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La sindrome del Papeete e le turbolenze per Draghi. Parla Orsina

Il politologo e direttore della Luiss School of Government: “Il viaggio a Mosca, se davvero venisse fatto, sarebbe senz’altro un problema enorme per l’Esecutivo. Un partito che è in maggioranza e che conduce una politica estera autonoma durante un conflitto, in questa forma, rischia di fare un danno grave all’intero Paese”. E sull’ultimo anno di governo Draghi pensa che…

Dopo la guerra e la pandemia, c'è fame di cultura. Parola di Franceschini

È proprio nei momenti di asperità che il bisogno di arte e bellezza si avverte di più, e ci accorgiamo di quanto siano indispensabili. Pubblichiamo un estratto del libro “Con la cultura non si mangia?” del ministro della Cultura Dario Franceschini (La nave di Teseo, 2022)

Salvini sogna Mosca in mezzo all'incubo di un Paese senza bussola

Dopo la tornata amministrativa di metà giugno, referendum sulla giustizia compresi, si viaggia verso le elezioni politiche. Con schieramenti lacerati, no-Draghi contro atlantici, alleanze innaturali, primarie immaginarie e il coperchio di una nuova legge elettorale sulla pentola che bolle. Il mosaico di Carlo Fusi per orientarsi nella confusione italiana

Le ultime parole che mi disse Ciriaco. Bianco e la lezione di De Mita

L’ex ministro dell’Istruzione: “È stato il teorico più robusto che abbia avuto la Dc, di quella politica fondata sulla solidità delle istituzioni”. Il De Mita uomo? “Aveva delle grandi delicatezze umane che oggi sono merce rara”. E poi il rapporto personale: “Tra noi non sono certamente mancati dissensi e incomprensioni, ma ha resistito sempre il filo dell’amicizia e del rispetto”

La pace di Salvini e Meloni (non sull'Ucraina). L'incontro al parco Rabin

Di Luciano Tirinnanzi

Vicini su Israele e Orban, divisi sulle armi e il sostegno all’Ucraina. I due leader del centrodestra alla riapertura del parco intitolato al premio Nobel per la pace si studiano a distanza, tra i discorsi di Di Maio e Gualtieri. Ecco cos’hanno detto

L'orgoglio del passato e le idee nuove di De Mita. Parla Castagnetti

L’ex segretario del Partito Popolare: “Il popolarismo era la bussola che guidava la sua azione politica, e in qualche modo lì identificava l’antidoto al populismo. Ma oltre ai riferimenti intellettuali, era lui stesso ad avere un’ambizione di pensiero”

Buon viaggio a De Mita, l'ultimo testimone

Buon viaggio a Ciriaco De Mita, tra gli ultimi grandi testimoni della Dc. Dalle cattedre della Cattolica agli scranni del governo, cronistoria di un super-democristiano. Il ricordo di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence

Pensioni e quota 62. Cioè la scoperta del cavallo da corsa

È essenziale che se e quando si aprirà il “tavolo” sulla previdenza non ci si focalizzi sulla transizione immediata da Quota 100 ma si guardi al medio e lungo periodo per iniziare da ora ad allestire una riforma graduale e progressiva. Il commento di Giuseppe Pennisi

Quando De Mita mi disse che non avrei fatto carriera. Il ricordo di Pomicino

Di Giulia Gigante

L’ex ministro della Funzione pubblica nel governo De Mita ricorda lo storico segretario Dc morto oggi a 94 anni. La conoscenza nel 1976, la simpatia a pelle, le divergenze di vedute ma anche una grande stima reciproca. Conversazione con Paolo Cirino Pomicino

Meloni, Letta e il centro fantasma. Scrive Ippolito

Il punto che nel quadro politico italiano fa veramente riflettere è lo spazio di centro del nostro scacchiere, divenuto una specie di spettro introvabile. L’Italia che vanta da sempre un elettorato in gran parte moderato, la cosiddetta area democristiana, non sembra avere più proposte attrattive e solide in questo senso. Il commento di Benedetto Ippolito

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