Per molto meno, nel confronto – ancora non apertamente militare – in Venezuela tra governo e opposizione, si parla senza tema di esagerare di guerra fredda tra Stati Uniti e Russia, potenze che si competono l’influenza sul paese latino-americano: invece in Libia, dove due paesi amici e fondatori dell’Unione europea, la Francia e l’Italia, risultano supportare due schieramenti in guerra…
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Il restauro di Notre-Dame e il radicamento della memoria
Viollet-le-Duc, insieme a Lassus, assume l’incarico del restauro di Notre-Dame nel 1844, al termine di un concorso pubblico, ma, soprattutto, a conclusione di un travagliato periodo, iniziato nel 1819, quando i lavori sono, dapprima assegnati, e poi rimossi (1842), a Godde, considerato troppo inesperto e scarso conoscitore dell’architettura gotica. L’edificio versa in condizioni molto precarie, dovute anche alle vandalizzazioni compiute…
Che fine hanno fatto i gilet gialli. Cronache da una Parigi esausta
Come ogni fine settimana da quattro mesi, lo scorso sabato i gilet gialli si sono dati appuntamento nel centro di Parigi e in altri luoghi emblematici della Francia. L’obiettivo, anche questa volta, è manifestare contro il presidente Emmanuel Macron e le sue politiche di governo. Mentre alcuni commercianti della lussuosa via Champs-Élysées hanno deciso di restare chiusi per evitare danni,…
Fuoco su Parigi. La deriva violenta dei gilet gialli che avvantaggia Macron
Ancora auto incendiate, un palazzo in fiamme, scontri con la polizia. I gilet gialli continuano le loro proteste nelle strade di Parigi, consuetudine ormai acquisita dei fine settimana transalpini. Il fuoco è stato appiccato nella filiale di una banca sulla Franklin Roosevelt Avenue mentre gli Champs Elysees hanno fatto di nuovo da scenario per fumogeni, molotov e manganelli. Da quando…
Trump, l’Europa, i dazi e il multilateralismo secondo Villafranca (Ispi)
Il G7 di giugno si è chiuso con uno strappo clamoroso: Trump si è rifiutato di firmare il comunicato finale lanciando tweet di fuoco in direzione dell’organizzatore dell’incontro, il primo ministro canadese Trudeau. Il G7 era nato negli anni Settanta come incontro dei leader delle grandi e ricche democrazie industrializzate con l’obiettivo di dar prova di unità e efficacia nell’affrontare…
I dolori (di welfare) del giovane Macron
Non è tutto oro quello che luccica sotto la Torre Eiffel. Di risultati sino ad oggi Emmanuel Macron ne ha portati a casa alcuni, come il buon accordo commerciale con la Cina, il rapporto recuperato con il principe saudita MBS (Bin Salman) in ottica futura, il filo diretto con Donald Trump costruito dal nulla. È sul fronte interno, però, che…
Tra manager e aziende ecco come Parigi muove un pezzo di economia italiana
Non è solo per i vari Decathlon, Auchan o Carrefour. Giganti made in France che in una decine di anni hanno letteralmente riscritto le regole della grande distribuzione in Italia e che oggi rappresentano nel Bel Paese, ma anche nel resto del mondo, il fronte compatto anti-Amazon. La Francia in Italia è qualcosa di più. È buona pratica ricordarlo, nei giorni…
Il futuro delle città passa per l'energia (e la capacità di resilienza)
Nei momenti di profonda trasformazione nell’anima e nei rumori della città, l’esposizione a rischi di natura ambientale, sociale ed economica – su tutte le infrastrutture – aumentano in modo significativo. Chi intraprende percorsi di cambiamento si espone naturalmente a possibili fallimenti, ma questi possono essere mitigati grazie alle scienze anticipatorie e a un’adeguata gestione dei rischi. A partire da questa…
Il nuovo capitolo della missione in Niger e l'ipotesi delle pressioni francesi secondo Nicola Latorre
Sul Niger “patti chiari e amicizia lunga, con la Francia come con tutti”. Nel frattempo, guai ad aprire un contenzioso con Parigi sulla base di quelle che restano congetture. Parole di Nicola Latorre, già presidente della commissione Difesa del Senato, con cui abbiamo parlato del nuovo capito della saga relativa alla missione italiana nel Paese africano. Questa mattina, infatti, su alcuni…
Difesa europea, se l'asse franco-tedesco traballa
Il motore franco-tedesco per la difesa europea potrebbe essersi ingolfato, lasciando all'Italia spazi per un ruolo da protagonista, a patto che ritrovi presto stabilità politica. Dalla Pesco all'export militare, le divergenze tra la cancelliera Merkel e il presidente Macron si stanno infatti facendo sempre più evidenti. SE LA MERKEL PRENDE LE DISTANZE DA MACRON Dopo i mesi di stallo per…