Skip to main content

Non conosco Francesco Rocca e non ho rapporti col centrodestra da quando, lo scorso 20 luglio, votai la fiducia a Mario Draghi in Senato. Epperò, c’è qualcosa che non torna.

Non torna, ad esempio, il fatto che più d’un giornale di sinistra accusi il candidato del centrodestra alla Regione Lazio di essere più o meno fascista e al tempo stesso di essersi macchiato di un reato in gioventù. Il reato fu in effetti orribile: spaccio di eroina. Francesco Rocca aveva 19 anni. Fu arrestato, nel 1987 fu condannato, collaborò con la giustizia, scontò una condanna a tre anni e due mesi di reclusione.

Ora, secondo la Costituzione italiana e secondo i principi universali dello Stato di diritto su cui si fonda il nostro ordinamento giudiziario, la funzione della pena non è afflittiva, ma rieducativa. Vige, cioè,il presupposto che la persona possa redimersi. Presupposto negato, spesso, da una certa destra, che la sinistra qualifica “fascista”, la quale ha fatto del “buttare la chiave” la propria retorica.

Ebbene, il giovane Francesco Rocca ha sbagliato e per il suo errore a pagato. Poi si è rifatto una vita. Si è laureato in Giurispridenza, ha lavorato come avvocato per la Caritas, è infine diventato presidente della Croce Rossa italiana. Eppure, Repubblica non è il solo giornale a iniziare le proprie cronache con una inesorabile “spacciava eroina” (articolo di Francesco Merlo del 16 gennaio). Si comincia così, per poi dargli di fascista a causa della propria militanza politica nelle organizzazioni giovanili del Movimento sociale italiano. Titolo emblematico: “Commissario Rocca, il nero di Ostia dalla galera al palazzo”. Viene, allora, da domandarsi quale sia, nella becera semplificazione dei giorni nostri, la differenza tra fascismo formale e fascismo sostanziale. Viene da chiedersi se davvero il bel mondo progressista sia così lontano da quel determinismo fascista il cui teorico incombere tanto li allarma.

Francesco Rocca si è difeso dicendo grossomodo così: “Ero giovane, ho sbagliato, ma del resto anche Eugenio Scalfari sbagliò nel celebrare il fascismo in gioventù”. Non l’avesse mai fatto. Michele Serra, sempre su Repubblica, lo ha subito canzonato e in un certo senso bastonato. “Scalfari ha fatto e scritto in favore della democrazia italiana, e dunque dell’antifascismo, più di quanto Rocca potrebbe fare per il post fascismo…”, ha scritto. Come se l’essere stati antifascisti a fascismo sconfitto fosse la stessa cosa dell’essere stati antifascisti a fascismo imperante.

Poi è venuta fuori l’inchieste giudiziaria ai danni del patron di Unicusano Stefano Bandecchi. Si è allora saputo che Bandecchi, accusato di evasione fiscale, ha dato ben 10mila euro di contributo elettorale a Francesco Rocca (che poi li ha restituiti) e giù titoli e articoli per mettere in evidenza l’insano rapporto tra il candidato del centrodestra e l’evasore fiscale. Il quale, sia detto per inciso, aveva finanziato anche il Pd, il candidato del Terzo Polo D’Amato, il Movimento 5 Stelle…

Francesco Rocca e la sinistra para fascista. L'opinione di Cangini

Viene da domandarsi quale sia, nella becera semplificazione dei giorni nostri, la differenza tra fascismo formale e fascismo sostanziale. Viene da chiedersi se davvero il bel mondo progressista sia così lontano da quel determinismo fascista il cui teorico incombere tanto li allarma. Il commento di Andrea Cangini

Capitalismo Stellare. Spagnulo spiega la nuova corsa allo Spazio

Per gentile concessione dell’Editore e dell’Autore, pubblichiamo un breve estratto del libro “Capitalismo Stellare. Come la nuova corsa allo Spazio cambia la Terra” dell’ingegnere ed esperto aerospaziale Marcello Spagnulo (Rubbettino Editore, 2022)

Wedap, dalla Puglia un progetto innovativo per fornire acqua ai villaggi isolati

Wedap è l’acronimo di Water and Eletricity from Draught Animal Power, ossia Acqua ed Elettricità prodotta da trazione animale. Ed è un’iniziativa di responsabilità sociale d’impresa promossa da un’azienda agricola, Masseria Coppola, nei Comuni di Grottaglie e Crispiano in provincia di Taranto. Perché è importante

Top secret. Spionaggio e cinema, una coppia vincente a Parigi

Di Maria Gabriella Pasqualini

L’agente segreto, i personaggi misteriosi, i fantasmi e tutte quelle che sono le ambiguità romanzesche, spesso ispirate da fatti storici ma anche spesso però “rivisti” per necessità cinematografiche, innestando a volte improbabili contingenze. La visita di Maria Gabriella Pasqualini, studiosa e docente dei servizi di sicurezza, alla mostra presso la Cinèmathéque française di Parigi

Il gradimento di Meloni e qualche leggero grattacapo. L'analisi di Spiri

I passi compiuti fin qui da Meloni in ambito atlantico e comunitario rappresentano il tentativo, non sempre agevole, di smentire le previsioni apocalittiche che pure fuori dai confini nazionali ne avevano accompagnato l’ascesa, e danno il senso di una bussola orientata su precise direttrici di marcia. L’analisi di Andrea Spiri, dipartimento Scienze politiche, Università Luiss Guido Carli

Ai partiti serve più democrazia interna. La ricetta di Bonanni

Rinchiudere i cittadini solo nella sfera del voto e non nel coinvolgimento, non può appartenere all’ambizione di un Paese evoluto. Si parla di governabilità con il presidenzialismo che verticalizza, e invece il nostro proposito è ripristinare la partecipazione dei cittadini, allargando la base del consenso al sistema attraverso la responsabilizzazione

Algeria-Italia, dall'energia una partnership strategica

Di Massimiliano Boccolini e Emanuele Rossi

Secondo esperti economici algerini, la relazione tra Algeria e Italia si sta costruendo sul ruolo chiave che il Paese nordafricano ha preso all’interno del mercato e della sicurezza energetica europea. Ma ci sono ampi spazi per investimenti italiani, e la costruzione di nuove relazioni per le piccole e medie imprese locali che vedono l’Italia come un esempio

Intelligence e mare. La lezione di Sisto (Confitarma)

Più del 2 per cento del prodotto interno lordo nazionale deriva dall’economia del mare e assicura lavoro a mezzo milione di persone. La conferenza stampa tenuta da Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, nell’ambito delle attività promosse dal Master in Intelligence dell’Università della Calabria diretto da Mario Caligiuri

Il dollaro non sarà detronizzato (con buona pace di Pechino). Parola di Credit Suisse

Un report della banca d’affari elvetica mette nero su bianco le ragioni per le quali la moneta del Dragone non soppianterà mai il biglietto verde. Mercati poco liberalizzati e troppi colpi di mano sull’industria impediranno la creazione di un sistema valutario a trazione cinese

La Libia, quel “confine” tra Algeria e Italia. I consigli di Bellodi a Meloni

Sono passati quasi dieci anni dalla morte di Gheddafi ma la situazione il Libia continua a preoccupare entrambi i Paesi. Petrolio e gas certo sono alla base delle relazioni ma Roma può e forse deve vedere al di là del pur essenziale rapporto commerciale e disegnare una vera e propria politica estera nei riguardi del Mediterraneo

×

Iscriviti alla newsletter