Skip to main content

La risposta di Google al ChatGPT di OpenAI si chiama Bard, un richiamo al Bardo William Shakespeare, che “mira a combinare l’ampiezza della conoscenza mondiale con la potenza, l’intelligenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”, ha affermato il Ceo Sunder Pichai, le cui parole sono state racchiuse in un comunicato. Il software, basato sul modello LaMDA (Language Model for Dialogue Applications) dell’azienda, prenderà le informazioni da Internet “per fornire risposte fresche e di alta qualità. Può essere uno strumento per la creatività e un trampolino di lancio per la curiosità”, ha aggiunto. “Per esempio, aiutando a spiegare a un bambino o una bambina di nove anni le nuove scoperte del telescopio spaziale James Webb della Nasa, per saperne di più sui migliori attaccanti di calcio in questo momento o per ottenere consigli su come migliorare le proprie competenze”.

“Due anni fa abbiamo lanciato LaMDA”, ha ricordato l’amministratore delegato. “Abbiamo lavorato su una versione sperimentale per un servizio colloquiale di intelligenza artificiale” – incentrato appunto su questo modello – “che abbiamo chiamato Bard. E oggi ci spingiamo un altro passo in avanti”.  Il robot sarà sottoposto a una fase sperimentale, così che possa essere ultimato da “collaudatori fidati prima di renderlo più ampiamente disponibile al pubblico nelle prossime settimane”. Si tratta di un gruppo di esperti, geograficamente dislocati, che daranno una mano a Google a capire l’uso dell’IA da parte degli utenti. “Uniremo i feedback esterni con i nostri test interni per assicurarci che le risposte di Bard siano di qualità, sicure e fondate sul mondo reale”, ha continuato Pichai.

La vicenda acquista un fascino particolare. Non solo perché segue l’investimento di 300 milioni di dollari da parte di Google nella start-up Anthropic annunciato pochi giorni fa, ma perché l’azienda sta facendo dei grandi passi in avanti grazie all’IA. LaMDA è finita al centro del dibattito negli ultimi mesi per via delle sue macchine “senzienti”, in grado comprendere meglio di elementi di contesto di un dialogo. Ora, lo stesso strumento viene sfruttato per il chatbot di Google.

È impossibile non vedere nell’annuncio di Pichai una contromossa a Microsoft, che ha investito 10 miliardi in OpenAI, creatrice di ChatGPT e DALL-E. Il Ceo Satya Nadella condividerà “alcuni progressi su diversi progetti entusiasmanti”, ma non è dato sapere quali. Ma saranno legati alla sfida sull’Intelligenza Artificiale, che ormai interessa sempre più società.

Baidu ha invece annunciato di voler lanciare il suo chatbot, Ernie Bot, permettendo al suo titolo di schizzare del 13% a Hong Kong. L’azienda cinese “dovrebbe essere in grado di completare i test interni” a marzo, quando spera di metterlo “a disposizione del grande pubblico”.

È una corsa serrata, che interessa sempre più Big Tech. Al ChatGTP, come abbiamo visto, hanno già risposto le concorrenti Google e Baidu, con la promessa di Mark Zuckerberg di trasformare la sua Meta nel traino dell’IA. Non a caso, il 15 novembre scorso, è stato rilasciato Galactica, un modello di apprendimento linguistico capace di riassumere articoli scientifici (su cui, invece, ChatGTP fa ancora fatica). È tuttavia durato il tempo tre giorni, prima di essere rimesso in fase di sperimentazione.

Il chatbot appare come lo strumento del futuro. Potrebbe essere utile anche per il settore del marketing, così come per le semplici aziende visto che è capace di generare report delle riunioni su Teams (una versione più costosa è stata lanciata a inizio settimana da Microsoft), effettuare previsioni e analisi delle immagini. Ma soprattutto, potrebbe rivoluzionare i motori di ricerca, un campo dove Google ha fatto da padrone per decenni.

I limiti di questo strumento sono ancora tanti ed evidenti, ma è lì che si trova il terreno di conquista su cui le grandi società tech si stanno scontrando. Chi riuscirà ad abbinare nel miglior modo possibile gli strumenti di IA – come il Natural Language e, quindi, i chatbot – a questi sistemi di ricerca, non avrà forse vinto la gara, ma otterrà un vantaggio non di poco conto.

