Australia, Canada e Romania. Tre contesti differenti, accomunati però dall’incidenza, a gradazioni diverse, di un unico fattore: Donald Trump. Il caso canadese è emblematico perché nelle consultazioni ha inciso maggiormente la politica estera di quella interna. In Romania l’estrema destra primeggia e l’Europa esce indebolita. Per pronunciarsi definitivamente, bisognerà aspettare il 18 maggio. Colloquio con Giovanni Diamanti, sondaggista e fondatore di YouTrend
intervista
Guerre stellari. La competizione satellitare tra Cina e Occidente vista da Boschetti (Cornell)
Il progetto cinese SpaceSail non è solo una risposta a Starlink, ma un tassello di una strategia più ampia. “E non si limitano soltanto al lato civile, ma anche alla dimensione militare”, nota il ricercatore della Cornell University
Né ulteriore debito né tagli al welfare. La ricetta di Camporini per finanziare la Difesa
Passata la deadline del 30 aprile, sono 16 i Paesi europei che hanno fatto richiesta di poter emettere ulteriore debito per finanziare la propria Difesa in deroga al Patto di stabilità. Come preannunciato, e nonostante fosse stata tra i primi promotori della misura, l’Italia manca all’appello. Il rischio ora è di ritrovarsi tagliati fuori dal resto d’Europa e di non essere in grado di mantenere gli impegni Nato. Esistono anche altre vie per finanziare la Difesa senza toccare il welfare, ma per farlo saranno necessarie disciplina e razionalità. L’intervista al generale Camporini
Sicurezza energetica, così dialoghiamo con gli Usa su nucleare (e non solo). Parla Corvaro
Intervista a Francesco Corvaro, inviato speciale del governo italiano per il cambiamento climatico, di ritorno da un ciclo di incontri negli Stati Uniti. Con Washington c’è tanta strada da fare insieme, sull’atomo le imprese italiane hanno eccellenze migliori di quelle a stelle e strisce. Le rinnovabili? Fondamentali ma è impossibile pensare che bastino a soddisfare la domanda di elettricità
Tra accordo sui minerali e ambizioni zariste. Sinovets (Università di Odessa) fa il punto sull'Ucraina
La firma dell’accordo sui minerali chiude un capitolo, ma difficilmente avrà ripercussioni sul processo negoziale. Che al momento sembra destinato ad arenarsi. Con la guerra che potrebbe durare ancora a lungo. Conversazione con Polina Sinovets, direttrice dell’Odesa Center for Nonproliferation, istituito presso l’Odesa I.I. Mechnikov National University, e visiting scholar dell’Istituto Affari Internazionali
Salario minimo? Per un lavoro di qualità servono più contratti e meno leggi. I consigli di Sacconi
La buona contrattazione è il sale di un lavoro di qualità e ben retribuito. Contro gli infortuni sul posto occorre un approccio più sostanziale e meno burocratico. Il salario minimo? Parliamo della riqualificazione dei lavoratori. Intervista a Maurizio Sacconi, già ministro del Lavoro
India-Pakistan, cresce il rischio di escalation militare. L’analisi di Marino (Cesi)
Dopo il grave attentato del 22 aprile in Kashmir, l’India punta il dito contro Islamabad e prepara una possibile risposta militare. Nella regione si moltiplicano le violazioni del cessate il fuoco e crescono le tensioni lungo il confine. Per Tiziano Marino (Cesi), il rischio di un’escalation tra i due Paesi, entrambi dotati di armi nucleari, non è da escludere, ma gli interessi in gioco vanno ben oltre Nuova Delhi e Islamabad
Tra Italia e Turchia un’alleanza industriale nel segno della pragmaticità. Intervista a Cossiga (Aiad)
L’intesa tra Italia e Turchia nel settore della Difesa si consolida attraverso nuovi accordi industriali, in particolare sul fronte dei droni. In un’Europa ancora in ritardo su queste tecnologie strategiche, Roma sceglie un approccio pragmatico, rafforzando i legami con un attore centrale per la Nato e il Mediterraneo. Una collaborazione che apre scenari industriali rilevanti e rafforza il posizionamento italiano nel nuovo equilibrio euro-mediterraneo. L’intervista a Giuseppe Cossiga, presidente della Federazione delle aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad)
La Germania riarmata, le spese a debito e il nodo sui fondi di coesione europei. Intervista a Nelli Feroci (Iai)
La Germania sarà il primo Paese dell’Ue a chiedere formalmente lo scorporo delle spese militari dal Patto di stabilità. Berlino intende rilanciare la propria difesa con nuove risorse a debito, in un contesto europeo segnato da minacce esterne e da un possibile disimpegno americano. L’Italia, invece, mantiene la linea della prudenza, mentre a Bruxelles si discute la revisione dei meccanismi di coesione. Intervista con l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci (Iai)
Difesa e competitività. Il futuro dell'Europa (con gli Usa) passa dall'Italia. Parla De Meo
Dal rafforzamento dei rapporti con gli Stati Uniti, partner storico e caposaldo Occidentale, fino alla necessità di una maggiore competitività europea. Ora la Difesa è un tema centrale, non più rinviare: serve ricorrere al debito comune. Il legame tra Italia e Germania è sempre più stretto. E il baricentro europeo? È al centro. Colloquio con l’eurodeputato di Forza Italia, Salvatore De Meo