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Come annunciato ieri, in risposta all’avvio della procedura di impeachment da parte dei Democratici, Donald Trump ha fatto in modo di diffondere una sintesi della telefonata del 25 luglio con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, oggetto di una denuncia da parte dell’intelligence che ha portato l’opposizione ad avviare il procedimento politico contro il presidente.

Sostanzialmente Trump chiede due cose, più volte e molto apertamente, all’ucraino: primo di indagare su un presunto caso di corruzione che coinvolgerebbe il figlio di Joe Biden, attualmente il più forte contender democratico e ai tempi vice presidente, che era membro del consiglio di amministrazione di una società del gas posseduta da un opaco oligarca. Per Trump c’è stato abuso di potere da parte di Biden, che ha provato ad aiutare il figlio quando è finito sotto la lente dell’anti-corruzione ucraina. Non ci sono prove di questo. Secondo, Trump chiede a Zelensky di cercare il server privato di Hillary Clinton, quello finito al centro dell’Emailgate ai tempi delle ultime presidenziali, e che secondo una fiaba complottista molto cara ai conservatori più spinti era proprio nascosto in Ucraina.

Per i Dem si tratta evidentemente di due richieste al di fuori dei poteri del presidente, un abuso, perché Trump avrebbe utilizzato il proprio ruolo per un tornaconto politico personale. Di più, l’avrebbe fatto ricattando Zelensky su una fornitura di armamenti Made in Usa che Kiev avrebbe dovuto usare nel Donbas. E dunque Trump avrebbe usato una questione di politica internazionale, ossia di dimensione strategica, per mandare avanti i suoi interessi di politica interna, sul consenso. 

Nella telefonata Trump cita anche Rudy Giuliani, che è l’avvocato di Trump, e dice a Zelensky che lui e il procuratore generale degli Stati Uniti lo avrebbero aiutato per confezionare l’indagine contro Biden (e Clinton). Quello che viene diffuso è una ricostruzione attendibile, ma non è l’intera conversazione “priva di omissis” che Trump aveva promesso. È una base sostanziale, ma non è detto che sia definitiva: non sarebbe la prima volta che l’amministrazione diffonde documenti alterati. 

Tre passaggi importanti. Trump dice: “Vorrei chiederle di farci un favore, però, perché il nostro paese ne ha passate molte e l’Ucraina ne è molto coinvolta. Vorrei che scopriste cosa è successo in tutta quella situazione con l’Ucraina, lo chiamano Crowdstrike… Credo che uno dei vostri cittadini più ricchi… Il server, dicono che ce l’abbia l’Ucraina. Sono successe molte cose, in tutta questa situazione. Credo che lei sia circondato da alcune di quelle stesse persone. Vorrei che il mio procuratore generale possa chiamare lei o qualcuno dei suoi collaboratori e vorrei che arrivaste al fondo di queste vicenda. Come ha visto, tutta quella farsa si è appena conclusa con una triste performance di un uomo che si chiama Robert Mueller, un incompetente. Ma molti dicono che tutto è iniziato proprio in Ucraina. Qualsiasi cosa possiate fare, è molto importante che la facciate, se è possibile”.

E ancora: “Ho sentito che avevate un procuratore molto bravo che è stato cacciato, una cosa molto ingiusta. Molte persone ne parlano, del modo in cui il vostro bravissimo procuratore è stato cacciato e di come molte pessime persone fossero coinvolte. Giuliani è una persona molto rispettata. È stato il sindaco di New York, un grande sindaco, e vorrei che voi vi sentiste. Gli chiederò di chiamarvi insieme al mio procuratore generale. Rudy sa bene cosa sta succedendo ed è molto capace. Se lei potesse parlargli sarebbe ottimo. L’ex ambasciatrice negli Stati Uniti, quella donna, era terribile. E le persone con cui aveva a che fare in Ucraina erano terribili. E voglio dirle un’altra osa. Si parla molto del figlio di Biden, di come Biden ha fermato l’inchiesta, e molte persone vogliono scoprire cosa è successo. Quindi qualsiasi cosa lei possa fare insieme al nostro procuratore generale sarebbe fantastica. Biden andava in giro a vantarsi di avere fermato l’indagine, quindi se poteste controllare… a me sembra una cosa orribile”.

Infine: “La farò chiamare da Giuliani e anche dal mio procuratore generale Barr, così da arrivare al fondo di questa storia. Sono sicuro che lei lo farà. Ho sentito che quel procuratore è stato trattato malissimo e che era molto equo, quindi buona fortuna. La vostra economia andrà sempre meglio, vedrà. Avete molti asset. È un grande paese. Ho molti amici ucraini, sono persone incredibili”.

 

Che cosa si sono detti Trump e Zelensky. Il testo della telefonata

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