Ankara vuole l'S-400 russo e difficilmente ci rinuncerà. Allo stesso modo, non è disposta a privarsi degli F-35, gli avanzati velivoli di quinta generazione su cui ha puntato per le ambizioni di potenza più che regionale. Per questo, il tentativo turco è ora la separazione dei due dossier, tinteggiandoli entrambi come “politici” così da avere margine di manovra direttamente con…
James Bond
Perché un attentato a Bengasi è un problema enorme per il terrorismo in Libia
Un’autobomba è esplosa oggi nel quartiere Hawari di Bengasi, che è la principale città della Cirenaica, la regione orientale della Libia militarmente controllata dall'autoproclamato Feldmaresciallo, Khalifa Haftar, che dal 4 aprile scorso ha lanciato un'aggressione per rovesciare il governo onusiano di Tripoli, conquistare tutto il Paese e configurarsi come nuovo rais. Ci sarebbero almeno quattro morti e altri feriti, perché l'ordigno è esploso in mezzo…
Huawei, Washington mantiene la promessa (ma non cambia idea sul rischio cinese)
L'annuncio, un po' a sorpresa, era arrivato dal presidente Usa Donald Trump durante il G20 di Osaka e ora l'amministrazione si accinge a compiere il primo passo di una scelta tesa sia alla distensione dei rapporti con la Cina sia alla non eccessiva penalizzazione delle aziende americane. Nel caso in cui non ci siano minacce alla sicurezza nazionale, il governo…
Perché serve una Guardia costiera europea. L'opinione di Nones
Mai come quest’anno si discute sulla mancanza di una Gce-Guardia costiera europea. Se i confini marittimi degli Stati membri sono anche i confini dell’Unione europea, non si vede come la loro sorveglianza e controllo non debba coinvolgere anche le istituzioni europee. Vi dovrebbe, quindi, essere una condivisione delle responsabilità e degli oneri diretti e indiretti che questa situazione comporta. La…
La Francia ha forze speciali in Libia. Al fianco di Haftar
Il New York Times ha uno scoop importante per gli equilibri sul dossier Libia e non solo. Secondo le informazioni raccolte dal giornale americano, nell'avamposto tattico di Gharyan c'erano quattro lanciarazzi Javelin di fabbricazione Usa che erano stati venduti alla Francia nel 2010. Per comprendere la profondità politica della notizia va però ricostruito lo scenario. Gharyan è una località su un…
L'industria della Difesa verso il mercato asiatico. La missione di Tofalo in Vietnam
“Rafforzare e consolidare sempre più i nostri rapporti con i Paesi del sud est asiatico per essere protagonisti in un mercato tanto strategico quanto dinamico, destinato a espandersi significativamente in tempi molto brevi”. È stato questo l'obiettivo della missione in Vietnam del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, condita da diversi appuntamenti tra eventi industriali e incontri con i vertici del…
Perché il governo fa bene a non mandare soldati in Siria. Il punto di Jean
Non c'è alcun rischio di erodere il rapporto con l'alleato d'oltreoceano rifiutando l'invio di soldati italiani in Siria. D'altra parte, ciò che non è andato già a Washington è il memorandum siglato con i cinesi. Parola del generale Carlo Jean, esperto di affari militari e docente di Studi strategici in vari atenei tra cui la Luiss Guido Carli di Roma.…
Così Cina e Russia mettono a (cyber) rischio i satelliti Nato. Report Chatham House
Dal punto di vista delle capacità informatiche, gli Stati Uniti sono spesso considerati dei “fuoriclasse”. Tuttavia, un nuovo rapporto di ricerca pubblicato da uno dei think tank più rinomati al mondo, il londinese Chatham House, ha rivelato la presenza di vulnerabilità nei sistemi satellitari di comando e controllo che trasmettono dati “mission-critical” e che vengono utilizzati sia dagli Stati Uniti sia in…
Perché i legami tra Huawei e governo cinese non sono favole. Parla Terzi
Una nuova ricerca condotta dal professore e ricercatore Christopher Balding - già co-autore di un report che analizzava la struttura societaria di Huawei - mette in luce i presunti legami di decine di dipendenti del colosso cinese con l'apparato militare e di intelligence della Repubblica Popolare. Circostanze che, nonostante le smentite di Pechino e della sua telco di punta, non stupiscono…
Così l'Isis usa Telegram per la cyber jihad. Ricerca GWU
Che i jihadisti, compresi quelli dell'Isis, usino app di messaggistica crittografata come Telegram per comunicare e fare proseliti non è certo un mistero. Ma un nuovo report del Program on Extremism della George Washington University, diretto dall'italiano Lorenzo Vidino, approfondisce l'ecosistema di comunicazione che riguarda in particolare la comunità anglofona degli aderenti al gruppo terroristico, evidenziando aspetti interessanti. PERCHÉ TELEGRAM…