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“Quando guardi i nostri risultati finanziari, in realtà stai guardando risultati accumulati nel tempo, molto lontani dal momento dell’invenzione. In questo momento, guardo Amazon con più inventiva che mai, il che suppone condizioni ottime per portare avanti la transizione”.

Con queste parole Jeff Bezos, il fondatore dell’impero di e-commerce globale, ha scritto in una mail ai suoi dipendenti che avrebbe lasciato l’incarico di ceo e, spiegando il progetto da seguire, presentava il suo successore.

“Andy (Jassy) è molto conosciuto all’interno dell’impresa ed è in Amazon da tanto tempo, quasi quanto me. Sarà un leader eccezionale e ha tutta la mia fiducia. Cercherò di concentrare le mie energie e la mia attenzione su nuovi progetti e iniziative. Essere il ceo di Amazon è una grande responsabilità e ti consuma. Quando hai una responsabilità così, è difficile porre la tua attenzione su altre cose”.

Ma Bezos non andrà in pensione. L’imprenditore si dedicherà ad altri progetti (qui l’articolo di Formiche.net) e resterà presidente esecutivo della compagnia.

Amazon ha deciso di annunciare il cambio di leadership insieme alla presentazione dei risultati dell’anno fiscale 2020. L’impresa ha registrato 21,331 miliardi di dollari di utili, quasi il doppio rispetto al 2019, soprattutto grazie al fatturato del settore Amazon Web Services (AWS) diretto fino ad ora da Jassy. La cosiddetta “nuvola” (cloud) di Amazon ha aumentato il fatturato del 30% nel 2020 (a 45,370 miliardi di dollari) e rappresenta il 63% degli utili.

Il primo posto di lavoro di Jassy in Amazon è stato nel marketing, ma poi è stato promosso più volte fino ad arrivare alla fondazione di Amazon Web Services (AWS) nel 2000. AWS è una divisione che offre l’archivio e la digitalizzazione nel cloud, una piattaforma che utilizzano governi e imprese tra cui McDonald’s e Netflix.

Jassy è stato nominato direttore esecutivo di AWS nel 2016 ed è considerato il primo consigliere-ombra di Bezos; una specie di capo del personale che accompagnava il fondatore in tutte le riunioni.

“Il progetto Amazon Web Services è la più grande fonte di profitto di Amazon – sostiene il New York Times -. Le aziende hanno accettato rapidamente l’idea di pagare Amazon solo per i computer e lo spazio di archiviazione che utilizzavano, invece di investire grandi somme per acquistare, costruire e mantenere i propri sistemi informatici”.

AWS funziona come una start-up all’interno di Amazon. I dipendenti diretti di Jassy raccontano che come capo è molto duro, ma non urla né maltratta il personale.  Nel 2012 Jassy ha dichiarato che l’unità cloud computing di Amazon cresceva così tanto da dovere aggiungere, ogni giorno, la stessa quantità di computer di cui l’azienda aveva bisogno in tutto il 2003.

Nato a New York nel 1968, è figlio di un noto avvocato. Si è laureato alla Harvard Business School. In un podcast dell’università raccontò di avere dato l’esame finale il primo venerdì del maggio 1997 e il lunedì successivo già lavorava ad Amazon.

Il suo sogno però era diventare un giornalista sportivo. Aveva provato ad avviare un’impresa con un collega prima di frequentare la Harvard Business School, ma non ha potuto rinunciare all’offerta di lavoro della compagnia, che dopo tre settimane dal suo arrivo è stata quotata in borsa. Aveva ricevuto la telefonata per il colloquio di lavoro ad Amazon mentre andava ad un concerto di Shawn Colvin a New York City.

Jassy si è sempre mantenuto lontano dalla politica, fino all’anno scorso, quando su Twitter ha celebrato la decisione della Corte suprema americana di bloccare il tentativo di Donald Trump di smantellare il programma di protezione per i migranti senza documenti arrivati negli Usa da bambini. Ha anche festeggiato la normativa contro la discriminazione della comunità Lgbtq nei posti di lavoro.

Carolina Milanesi, analista di Creative Strategies, ha scritto su Twitter che la nomina di Jassy è molto significativa: “Vuol dire che AWS è il nucleo dell’impresa. Il livello di conoscenza di Jassy della tecnologia, del business e dell’ecosistema in generale è emerso in maniera brillante durante l’ultimo ReInvent”.

Vive a Seattle, ha due figli ed è sposato con una disegnatrice, figlia del socio dello studio legale del padre. A novembre del 2020 aveva un patrimonio di 377 milioni di dollari. La sua macchina? Una Jeep Cherokee degli anni ‘90.

Grande appassionato di hockey, Jassy ha comprato una quota della squadra Seattle Kraken della National Hockey League. E tra i suoi progetti c’è stata anche la creazione della piattaforma di videogiochi, l’Amazon Game Studios.

“Alcuni business partono il primo anno e altri impiegano molti anni. Sebbene non abbiamo avuto successo in maniera consistente con Amazon Game Studios, credo che se resistiamo ci arriveremo – ha scritto Jassy in una mail visionata da Bloomberg -. Avere successo dal primo momento è meno stressante, ovviamente, ma quando impieghi più tempo di solito è più piacevole”.

Chi è Andy Jassy, l’alleato di Bezos che guiderà Amazon

Da molti anni nella compagnia, il nuovo ceo è l’anima di Amazon Web Services, la “nuvola” che produce il 63% degli utili del gruppo, e che permette a Bezos di investire ancora di più nell’e-commerce e nella ricerca. Vita, passioni e progetti del successore di Jeff Bezos

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