In un’Italia sempre più divisa e polarizzata, c’è un’unica cosa che sembra mettere tutti d’accordo: la paura degli sbarchi. “800mila migranti sono pronti a invadere il vostro Paese”, è il monito minaccioso lanciato in un’intervista al Corriere della Sera dal premier libico Fayez al-Sarraj (presidente del governo di accordo nazionale riconosciuto dall’Onu). A pochi giorni di distanza dall’allarme del fragile…
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Phisikk du role - L'aria pulita del 25 Aprile
Se proprio devo odiare - attività del processo emozionale che proprio non mi prende - sceglierò di odiare la retorica. La fabbrica del vapore sul letto del nulla infinito. Odio tutte le retoriche, i barocchismi paonazzi dei petti riempiti d’aria per raccontare il poco che c’è ai piani di sopra, dove dovrebbe aver sede (ma talvolta ha traslocato) il cervello.…
Dietro il 25 Aprile. L'Italia e la sua storia nefanda
Il Fascismo fu un prodotto italiano. Una pagina importante e vergognosa della nostra storia nazionale. Distrusse la democrazia esistente, precipitandoci fino all’infamia delle leggi razziali e al suicidio della guerra. Dispose di un vasto e, per molti aspetti, generale consenso. Ci furono anche gli oppositori, gli antifascisti, ma ridotti a piccola minoranza, assassinati, perseguitati, incarcerati, confinati e costretti alla fuga.…
Braccio di ferro fra Usa e Cina. E Conte va a Pechino...
Lo scontro economico e geopolitico fra Stati Uniti e Cina è ormai a tutto campo. Non c'è settore - dalle telco all'energia passando per le infrastrutture - che non veda opposti i due rivali strategici, con il primo deciso a non cedere ulteriori posizioni ai piani espansionistici del secondo. In questa lunga partita, per giocare la quale Washington sta chiamando…
Via della Seta, ecco il nuovo ordine economico in salsa cinese
Oggi 25 aprile inizia a Pechino il secondo forum sulla One Belt One Road Initiative (Obor nell’acronimo utilizzato sulla stampa internazionale, Via della Seta, nel lessico giornalistico corrente italiano). Secondo quanto dichiarato dal governo cinese, parteciperanno all'evento quasi cinquemila ospiti internazionali provenienti da 150 Paesi. Presenti ben 90 organizzazioni internazionali e oltre quattromila giornalisti cinesi e stranieri. Soprattutto, partecipano 37 tra Capi di Stato…
La Russia cerca la Cina. Quanto sono vicine Mosca e Pechino
Per la Russia sono giorni di forcing politico internazionale, con il presidente Vladimir Putin che cerca di allontanare lo spettro della crisi economica giocando le sue carte su diversi tavoli diplomatici. Oggi a Vladivostok c'è stato l'incontro con Kim Jong-un: il dittatore nordcoreano non ha niente da offrire alla Russia (semmai ha qualcosa da guadagnarci), ma per Mosca il meeting…
La Casa Bianca ora apre il dossier Libia. Ecco come (e perché)
Se finora la Libia è stato un dossier su cui gli Stati Uniti si sono mossi in modo più distaccato, ci sono alcuni segnali diretti che indicano come la crisi a Tripoli potrebbe diventare d’interesse americano, inserita in un quadro più ampio e regionale: quello del Mediterraneo. Una ricostruzione basata sui fatti. Ieri, il Consiglio di sicurezza nazionale statunitense, guidato da John Bolton,…
Diplomazia e armi. Il Cremlino mostra i muscoli (e la sua rete)
È molto più di un forum internazionale sulla Difesa quello riunitosi a Mosca alla corte di Vladimir Putin. La Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale, giunta alla sua ottava edizione, si conferma un palcoscenico d'eccezione per la diplomazia del Cremlino. L'ultima edizione aveva visto sfilare, secondo gli organizzatori, le delegazioni di ben novantacinque Paesi con più di 850 delegati. Assente…
No F-35? Ci pensa Putin. Così Mosca si insinua in Turchia
Non si è ancora risolta la disputa sulla fornitura degli S-400 dalla Russia alla Turchia, che è già pronta la seconda puntata. Le relazioni fra Turchia da una parte e Usa e Nato dall’altra sono molto tese e Ankara sta cercando di prendere tempo per dimostrare a Bruxelles che il sistema missilistico di difesa fornito da Mosca non interferisce né…
Petrolio & sanzioni all’Iran. Chi vince e chi perde, secondo Sartori (Iai)
Le sanzioni di Trump sul petrolio iraniano potrebbero condurre ad un Iran indebolito ma al contempo potenzialmente marginalizzato e quindi più aggressivo. In fondo è un assist a Israele ed Arabia Saudita, che rischia di spiazzare l'azione diplomatica condotta dall'Ue. Così Nicolò Sartori, responsabile del programma "Energia, clima e risorse” dello Iai, ragiona con Formiche.net su perimetro e conseguenze della…