Skip to main content

Mario Draghi ha ragione, eccome se ne ha. Questo non è il momento di mettere le mani nelle tasche degli italiani, ma semmai di infilarci un po’ di soldi. Un ragionamento che secondo Jean-Paul Fitoussi, economista e docente presso la Luiss e l’Institut d’Etudes Politiques de Paris, va allargato all’Europa. Il riferimento, chiaro, è a quella riforma fiscale ascrivibile al commissario Ue, Paolo Gentiloni, che mira a un riassetto fiscale in chiave equità e giustizia sociale. E dunque ponendo fine alla pacchia delle multinazionali che non pagano i tributi nei Paesi dove generano profitti.

Professore, il premier Mario Draghi ha detto che in un’economia in recessione, quale quella italiana, non si possono mettere nuove tasse, ma semmai dare soldi ai cittadini. Impressioni?

Ha assolutamente ragione, condivido in pieno. Questo non è il tempo dell’instabilità fiscale, facendo crollare i consumi, ma il momento di aiutare la gente. Dopo di che, visto che la proposta del Pd era sulle successioni, possiamo anche fare una piccola precisazione, anche se il principio non cambia.

Sarebbe?

Aumentare le tasse sulle successioni milionarie non sarebbe così mostruoso, in un momento in cui le diseguaglianze aumentano e tanta gente non sa come mettere insieme il pranzo con la cena. Se si parla di tasse sulle successioni non è pensabile colpire tutti ma solo una ristretta minoranza, altrimenti si fa un danno enorme. Sa come si dice, il diavolo sta nei dettagli.

In Europa, invece, al fisco sembrano voler mettere mano con una riforma per una maggiore equità e che vada a tassare i profitti delle grandi aziende con sede nei paradisi fiscali. Troppo tardi o no?

Francamente questa riforma arriva tardi, sarebbe stato meglio farla molto tempo fa. Una cosa è certa, tassare le multinazionali che generano profitti senza pagare un euro è sacrosanto e doveroso. Non dobbiamo colpire i redditi della gente, ma i capitali che finora hanno aggirato i sistemi fiscali comunitari.

Cosa risponde a chi vede nel riassetto fiscale europeo le risorse con cui pagare gli interessi sul debito comunitario, gli eurobond?

Dico bene, perché gli eurobond sono una scelta saggia. O facciamo gli eurobond, il che significa avere un’Autorità fiscale e dunque un governo europeo davanti alla Banca centrale europea, capace di condurre politiche economiche efficaci, o ogni Stato avrà interesse ad andare da solo. Gli eurobond sono il mezzo della solidarietà tra i Paesi. Se vogliamo l’Unione senza solidarietà siamo in contraddizione totale.

Fitoussi se le parlo di inflazione, che mi dice? Non sono pochi i timori di chi intravede un’impennata dei prezzi, con annessa stretta monetaria…

Vuole la verità? Io un po’ di inflazione la auspico. Perché in questo momento non è possibile pensare di non aumentare i salari. Se aumenta l’inflazione allora bisogna aumentare i redditi e i salari e questo non può che essere un bene. Se c’è inflazione ci sono salari più robusti e francamente non chiedo di meglio. Tuttavia ho dei dubbi che questo accada, non prevedo fenomeni inflazionistici in Ue, c’è un risparmio ancora troppo elevato a fronte di scarsa domanda.

Tra i tanti mali d’Europa c’è quello di avere sistemi industriali troppo dipendenti dai mercati terzi. Guardiamo ai vaccini ma anche ai semi-conduttori. Come può un mercato da mezzo miliardo di individui essere così legato ad altre economie?

Questo succede quando non c’è politica industriale. Abbiamo imprese strategiche che dovrebbero attingere in Europa le loro materie prime. Non si può più dipendere dalla Cina, da Taiwan, non è possibile. Serve una politica industriale di sganciamento, che ci renda liberi e indipendenti.

Viva l'inflazione! Fitoussi e lo spauracchio dei prezzi. E su Draghi-Letta...

L’economista e accademico francese: una follia mettere nuove tasse in questo momento, se proprio dobbiamo colpire le successioni facciamolo per quelle milionarie. L’inflazione sarebbe un bene, perché si potrebbero aumentare i salari. La Cina? L’Ue la smetta di essere dipendente da Pechino

Federmanager suona l'ora delle comunità energetiche

Presentato a Roma il quarto rapporto Federmanager – Aiee relativo al ruolo delle Comunità energetiche nel processo di transizione verso la decarbonizzazione. Grazie a esse oltre 264 milioni di cittadini europei diventerebbero “cittadini dell’energia”

Intelligenza artificiale a caccia di fiducia. Ecco la ricetta Ibm

Di Gabriele Carrer e Otto Lanzavecchia

Assieme alla fame di intelligenza artificiale cresce la diffidenza nei suoi confronti. Il rapporto Ibm illumina le zone d’ombra, la regolamentazione europea inizia a delineare i confini. Tutti i risultati della ricerca

Aspettando Biden… Il Parlamento europeo congela l’accordo con la Cina

Risoluzione approvata a stragrande maggioranza al Parlamento europeo: niente accordo con la Cina finché ci sono le sanzioni. E tra meno di un mese arriva Biden…

Biden-Putin, vertice sempre più vicino?

Movimenti attorno al vertice tra Biden e Putin. I capi della diplomazia si vedono, mentre i consiglieri della sicurezza organizzano i lavori per il meeting

Il papa e la Chiesa globale nel messaggio a La Civiltà Cattolica

Papa Francesco si è congratulato con la rivista dei gesuiti, diretta da padre Antonio Spadaro, per l’edizione in spagnolo dell’antica pubblicazione cattolica. “Cercate Dio dove si fa trovare, in modo speciale in coloro che hanno fame e sete di quella verità che si traduce in opere di giustizia e di misericordia”

Una bussola strategica per il Mediterraneo. Il dibattito di Irini

Riprende il percorso verso “Shade Med 2021”, la conferenza annuale organizzata dall’operazione Irini. In diretta web, il dibattito “A strategic compass for a Mediterranean maritime security”, con Daniel Fiott, Alessandro Minuto-Rizzo, James G. Foggo, Stathis Kyriakidis, Hans Huygens. e Fabio Agostini

Tensione al confine tra Spagna e Marocco, scontri a Fnideq. Il video

Tensione al confine tra Spagna e Marocco, scontri a Fnideq [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=NaMBueJ19vA[/embedyt] Fnideq, 20 mag. (askanews) - Resta altissima la tensione tra Spagna e Marocco per l'ondata di arrivi di migranti nell'enclave di Ceuta. Madrid ha schierato l'esercito e accusa Rabat di non fare abbastanza per fermare i migranti. Il governo del paese nordafricano nella notte ha schierato rinforzi al…

Decolla la Lunar Economy. I progetti dell'Esa e il ruolo di Telespazio

Rover, lander e persino astronauti. Sono un centinaio le missioni previste sulla Luna nei prossimi anni. Per supportarle servirà un’infrastruttura di comunicazione e navigazione, per la quale l’Esa ha chiamato a raccolta l’industria europea. Due consorzi, uno dei quali a guida Telespazio. Ecco tutti i dettagli

israele gaza

Israele-Palestina, l'importanza del cessate il fuoco (anche per la Libia)

Il cessate il fuoco che (si spera) arriverà nelle prossime ore è un passaggio cruciale non solo per il conflitto in sé, ma anche perché si rischia l’allargamento dello scontro a tutta la regione, con il sovrapporsi delle questioni già in corso

×

Iscriviti alla newsletter