cdu) si è sgonfiato e ora vede più vicina la fine dell’esperienza di governo

Ripensare la mobilità. Sfide e opportunità per politica e imprese

Nella Sala delle Colonne gli Stati generali della mobilità con Domenico Lombardi, Giovanni Orsina, Lorenzo Pireddu, Guido Improta, Fabrizio Ghera, Cesare Pozzi e Veronica Nicotra. Un confronto tra regolatori, enti locali e imprese private per portare il trasporto di linea e non, in una nuova dimensione. Ognuno, però, deve fare la sua parte

Il futuro dell'Intelligenza Artificiale si fa anche in Ucraina. Ecco perché

Sin da pochi mesi dopo l’inizio delle ostilità, diverse aziende tecnologiche straniere hanno cercato forme di collaborazione con l’Ucraina, per motivi ideologici ma anche economici. Ricevendo risposta positiva da Kyiv, che ha visto le opportunità nel lungo periodo

L’Unione detta il mandato della missione in Mar Rosso. Il commento dell'amm. Caffio

Come è stato osservato, il Consiglio non ha autorizzato una missione di “polizia internazionale” o peace-enforcing come quella condotta in Afganistan. Per il Mar Rosso appare più appropriato il riferimento ad un tipo di peace-keeping in cui le forze intervenute applichino robuste regole difensive di ingaggio. L’intervento dell’ammiraglio Fabio Caffio

Biden sbarca su TikTok tra complotti su Taylor Swift e sicurezza nazionale

La campagna elettorale del presidente americano apre il profilo sulla piattaforma cinese in occasione del Super Bowl. Non mancano le critiche, anche nel Partito democratico. Il senatore Warner rilancia la via indiana, ovvero il divieto totale

Milei in visita a Roma. Chi ha incontrato e cosa ha detto

Vaticano, Quirinale, Palazzo Chigi. Le tre tappe del presidente argentino per ribadire la sua avversione allo Stato e alla macchina burocratica: “È l’associazione criminale e il ladrone consuetudinario più grande del mondo”

Contro la Russia serve più Europa (anche nella Difesa). La ricetta per l'Eastern Flank

L’esperto Artin DerSimonian suggerisce che l’Europa occidentale si sostituisca agli Usa nel garantire la presenza militare Nato ad Est. Rassicurando sia gli alleati che gli avversari. E tutelando il legame con Washington

×

Iscriviti alla newsletter