Skip to main content

Scatta oggi l’ecotassa introdotta con il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio. L’imposta riguarda le auto che saranno immatricolate fino al 31 dicembre 2019, un pagamento che dovrà essere effettuato al momento dell’acquisto dell’auto, visto che sarà aggiunto automaticamente al prezzo totale e finale della macchina. Accanto a questa misura c’è poi anche un bonus per le auto elettriche e ibride, di cui ancora però non si conoscono i dettagli. Scopo del provvedimento, voluto soprattutto dal M5S è quello di disincentivare, tassando, l’uso delle auto inquinanti e di spingere i cittadini verso modelli con un minore impatto ambientale: insomma, niente usato e niente km zero. È la strada giusta? “L’introduzione di questa ecotassa è un ulteriore balzello sull’auto” spiega a Formiche.net Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, l’associazione nazionale che rappresenta sul territorio nazionale 3600 concessionari (autovetture, veicoli commerciali, industriali) e impiega direttamente 175mila persone. “In quanto tassazione sull’immatricolazione, provocherà un ulteriore contrazione del mercato e lo Stato, in stretta conseguenza con il calo degli acquisti, realizzerà meno introiti in termini di Iva e Ipt (imposta provinciale territoriale)”

Perché è così critico?

“Si è cercato di far passare questo come un provvedimento ecologico mentre è solo l’ennesimo provvedimento fiscale. Ancora una volta l’auto è la mucca da mungere. Abbiamo calcolato che si venderanno almeno 50mila auto in meno questo anno proprio per l’ecotassa e altre 50mila per via del rallentamento economico. Ciò significa che avremo un esubero di circa 10mila persone solo nel nostro settore, senza considerare le officine specializzate o i commercianti di auto usate. Non c’è niente di positivo in questo scenario”

Si ma c’è anche l’ecobonus per incentivare l’acquisto di auto elettriche…

Ad oggi quella sicura è l’ecotassa, sul bonus ancora circolano bozze, siamo alla terza in queste ore, con tre ministeri coinvolti che non sciolgono la riserva e nell’attesa dell’ok al provvedimento della Corte dei Conti. E poi, personalmente non credo che l’elettrico sia il futuro qui in Italia.

Ma lo sostengono, almeno a parole, tutti…

In Italia circolano circa 37 milioni di autovetture, di queste il 17% ha oltre dieci anni di vita. Di macchine elettriche se ne vendono 200mila l’anno, con questi ritmi ci vorranno 18 anni prima che toglieremo dalla circolazione le auto a più alto inquinamento. Di cosa stiamo parlando?

Quindi l’elettrico non sarebbe la direzione giusta?

Personalmente le dico di no. Può esserlo nei grandi agglomerati come Roma, Milano, Firenze, Torino. Ma l’80% della nostra popolazione italiana vive in provincia, pensi solo a Lecce che nel suo territorio ha 120 comuni. Se a questo uniamo un servizio pubblico tra i peggiori d’Europa è chiaro che una persona si deve arrangiare per muoversi e andare a lavorare. Non è con l’elettrico che risolviamo il problema.

Perché?

Lo vogliamo dire che la macchina elettrica costa fino al 60% in più di una normale? Noi le abbiamo vendute a persone che avevano in garage almeno altre due vetture. Stiamo parlando – scusi la franchezza – di roba da ricchi. E poi mancano le colonnine, siamo al penultimo posto in Europa, oltre ad un piano organico nazionale sull’elettrico. E poi c’è anche l’aspetto della trasformazione tecnologica che è molto rapida.

Cosa vuol dire?

Pensi al telefonino. Ogni anno esce un nuovo modello. E magari le persone investono pure 500 euro l’anno per cambiarlo. Ma una macchina no. Dopo la casa è l’acquisto più importante per una famiglia. E non è che si cambia macchina ogni anno. E l’elettrico è in continua evoluzione, c’è tutto il tema legato alle batterie di ricarica. Serve una riflessione su questo aspetto e i bonus poi finiscono e lasciano il tempo che trovano. Insomma l’elettrico è una chimera a queste condizioni.

E intanto il comparto auto si è ritrovato unito dopo tanti anni proprio contro l’ecotassa…

Sì siamo tutti uniti, noi di Federauto ma anche Aci, i produttori come Anfia e Unrae che rappresenta le case automobilistiche estere in Italia e anche i consumatori. L’ecotassa inciderà sulle vendite, lo vedremo da questo mese in poi. In Francia hanno avuto almeno l’accortezza di confermare che i motori euro 6 diesel sono puliti. Fino a quando in Italia non si farà lo stesso, le persone non sanno neanche che macchina comprare. Questa è la cruda verità, purtroppo.

ecotassa, sottopassi sottopasso

L’ecotassa? L’auto è la mucca da mungere e l’elettrico una chimera. Parola di Federauto

