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Cara Meloni, è Draghi il tuo prezioso alleato. Vietato litigare

L’importanza di un rapporto solido è utile anzitutto al Paese e non di meno alla Meloni. Il punto non è rimpallare le responsabilità ma è come andare avanti. Si può andare avanti solo se uniti

Cosa succede al salvinismo se al Senato la spunta Calderoli

Il suo nome come seconda carica dello Stato potrebbe essere la prima mossa interna della Lega post salviniana che inizia un’altra pagina della sua storia. Dai territori musi lunghi, anche per Fontana e Crippa. E c’è chi guarda al nuovo corso di Romeo e Molinari

Fini e Meloni, il percorso verso il trionfo politico. L'opinione di Zacchera

Rammarico e forse nostalgia in Fini per occasioni perdute, ma la storia – come sempre – non si costruisce quando è ormai passato l’attimo fuggente. In questo senso può restare però a Fini la soddisfazione di aver visto nella Meloni una leader già diversi anni fa, quando nessuno l’avrebbe scommesso. L’opinione di Marco Zacchera

Come la sinistra reagisce al ritorno in campo di Veltroni, D'Alema e Bersani

Bazoli (Pd): “Trovo surreale sia i consigli del giorno dopo sia i consigli a sciogliersi: non siamo a un punto morto. Per fortuna che c’è il Partito democratico: teniamocelo stretto”. Scotto (Art1): “Una chiamata interurbana a tutto il campo largo prima del congresso? Nessuno si sciolga, insieme costruiamo una nuova idea del mondo con meno liberismo e più collettivo”

Sul senso fascista dell'antifascismo. Il commento di Ippolito

La cosa importante è non accompagnare mai quello che si ritiene giusto, destra o sinistra, tradizione o modernità, Stato o individuo, doveri o diritti che siano, ad una mentalità manichea nei riguardi degli altri da cui si dissente. Perché è quest’ultimo il segno sicuro che si sta inseguendo un metodo di azione fascista. Il commento di Benedetto Ippolito

Campagna elettorale, promossi e bocciati (nella comunicazione)

Di Umberto Malusà

Lo stile comunicativo della campagna elettorale non ha brillato, eppure si possono riconoscere meriti e demeriti. I primi a Calenda e Meloni, che hanno saputo parlare in modo chiaro agli elettori, i secondi a Letta e Salvini, poco efficaci nelle loro strategie. L’intervento di Umberto Malusà

Un Letta-bis, seguendo il modello Mattarella? Il mosaico di Fusi

Il metodo Mattarella si porta dietro delle conseguenze problematiche, prima fra tutte il mancato rinnovamento e il ricambio se non generazionale almeno delle facce. Ma la partita è complicata, il verdetto delle urne ha sparso sale sulle ferite e Letta confermato può essere il balsamo giusto. La rubrica di Carlo Fusi

Lega, il consiglio guadagna tempo ma non centra i temi. L'analisi di Magatti

“Dopo aver superato la fase federalista e dopo quella populista alla Lega serve una fase nuova”, dice a Formiche.net il sociologo Mauro Magatti. “È chiaro che questo presupporrebbe un altro segretario. Un volto nuovo”. E sui ministri: “Meloni sarà di manica larga col Carroccio, ma le serve una squadra credibile anche all’estero”

Meloni stretta tra bollette e imprenditori. Le rassicurazioni di Donazzan

Da un lato la sala Verde di Palazzo Chigi, chiusa da Renzi alla triplice, si può riaprire con la premier in pectore. Dall’altro, viale dell’Astronomia chiede risposte che non siano prepensionamenti e slogan. Donazzan: “Giorgia Meloni farà più aperture, non solo alla triplice: le libere professioni saranno ai tavoli”

Verso un bipolarismo nel centrosinistra? Giro d'orizzonti sulla proposta Calenda

Carlo Calenda chiede, ancora una volta, al Pd di scegliere: con i riformisti o con il Movimento 5 Stelle? Cosa ne pensano Giuseppe Benedetto (Fondazione Einaudi), Michele Fina, neo parlamentare dem eletto in Abruzzo e Luca Di Egidio, candidato con Azione-Italia Viva e consigliere del Municipio VII di Roma

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