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Eni fa spazio ad altri partner nella concessione egiziana di Nour. Due ingressi pesanti, che consentono al gruppo italiano di condividere al meglio la gestione del giacimento. Questa mattina il governo egiziano ha approvato la cessione da parte di Eni di una quota del 20% a Mubadala Petroleum, una controllata di Mubadala Investment Company e di una quota del 25% a Bp (British petroleum) nella concessione di Nour, nell’offshore dell’Egitto.

Il disco verde all’ingresso dei due partner strategici è stato celebrato durante una cerimonia a Sharm el-Sheik alla presenza del ministro egiziano del petrolio, Tarek El Molla. L’approvazione da parte del governo del Cairo segue la firma degli accordi di novembre con Mubadala Petroleum e con Bp, all’inizio di dicembre. Nella concessione, che è in partecipazione con la statale Egyptian Natural Gas Holding Company, a seguito del riassetto Eni detiene adesso ora una quota del 40%, Bp del 25%, Mubadala Petroleum del 20% e Tharwa Petroleum Company il restante 15%.

“Questo accordo rafforza ulteriormente una partnership tra le nostre società iniziata proficuamente con Zohr e conferma la fiducia di Mubadala Petreoleum in Eni come operatore solido, sia nelle attività di esplorazione che nello sviluppo dei progetti”, aveva spiegato il ceo di Eni, Claudio Descalzi, in occasione della firma degli accordi di novembre con Mubadala.

Proprio lo scorso 14 agosto Eni annunciava l’ok delle stesse autorità egiziane all’assegnazione della nuova licenza esplorativa di Nour nel prolifico bacino del Delta del Nilo orientale, localizzata a circa 50 chilometri dalla costa ed estesa su un’area di circa 739 chilometri quadrati con una profondità d’acqua che va da 50 a 400 metri. La stessa assegnazione era frutto della scoperta di Nour, il cui potenziale avrebbe dimensioni pari a tre volte il gigantesco giacimento di Zohr, individuato nel 2015 e ritenuto all’epoca il più grande del Mediterraneo.

Tornando all’annuncio di oggi “questa operazione fa parte di una più ampia partnership con Bp (lo scorso ottobre a Londra è stata firmata una lettera d’intenti che avvia il processo di assegnazione a Eni di una quota del 42,5% nell’Exploration and Production Sharing Agreement di Bp in Libia, con l’obiettivo di rilanciare le attività di esplorazione e sviluppo e di promuovere un ambiente favorevole agli investimenti nel paese, ndr) a livello internazionale e rafforza ulteriormente la collaborazione con Mubadala Petroleum in Egitto”, spiegano da Eni. Quanto al timing dei lavori, il grupp “sta attualmente effettuando la perforazione del pozzo esplorativo”.

Così Eni fa spazio a Bp e Mubadala nella licenza di Nour in Egitto

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