Far finta di nulla è da incoscienti. A leggere nelle viscere dei sondaggi si scopre una inquietudine profonda del Paese. L’area del consenso attorno a questo governo, nonostante la riserva di popolarità di cui lucra il presidente del Consiglio, rimane troppo esigua. All’indebolimento del M5S non consegue, a rovescio, la ripresa del Pd; né gli alleati minori danno segno, per…
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Rete unica, Tim e Open Fiber. Parla Tiscar (che propone il modello Terna)
Il gioco della rete unica può riuscire e anche piuttosto bene, ma a precise condizioni. Due board di fine estate, quelli di Tim e Cdp, oggi hanno posato la prima pietra della futura società per la rete unica con cui traghettare definitivamente l'infrastruttura tlc del Paese nel Terzo Millennio. In particolare, l'ex Telecom è stata chiamata a dare un primo disco verde all'intesa…
Il soft power italiano non può essere ridotto a una cartolina. Parla Rutelli
“Il soft power italiano non può essere ridotto a una cartolina-ricordo delle nostre città d’arte”. A sostenerlo in un colloquio telefonico con Formiche.net è Francesco Rutelli, fondatore del Soft Power Club, un’associazione che oggi e domani vive a Venezia presso la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Prada, il suo primo appuntamento pubblico. “Umilmente dico che non sarebbe stato facile…
La Turchia è ancora un nostro alleato. La via del dialogo secondo l’amb. Stefanini
Tutti i nodi vengono al pettine. Prima o poi. Questa settimana i ministri degli Esteri europei hanno tentato di sciogliere quello delle rivendicazioni di Ankara sul Mediterraneo orientale, che hanno bruscamente innalzato le tensioni fra Grecia e Turchia e trascinato la Marina militare francese in esercitazioni militari congiunte con quella ellenica. Gesto dimostrativo, ma chiaro messaggio di sostegno ad Atene.…
Pechino scommette sui Brics per rilanciare Huawei ma...
Ve li ricordate i Brics? Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, i cinque Paesi in ascesa che avrebbero dovuto spazzare via gli Stati Uniti secondo una delle tante profezie sul declinismo americano. Le loro economie hanno subito frenate più o meno brusche. Quattro di loro sono tra i cinque Paesi più colpiti al mondo (dopo gli Stati Uniti) dall’epidemia…
Establishment o società civile? Il dilemma del Libano (e di Macron)
Il Libano arriva a celebrare il suo primo secolo di esistenza, ma l’idea di molti è che dopo il traguardo, ormai raggiunto, ci sia solo l’ignoto. Basti considerare che un mese fa, il 4 agosto, la sua capitale è stata devastata dall’inaudita esplosione che ha polverizzato il porto e tutto quel che si è saputo fare è stato evitare un’inchiesta…
Ecco perché in Libia è tutto fermo. L’analisi di Ruvinetti
Lo stallo prosegue in Libia, dove all’indomani del cessate il fuoco (la cui solidità è direttamente proporzionale all’affidabilità di Khalifa Haftar sulle sue reali intenzioni di pacificazione), il processo politico appare più incerto che mai. Specie alla luce delle recenti proteste che hanno animato nei giorni scorsi la capitale e a cui ha fatto seguito il siluramento di Fathi Bashaga,…
La Cina? Un nuovo impero. Così l’Ue cambia definizione e programmi
La Cina è, alla pari della Russia, un “nuovo impero” e l’Unione europea deve “correggere” gli squilibri economici prima che sia “troppo tardi”. Parole dell’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, che cadono nel mezzo del tour europeo di Wang Yi, ministro degli Esteri di Pechino, e a due settimane dall’atteso incontro tra i…
Ops, una giornalista australiana è stata arrestata in Cina. Ecco i dettagli del caso
Cheng Lei, nota conduttrice australiana della tv statale cinese Cgtn (canale in lingua inglese della Cctv), è stata arrestata a Pechino. Lo scrive l’emittente australiana Abc, riportando una dichiarazione del ministro degli Esteri Marise Payne, secondo cui Cheng, sparita da alcune settimane, è detenuta dalle autorità di Pechino e che ai diplomatici australiani è stato permesso di parlare con lei…
La battaglia di Portland. Così la violenza avvolge le presidenziali Usa
La battaglia di Portland è divenuta il fronte più caldo della corsa 2020 alla Casa Bianca, dopo che sabato notte un miliziano suprematista ‘pro Trump’ è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco, durante tafferugli con manifestanti anti-razzisti. Il presidente Donald Trump dedica alla vittima un tweet di cordoglio (Riposa in pace, Jay’), che non ha mai dedicato…