Skip to main content

Perfino gli spazzolini elettrici possono rappresentare una minaccia cyber. Potrebbero essere collegati tra loro in una cosiddetta botnet al fine di un un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) che sovraccarica siti e server con enormi quantità di traffico web. Secondo il quotidiano svizzero Aargauer Zeitung, che per primo ha riportato la minaccia, i principali siti web potrebbero essere messi offline a causa dell’attacco, con conseguente perdita di milioni di dollari di ricavi.

È uno scenario ipotetico presentato alla conferenza tecnologica CES di Las Vegas il mese scorso, ha chiarito la società di sicurezza informatica Fortinet a The Independent. “Il tema degli spazzolini da denti utilizzati per attacchi DDoS è stato presentato durante un’intervista come esempio di un determinato tipo di attacco e non si basa su ricerche di Fortinet o dei FortiGuard Labs”, ha dichiarato un portavoce al giornale britannico.

Fortinet ha messo in guardia dai pericoli dei dispositivi smart, tra cui webcam, baby monitor, campanelli ed elettrodomestici. “Ogni dispositivo connesso a Internet è un potenziale bersaglio o può essere utilizzato in modo improprio per un attacco”, ha dichiarato Stefan Züger, responsabile della tecnologia di sistema di Fortinet Svizzera. Züger ha consigliato ai proprietari di tecnologie intelligenti di adottare misure di protezione. “Altrimenti, prima o poi si diventerà vittime, o il proprio dispositivo verrà utilizzato in modo improprio per un attacco”, ha affermato.

La popolarità di questi dispositivi sta crescendo. Ma assieme alla popolarità crescono le preoccupazioni in materia di sicurezza. Un recente rapporto della società di prestazioni di rete Netscout ha rilevato una “crescita senza precedenti” delle botnet malevoli, con un raddoppio delle attività nel mese di gennaio. “Questi livelli costantemente elevati indicano una nuova arma del cloud contro l’Internet globale” e conferma che “è in corso una nuova pericolosa ondata di criminalità informatica”, si legge nel rapporto. “Questa battaglia è appena iniziata e l’avversario sta effettuando una ricognizione per scoprire le aree da sfruttare”.

Anche gli spazzolini elettrici possono rappresentare una minaccia cyber

Cresce la popolarità dei dispositivi smart, compresi webcam, baby monitor, campanelli ed elettrodomestici. E aumentano anche le preoccupazioni sulla sicurezza informatica con il rischio di attacchi DDoS

È il momento di recuperare il rapporto tra etica e finanza. Il commento di Pedrizzi

Serve mirare a ricucire lo strappo del legame dell’economia con le scienze morali, per un superamento della concezione dell’homo oeconomicus, fondata sulla presunta razionalità strumentale. Una razionalità a ben vedere paradossale visto che alla luce della dura lezione dei fatti è stata proprio l’indifferenza etica al bene comune a generare la crisi e poi la povertà. Il commento di Riccardo Pedrizzi

Cbam e Sud globale, l’impervia strada verso una transizione verde ed equa

Di Piergiuseppe Morone e Alessandra Alfino

Il dazio climatico e anti-dumping che l’Ue sta implementando ai suoi confini rischia di colpire lo sviluppo (e la transizione verde) dei Paesi emergenti. La chiave della soluzione è nei fondi che ne deriveranno. Il punto di Piergiuseppe Morone, professore di politica economica all’Unitelma Sapienza, e Alessandra Alfino

Partita a scacchi tra Yerevan e Mosca. L'Armenia sceglie (quasi) l'Occidente

Una mossa che si presta ad una doppia valutazione: se da un lato l’Armenia in questo modo mostra di sposare ulteriormente la propria alleanza con l’Occidente in chiave futura, dall’altro spicca in chiave presente la contiguità di valori e sentimenti con la Francia, con cui la relazione resta solida, anzi, da un punto di vista geopolitico si intreccia ancora di più (con tutto ciò che comporta a livello di micro alleanze)

Orban e la politica del “leverage”. L'analisi di Carteny

Se l’amicizia storica tra Giorgia Meloni e Viktor Orban può risultare utile nella mediazione di corridoio, a Bruxelles le “leve” e i veti ungheresi sono sempre utili soprattutto al Paese danubiano, e molto meno per coloro, come l’Italia, che tentano di costruire ed ampliare lo schieramento conservatore, in ambito di materie particolarmente controverse (come le strategie di sicurezza europea e le politiche migratorie). L’analisi di Andrea Carteny, docente di Relazioni internazionali alla Sapienza di Roma

Perché è il momento di un partito costituzionale. Scrive Merlo

Le elezioni europee possono rappresentare lo spartiacque decisivo che segna la netta discontinuità rispetto alla fase che abbiamo vissuto sino ad oggi. Una discontinuità, ed una scommessa, che si sostanziano di un solo progetto. Ovvero, un partito che potremmo definire “costituzionale” che coltiva l’ambizione di rappresentare quei riformismi di governo che nel passato erano rappresentati dalla forze politiche del cosiddetto pentapartito. Il commento di Giorgio Merlo

Chi è Alexander Stubb, il presidente che guiderà Helsinki nella Nato

Con la vittoria ai ballottaggi presidenziali, Stubb ritorna ufficialmente nella politica finlandese dopo anni di assenza. Dietro il suo ritorno, la rinnovata aggressività di Mosca e i rischi che essa comporta per i finnici

Blitz israeliano a Rafah. Cosa (non) cambia con la liberazione dei due ostaggi di Hamas

Mentre i quattro leader dell’intelligence di Egitto, Qatar, Usa e Israele muovono la diplomazia, le Idf annunciano la liberazione di due ostaggi da Rafah, dove presto Netanyahu potrebbe dirigere l’invasione contro Hamas, col rischio di indispettire Washington, Cairo, Riad e Abu Dhabi

Grosso guaio in Russia. Ora il Cremlino ammette il voltafaccia delle banche cinesi

Dopo il caso della banca commerciale di Chouzhou, che ha negato a Mosca i pagamenti per le importazioni dal Dragone, dal Cremlino ammettono che altri istituti stanno prendendo le distanze, per timore delle sanzioni

"Pronto, sono Biden: non votare per me". Come l'IA stava manipolando le elezioni in New Hampshire

Tra le cinquemila e le ventimila persone hanno ricevuto una chiamata dal finto presidente degli Stati Uniti. Era un deep fake, ovviamente, ma è l’ennesima dimostrazione di come l’intelligenza artificiale è entrata di diritto nelle presidenziali americane: per vincerle, perfino Biden è sbarcato su TikTok

×

Iscriviti alla newsletter