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Il sogno africano di integrazione economica ha fatto oggi il primo passo per la sua completa realizzazione. Da questo giovedì è in vigore il Trattato di Libero Commercio Continentale Africano (AfCFTA), che ha come obiettivo principale avviare le fasi per un mercato unico di prodotti e servizi in 55 Paesi dell’Africa. L’avvio è previsto per il mese di luglio.

L’ESULTAZIONE DI MUCHANGA

“Momento storico! – ha scritto su Twitter il commissario di Commercio e Industria della Commissione dell’Unione Africana, Albert Muchanga –. L’accordo #AfCFTA è entrato in vigore oggi. Celebriamo il trionfo dell’impegno in termini di audacia e pragmatismo e impegno per tutto il continente. Il mercato sarà lanciato il 7 luglio 2019 e da subito cominciamo il percorso di trasformazione e prosperità inclusiva e sicura”. L’evento di lancio sarà celebrato durante il vertice dell’Unione Africana a Niamey (Niger).

COME NASCE

L’AfCFTA è nata come una proposta dell’Unione Africana per eliminare le tasse doganali nello scambio di beni e servizi, nonché di stabilire un mercato continentale unico tra 1,2 miliardi di persone e un Pil complessivo di 3,4 trilioni di dollari (circa il 3% del Pil mondiale).

Il Trattato è stato siglato da 23 Paesi (la soglia iniziale era di 22 Paesi membri). Tutti gli Stati africani, tranne Nigeria (l’economia più grande del continente), Benin ed Eritrea, l’hanno firmato. Ci sono anche potenze economiche come Sudafrica, Kenya ed Egitto.

COSA CAMBIA

Nella sua prima fase operativa, il trattato di libero commercio africano cercherà di togliere il 90% dei tassi doganali ai prodotti di ogni Paese, per dinamizzare lo scambio commerciale tra i vicini africani, in seguito si estenderà anche ai servizi. Oggi il commercio tra i Paesi dell’Africa è di circa il 17%.

Quando sarà pienamente operativo, l’AfCFTA sarà l’area di libero commercio più grande del mondo, dopo la fondazione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio nel 1995.

Il presidente del Ruanda, Paul Kagame (nella foto), ha dichiarato che il trattato è un “accordo storico perché dà inizio ad un nuovo capitolo nella storia dell’unità africana”. L’intesa per la zona di libero commercio potrebbe risolvere il problema delle piccole economie frammentate della regione ed integrare una grande economia competitiva a livello internazionale. L’area potrebbe attrarre investimenti, offrire nuove opportunità alle imprese, generando nuovi posti di lavoro, e contribuendo ad uno sviluppo sostenibile dell’Africa.

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