Scatta oggi l'ecotassa introdotta con il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio. L'imposta riguarda le auto che saranno immatricolate fino al 31 dicembre 2019, un pagamento che dovrà essere effettuato al momento dell'acquisto dell'auto, visto che sarà aggiunto automaticamente al prezzo totale e finale della macchina. Accanto a questa misura c’è poi anche un bonus per le auto elettriche…

Lombardi

Ecco come Roberta Lombardi tende la mano al Pd (di Zingaretti)

Non sarebbero molte le differenze programmatiche tra i tre candidati alla segreteria del Partito democratico, Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti, scrive Antonio Polito sul Corriere, commentando il dibattito che ha visto scontrarsi i tre dem in diretta televisiva. Su una cosa, però, c'è distanza, anzi due. La prima, la possibilità di dialogare con il Movimento 5 Stelle per…

Sulla Tav è buio pesto. E anche la mini-Tav è un rebus

Dire soap opera è poco. La Tav sta diventando ogni giorno che passa qualcosa di sempre più scivoloso per il governo gialloverde e pericoloso per l'Italia tutta. Non è più tanto una questione del fare o non fare la Tav, non solo almeno. Una sottile linea rossa è stata silenziosamente varcata dall'esecutivo, portandolo in una palude dalla quale sarà difficilissimo uscire.…

trump afghanistan

Afghanistan, il piano del Pentagono per tranquillizzare Trump e negoziare la pace

Se è la figlia prediletta del presidente, Ivanka Trump, a spingere via Facebook il piano negoziale per arrivare alla pace tra governo afghano e talebani che gli Stati Uniti stanno conducendo attraverso un accordo già raggiunto col gruppo jihadista insorgente, allora vuol dire che Washington sul dossier ci punta. Tanto da spenderci parte del capitale politico di Ivanka, che condividendo…

Netanyahu

Processo Netanyahu. Accuse, critiche e reazioni tra guerra legale e campagna elettorale

Sono quattro le pratiche che vedono Netanyahu investigato in diverse accuse di corruzione, frode e violazione della fiducia pubblica (un reato entrato nel sistema giuridico israeliano dal diritto inglese e americano), che si configura quando dei pubblici ufficiali compromettono la loro capacità e integrità di agire nell’interesse pubblico. Le quattro pratiche hanno numeri a migliaia, 1000, 2000, 3000 (assegnati dalla…

kim hanoi

Cina sempre più pervasiva blocca il vertice Hanoi ma non la trattativa sui dazi

Ombre cinesi sugli sky line delle Capitali del mondo. Da Hanoi a Washington, dall’Europa all’Africa, dall’ India al Pakistan. Ombre mimetizzate dietro un intreccio di interessi che difficilmente lasciano percepire quanto siano profonde e incisive le capacità di infiltrazione finanziaria, politica, industriale, infrastrutturale e strategica con le quali vengono avviluppati singoli paesi e interi continenti. Cina impenetrabile e imprevedibile sempre…

russia arabia saudita

Dietrofront, l'Ue escluderà l'Arabia Saudita dalla black list per il riciclaggio di denaro

L'Unione europea bloccherà il voto sull'inserimento dell'Arabia Saudita all'interno di una black list sul riciclaggio di denaro e il terrorism financing. Fonti europee hanno raccontato alla Reuters le attività di lobbying messe in piedi da Riad nelle ultime due settimane – quelle trascorse da quando la commissaria alla Giustizia Ue, Vera Jourová, ha fatto votare il provvedimento che al momento avrebbe oltre venti…

hanoi

Le future relazioni tra Usa e Corea del Nord dopo il fallimento del vertice di Hanoi

Non è poi così ovvio che si possa definire, sic et simpliciter, il recentissimo vertice di Hanoi tra Kim Jong-Un, leader della Repubblica Democratica di Corea, e il presidente degli Usa Donald J. Trump, come un semplice e banale “insuccesso”. O addirittura, come hanno commentato le più semplicistiche tra le fonti giornalistiche internazionali, un insuccesso delle tecniche di Trump quale…

Da Huawei a TikTok. Perché la tecnologia cinese preoccupa gli Usa

Non si arresta lo scontro - ormai frontale e globale - tra Stati Uniti e Cina sul piano tecnologico e di sicurezza. Uno degli elementi più importanti della contesa è il ruolo di Huawei, telco della Repubblica Popolare ritenuta dall'intelligence e dall'amministrazione americane come un potenziale veicolo di spionaggio a beneficio delle autorità del gigante asiatico. Ma non è il…

Nuovi guai per Trump. Cosa c'è dietro il nulla osta per Kushner chiesto dal presidente (secondo il Nyt)

Quattro fonti interne all'amministrazione statunitense hanno detto al New York Times che fu proprio il presidente Donald Trump a ordinare di concedere a suo genero Jared Kushner il nulla osta di sicurezza, ossia l'autorizzazione per accedere a informazioni e documenti top secret. Quella avanzata dalla Studio Ovale appena dopo l'insediamento era una richiesta piuttosto irrituale, perché Kushner – consulente della Casa Bianca con…

×

Iscriviti alla newsletter