L'economia cinese nel 2018 ha fatto registrare la peggior crescita dal 1990: solo il 6,6 per cento. Lo dicono i dati ufficiali di Pechino, che prevedono anche un'ulteriore contrazione per il 2019 (attorno al 6 dice il governo, forse un po' di più gli analisti più pessimisti). Per gli esperti, le ragioni principali di questo rallentamento della seconda economia più forte…
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Ucraina, comincia la partita per le presidenziali. Sempre in tensione con la Russia
La campagna elettorale per le presidenziali in Ucraina è cominciata da alcune settimane. La tensione tra i candidati aumenta con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale, previsto per il 31 marzo. Il sequestro di tre navi ucraine da parte della Russia nel Mare Nero lo scorso novembre mantiene il dibattito accesso, mentre l’ex primo ministro, Julija Tymošenko, resta favorita nei sondaggi lasciando indietro…
Israele dichiara aperte le (già note) operazioni contro l'Iran in Siria
In un'eccezionalità per questi sette anni di conflitto, nella notte tra domenica e lunedì, Israele ha rivendicato alcuni attacchi contro il territorio siriano. L'account Twitter dell'IDF, Israel Defense Force, ha prima avvisato che lo stato ebraico stava avviando un bombardamento contro "target della Quds Force" in Siria, e poi ha diffuso varie spiegazioni dell'operazione, con tanto di immagini. Il contesto: Israele almeno dal 2013 ha…
Dentro alla Casa Bianca. Due anni di Trump raccontati da Peter Baker (New York Times)
Fare il corrispondente dalla Casa Bianca non è compito da poco. Lo è ancor meno se dietro alla scrivania dello Studio Ovale c'è Donald Trump, il Tycoon che è diventato il 45° presidente degli Stati Uniti facendo (non sempre a torto) dei “Fake News Media” un acerrimo avversario. Il rapporto di Trump con i media è fatto di amore e…
Bravo Calenda. Riportiamo l'Europa al centro della politica italiana. L'augurio di Pinotti
Carlo Calenda potrebbe essere l'uomo della concordia nella polveriera del Pd. La proposta che arriva dall'ex ministro dello sviluppo economico è un manifesto che propone di stilare un'unica lista delle forze politiche e civiche europeiste per le prossime elezioni europee. Al suo appello hanno risposto in molti da Claudio De Vincenti, ex ministro per la coesione territoriale, l'imprenditore Andrea Illy,…
Cosa pensano Savona e Tria sulla Tav
Sulla Tav c’è un silenzio davvero assordante, quello del ministro degli Affari Europei, prof. Paolo Savona e quello del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria. La loro riservatezza è, senza dubbio, frutto di correttezza e buona educazione: non vogliono - credo - far trapelare il loro pensiero sino a quando il Ministro delle Infrastrutture Toninelli non abbia preso una…
Vi racconto mio padre, Giulio Andreotti. Un ritratto tra pubblico e privato
Il 14 gennaio di cento anni fa nasceva Giulio Andreotti, l’uomo che più di ogni altro ha rappresentato la costruzione della Repubblica italiana passando, non senza turbolenze, tra i marosi della transizione dalla Prima alla Seconda Repubblica e riuscendo a mettere anche un piede nella Terza. La ricorrenza, a sei anni dalla morte, è stata celebrata a Roma attraverso alcuni…
Immigrazione dall'Africa. I rischi per l'Europa
"L'Europa rischia di franare sotto il peso del problema irrisolto delle migrazioni", ha affermato Conte nella recente visita in Ciad e Niger, sottolineando la necessità di combattere il traffico dei migranti a livello globale. Ha ragione. L'assenza o la carenza di politiche migratorie europee verso l'Africa lascia inalterate le cause delle migrazioni e può agevolare di fatto il traffico dei…
Le ministre del governo Conte e i social. Perché la loro presenza è preziosa
Il governo giallo-verde presenta un tasso di attività comunicativa elevato, tanto sui media digitali e social, quanto con la presenza sui media tradizionali, quali stampa e televisione. Le interviste di leader politici quali Conte, Di Maio e Salvini sono frequenti; l’attivismo social dei due esponenti della coalizione giallo-verde, poi, hanno dato l’avvio ad un genere mediatico a sé stante. Quello…
Una Brexit "disordinata" sarà benzina per il populismo. Il compito dell'Italia
Gentile Direttore, In seguito all’esito del voto di questa settimana sull’accordo Brexit, l’accordo di recesso dall’Unione Europea, la Gran Bretagna si ritrova in una profonda paralisi politica e istituzionale: alla Camera dei Comuni al momento non ci sono i voti per approvare l’accordo ma nemmeno per le elezioni anticipate o, purtroppo, indire un secondo referendum. Dobbiamo essere realisti: a questo…