Google lancia il suo chatbot, Bard. La risposta a ChatGPT nella corsa all'AI

L’azienda guidata da Sundar Pichai annuncia il suo strumento basato sul modello di apprendimento linguistico LaMDA. Si tratta di una risposta a quello di OpenAI. Come lei, anche Baidu ha intenzione di lanciare il suo progetto a marzo. L’ennesimo capitolo di una sfida che vede coinvolte tutte le grandi società tech

Telefonata Meloni-bin Salman. Roma e Riad partner strategici nel Mediterraneo allargato

I due leader di governo hanno discusso di come implementare le strategie che riguardano gli interessi comuni. Si allarga al Golfo l’attività italiana nel Mediterraneo allargato, con il ministro Crosetto negli Emirati e la leadership qatarina presto a Roma

Le indiscrezioni sulla visita di Zelensky a Bruxelles

Il viaggio del leader ucraino è in forse a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza. La sua visita rivelata sui social tre giorni prima della data prevista crea parecchi grattacapi nella capitale delle istituzioni europee

La linea sottile tra privacy, sicurezza nazionale e dati personali

Di Giuseppe Colosimo

Uno Stato o un’unione di Stati è sana quando i diritti fondamentali dell’individuo si bilanciano con le necessità di intelligence legate a contrastare fenomeni come il terrorismo, le reti criminali internazionali e le guerre. L’intervento di Giuseppe Colosimo, Cyber Security Director

Ecco Amazonas Nexus, il satellite contro il digital divide in America

Un Falcon 9 di SpaceX ha portato in orbita il satellite per telecomunicazioni Amazonas Nexus, progettato e realizzato da Thales Alenia Space, insieme al trasponder Pathfinder 2 della Us Space force. Grazie alle sue prestazioni e flessibilità, Amazonas Nexus dell’operatore Hispasat si prepara a fornire supporto al contrasto del digital divide nelle Americhe

Primo sì dell'Europa all'Italia. La due giorni di Urso a Stoccolma

Il ministro per le Imprese incassa l’appoggio di Breton​ e apre la strada per la creazione di una politica industriale continentale a prova di Cina. Ora palla al Consiglio europeo, con lo spettro di uno sgambetto dei Paesi frugali

Il debito degli altri. L'analisi del prof. Pennisi

Trent’anni fa Bettino Craxi, tracciava all’Onu il percorso per risolvere il problema del debito dei Paesi in via di sviluppo. Nei corridoi del Palazzo di Vetro, a New York, se ne parla ancora e… Il commento di Giuseppe Pennisi

La proposta della Commissione sugli aiuti di Stato conviene anche all'Italia

La proposta della Commissione si presenta come una buona base di accordo che, con qualche miglioramento in alcuni punti, conviene anche all’Italia. Migliorie ottenibili con un atteggiamento costruttivo nel negoziato che seguirà. Perché spetta ad ogni modo al Paese fare finalmente scelte strategiche, per impegnarsi nel suo avanzamento tecnologico. L’analisi di Salvatore Zecchini

La militanza come antibiotico per l'antipolitica. Tatarella visto da Giubilei

In vista dell’evento in Senato dell’8 febbraio, ecco l’intervento del presidente della Fondazione Tatarella: “Uno stimolo per i più giovani: la sua storia dimostra come da una piccola città sia possibile arrivare al vertice delle istituzioni senza però mai snaturarsi né perdere la genuinità che è rimasta per tutta la vita un suo tratto distintivo”

No alla rottamazione, sì al riformismo. Bonaccini spiega il Pd che verrà

Il governatore emiliano-romagnolo in questa intervista a Formiche.net spiega i punti principali della sua mozione congressuale, non lesina critiche al governo (anche sul caso Cospito) e pone grande attenzione sul tema dell’autonomia differenziata. Sulle alleanze non ha dubbi: “Mi pare che Terzo Polo e Movimento 5 Stelle siano più impegnati a fare opposizione al Pd piuttosto che a Meloni”

×

Iscriviti alla newsletter