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In un’Italia sempre più divisa e polarizzata, c’è un’unica cosa che sembra mettere tutti d’accordo: la paura degli sbarchi.

“800mila migranti sono pronti a invadere il vostro Paese”, è il monito minaccioso lanciato in un’intervista al Corriere della Sera dal premier libico Fayez al-Sarraj (presidente del governo di accordo nazionale riconosciuto dall’Onu).

A pochi giorni di distanza dall’allarme del fragile alleato italiano, Swg ha interrogato i nostri concittadini sull’ipotesi di una nuova ondata migratoria dalla Libia e ha ricevuto una risposta pressoché univoca.

Il 75% degli italiani è preoccupato per un possibile intensificarsi delle partenze dalle coste tripoline. Dunque, il danneggiamento degli interessi economici nazionali sul suolo libico o la credibilità internazionale del nostro governo sono tutti problemi percepiti come distanti e che passano in secondo piano di fronte al chiodo fisso dell’immigrazione.

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Ad essere spaventati dagli sbarchi sono innanzitutto gli elettori della Lega (85%) e del Movimento 5 Stelle (77%). Percentuali bulgare che rivelano come sulla questione migratoria ci sia una sensibilità comune ai sostenitori delle due forze di governo.

C’è però un dato ancora più sorprendente.

Infatti, ad essere angosciati dai probabili nuovi arrivi non sono solo gli elettori gialloverdi ma anche quelli del Partito Democratico (68%).

L’unico vero “partito della nazione” ruota quindi attorno al desiderio di protezione e chiusura condiviso da più di due terzi degli italiani. Numeri che spiegano molto della formidabile ascesa di Matteo Salvini e delle difficoltà della sinistra nel costruire una narrazione che riesca a rassicurare la sua base e, al contempo, sia alternativa a quella del leader leghista.

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È infine interessante notare come i più preoccupati non siano gli abitanti delle Isole (che comunque registrano un 78% di “spaventati”), bensì i residenti del Nord Est, cuore produttivo e locomotiva d’Italia.

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immigrati

L’unico, vero, “partito della nazione” è quello contro gli immigrati

In un’Italia sempre più divisa e polarizzata, c’è un’unica cosa che sembra mettere tutti d’accordo: la paura degli sbarchi. “800mila migranti sono pronti a invadere il vostro Paese”, è il monito minaccioso lanciato in un’intervista al Corriere della Sera dal premier libico Fayez al-Sarraj (presidente del governo di accordo nazionale riconosciuto dall’Onu). A pochi giorni di distanza dall’allarme del fragile…

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