Il tema delle festività (come dall'infografica Corsera di oggi: la chiusura per "otto nazionali" e "quattro regionali", per i negozi sopra i 400 metri quadrati) mi appare fragile e forse superato da un miglior rispetto verso l'altro (le religioni, le tante minoranze, le donne e gli uomini coi loro bisogni in altri "giorni di riposo", col desiderio di "partenze intelligenti")…
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Conte minimizza i rischi dell'intesa con Pechino, ma al Copasir resta forte l'allarme
Se al Copasir giudicano “allarmante” l’audizione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per la sottovalutazione delle conseguenze del possibile accordo con la Cina, vuol dire che la situazione è più seria di quanto già non si sia capito. Se Conte e il vicepresidente Luigi Di Maio puntano a ridimensionare l’accordo a puro scambio commerciale, dal punto di vista di Pechino…
La Via della Seta è un'opportunità, ma il governo sia (molto) prudente. Parla Panucci
La Via della Seta è affare serio, serissimo, ma non per questo va presa e cestinata. Anzi, con le dovute precauzioni può essere anche un'opportunità. E poi ci si potrebbe anche fidare una volta tanto del proprio governo. Le imprese italiane hanno preso molto seriamente la questione della partecipazione italiana alla Belt and Road Initiative (Bri), il piano infrastrutturale terrestre…
La Cina non sia miope, la Bri deve essere più "aperta" per arrivare in Europa. L'analisi di Fardella
Per Bruxelles la nuova Via della seta è una manovra che divide l’Europa, depredando il mercato dei suoi asset strategici e non offrendo alle aziende europee alcuna reciprocità in termini di accesso al mercato cinese. "In questi primi anni la Bri non sembrava attribuire all’Europa un ruolo speculare a quello di Pechino", commenta a Formiche.net Enrico Fardella, professore di Storia…
Perché il Tesoro ha fatto il pieno coi Btp. Parla Longo
La buriana dei mesi scorsi sembra essere passata. Il Tesoro ha collocato molto bene i Btp a 3 anni (di prima emissione) a 7 e 20 anni raccogliendo il target prefissato di 7,75 miliardi di euro. “Il Tesoro ha alzato l’asticella della sfida” spiega a Formiche.net Vincenzo Longo, market strategist per Ig Group, specializzato nell’analisi tecnica e fondamentale dei mercati…
Il nuovo corso di Salvini: parole al miele per Di Maio e stop al referendum sulla Tav
Molta acqua sul fuoco. Per la situazione internazionale complessa? Per le polemiche e i rischi connessi all’accordo con la Cina? Per la situazione economica che potrebbe costringere a misure draconiane? Forse per tanti motivi, ma sembra proprio che Matteo Salvini stia gettando acqua sul fuoco delle polemiche con il Movimento 5 Stelle, all’apparenza dando una mano a Luigi Di Maio…
Perché il warning Usa su condivisione intelligence è un rischio per l’Italia
“Gli Stati Uniti esortano l’Italia a vagliare con attenzione gli accordi sugli scambi, sull’investimento e sugli aiuti commerciali per essere certi che siano economicamente sostenibili, operabili in base ai principi dell’apertura e dell’equità del libero mercato, nel rispetto della sovranità e delle leggi”, l’avviso lo lancia il segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo, tramite un portavoce che ha parlato con…
La sfida degli algerini e lo spettro del modello siriano
La vicenda algerina ha portato in primo piano, nelle ultime ore, l’abilità indiscutibile dei cantori di una parola, la “stabilità”. Costoro cambiano, ma la stabilità rimane una menzogna elegante dietro la quale vendere o tutelare interessi blasfemi presentandosi come devoti. Da diversi giorni tutti i grandi quotidiani europei convenivano nel dire che la Francia seguiva con enorme apprensione gli sviluppi…
Aumenta la repressione di Maduro in Venezuela. Caccia aperta ai capri espiatori del blackout
Nicolás Maduro è alla ricerca di un capro espiatorio; un responsabile del caos nel quale è sprofondato il Paese dal 7 marzo, con il blackout più lungo ed esteso della storia del Venezuela. Da ieri sera, le autorità hanno individuato come colpevoli del collasso del sistema elettrico nazionale ad un giovane giornalista e noto difensore dei diritti umani, Luis Carlos…
Tutti giù per terra. Lo stop dei Boeing e le domande che la stampa non si pone
I primi a fermare i Boeing 737 Max 8 sono stati i cinesi. Poi gli etiopi. Quindi gli inglesi, i tedeschi, gli irlandesi, gli italiani e alla fine l’Europa intera. Uno stop tanto completo quanto improvviso, se martedì sera un Boeing in volo dall’Egitto al Belgio ha chiesto di atterrare in Italia. Sono le prime conseguenze concrete dell’incidente del volo…