Prima di tutto consiglio di verificare che fine hanno fatto gli interventi per il risanamento ambientale del territorio, a cominciare dal quartiere Tamburi, che erano stati previsti e finanziati con 336 milioni di euro dal Protocollo di Intesa che ho firmato il 26 luglio 2012 con il presidente della Regione Puglia Niki Vendola insieme a Fabrizio Barca e Claudio De…
Economia
L'imbuto Ilva-Mittal e i rischi cinesi della terza via (dell'acciaio)
Silvio Berlusconi ha proposto di immettere “soldi nostri” per uscire dall'imbuto in cui l'Ilva si è cacciata. I parlamentari pugliesi del M5s respingono il tentativo del premier Conte di ragionare sullo scudo. Nel mezzo la suggestione che la Via della Seta cinese si tramuti presto in Via dell'Acciaio, coinvolgendo anche il polo siderurgico di Taranto in questa grande operazione di…
Ilva, Alitalia e le altre. Tutti i dossier aperti al Mise visti da Pennisi
Oggi 12 novembre, san Giosafatte martire, il governo tenta di aprire un negoziato con Arcelor Mittal AM. Per trattare, però, occorre essere in due. Mentre AM ha una posizione chiara e condivisa tra management ed azionisti: smettere di perdere oltre 2 milioni di euro al giorno ed incorrere in vertenze penali per fatti commessi da altri in impianti che all’epoca…
Gli investitori scappano ma si può rimediare. Polillo spiega come
Come rispondere al monito del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella? Al suo grido accorato sulla possibile esplosione di una “bomba sociale”. Non solo l’Ilva, sempre più sinonimo del grande disastro produttivo. Ma anche punta affiorante di un iceberg, la cui base è rappresentata dalle centinaia di vertenze aziendali, aperte e dimenticate. Ma tutte con un comune denominatore: l’abbandono da parte…
Via della Seta, Trieste non è il Pireo. Lo spiega Rossi (Assoporti)
Cosa hanno in comune l'accordo italo-cinese sul porto di Trieste e la privatizzazione del Pireo fatta da Cosco Cina? C'è il rischio che una spregiudicatezza di affari e rapporti inerenti la Via della Seta possa mettere a rischio la sicurezza nazionale sull'altare del business intercontinentale? Secondo Daniele Rossi, presidente di Assoporti, Trieste e Pireo sono due ambiti completamente diversi. In…
Così la crisi delle piccole banche spaventa Pechino
Non è il caso di scomodare Lehman Brothers, il più grande e disastroso crack bancario dell’era moderna (8639 miliardi di debiti, di cui 155 solo in obbligazioni). Ma per l’effetto sistemico che potrebbe avere, come fu per Lehman, allora il discorso regge. La Cina sta scoprendo in queste settimane le crisi bancarie. Sono lontane, almeno per ora, scenari di grosse…
Nessun rischio per Ferrovie con Alitalia. Parola di Battisti
Alitalia non metterà a rischio i piani di Ferrovie e gli investimenti che li sostengono. Parola di Gianfranco Battisti, ceo delle Fs che in un'intervista a Repubblica allontana il rischio di uno scombussolamento degli obiettivi del gruppo, effetto del salvataggio della compagnia, ancora tutto da mettere in sicurezza. "L'ingresso in Alitalia non metterà a rischio gli investimenti di Fs nei…
Ilva e non solo, vi racconto la grande crisi della politica industriale italiana. Parla Benvenuto
Un'acciaieria può essere specchio di un Paese? Sì se l'acciaieria è l'Ilva e il Paese è l'Italia. Il dramma di Taranto riassume alla perfezione o quasi il percorso di un Paese che non ha fatto niente per evitare che un po' alla volta la propria politica industriale venisse fatta a pezzi. Alla fine dunque non c'è molto da stupirsi se…
Licenziare non è follia, l'acciaio è in crisi profonda. Il caso Ilva visto da Bianchi (Confindustria)
Sia chiaro, Confindustria sta vivendo in prima linea il dramma dell'Ilva. Ci sono decine e decine di imprese dell'indotto che rischiano di chiudere bottega se la grande acciaieria di Taranto a sua volta collasserà su se stessa, dopo la decisione di Arcelor Mittal. Attenzione però a non vedere nel gruppo franco-indiano la fonte di tutti i mali. Oltre alla politica,…
La sorpresa Mezzogiorno, altro che deserto industriale. Il commento del prof. Pirro
Ora anche il Sole 24 Ore, quotidiano della Confindustria, incomincia ad offrire una rappresentazione del Mezzogiorno alle soglie della desertificazione industriale? Oggi domenica 10 novembre sono uscite due sue pagine che francamente lasciano molto perplessi. Certo, nessuno nega l’esistenza dei casi aziendali irrisolti ricordati negli articoli, ma nessuno può affermare – se intellettualmente onesto - che essi preludano alla desertificazione…
















